Quantcast
×
 
 
18/08/2009 04:41:00

“Aboliamo i parcheggi a pagamento nei centri urbani”. Lo scandalo strisce blu a Marsala

Tali richieste sono rimaste tutte inevase nonostante l’aggravarsi della crisi economica e del perdurare del “caro benzina”.

A tutto ciò, al contempo, nonostante il costante aumento dei proventi derivanti dal pagamento della sosta e dalle sanzioni pecuniarie, non è assolutamente seguito un miglioramento della sicurezza stradale nei centri urbani così come un ampliamento dei posti auto in città con la costruzione di nuovi parcheggi, mentre le municipalizzate create per la gestione delle aree di sosta a pagamento alla fine si sono rivelate, secondo l’opinione di molti, solo dei carrozzoni elettorali che non hanno saputo utilizzare compiutamente le richiamate risorse.

Per non dimenticare poi che le uniche aree libere sono preda dei parcheggiatori abusivi ed il massiccio utilizzo di parcheggi a pagamento non ha fatto desistere i cittadini ad utilizzare l’auto in centro e quindi a far diminuire l’inquinamento urbano.

Una situazione generale tutta italiana, forse perché la stessa normativa stabilita dal codice della strada non è chiara nella parte in cui dovrebbe obbligare i comuni a reinvestire le risorse derivanti dai proventi dei parcheggi e dalle sanzioni esclusivamente in dette attività o perché manca una seria rete di controlli sull’utilizzo di queste risorse.

Per queste ragioni, Giovanni D’AGATA, componente del Dipartimento Tematico “Tutela dei Consumatori”di Italia dei Valori, propone l’abolizione temporanea delle aree di sosta a pagamento in attesa di un adeguamento della normativa attuale per obbligare i comuni a reinvestire in sicurezza, educazione stradale e costruzione di nuovi parcheggi, i proventi derivanti da quelli a pagamento.

 

A Marsala la gestione delle strisce blu è nel caos da due anni, in attesa che il servizio parta davvero.


Ecco cosa racconta ad esempio la nostra collaboratrice Maria Grazia Sessa: “L'Amministrazione Comunale non è stata trasparente su questa gestione e non ha informato il cittadino adeguatamente, tanto è vero che sono nati equivoci sull'uso o meno della park-card, con conseguenti multe inaspettate, allorquando i vigili urbani hanno effettuato i controlli a campione.
In realtà la sospensione dell'obbligo della park-card sulle zone a strisce blu non è mai cessata, le strisce blu ci sono sempre state e così anche la segnaletica verticale indicativa. Quello che non ha funzionato finora è stato il servizio degli ausiliari del traffico che controllavano il corretto uso dei parcheggi a pagamento con strisce blu. Questo disservizio ha generato nel cittadino la ferma convinzione di una ipotetica sospensione della park-card, supportata da alcuni gestori dei punti vendita delle park-card che, oltre ad esserne sforniti, sostenevano che era stato tutto sospeso, altri sostenevano invece che l'obbligo vigeva solo per alcune aree, ad esempio Piazza del Popolo. Questa disinformazione e poca chiarezza da parte del Governo comunale aggiunta ad episodici controlli dei Vigili urbani, impegnati in altri compiti più urgenti, ha dato luogo ad un uso indiscriminato e abusivo dei parcheggi a strisce blu, occupati quasi sempre da autoveicoli senza park-card, i cui conducenti hanno approfittato della mancanza di controlli. La conseguenza di tutto ciò è stata che il cittadino rispettoso delle leggi andava invano a “caccia del posto libero” per ore ed ore. Adesso con il nuovo affidamento dei servizi di controllo dovrebbe essere garantita una rotazione nella fruizione delle aree di parcheggio a strisce blu, in modo che tutti i cittadini se ne possano avvantaggiare.
Ritengo comunque precisare che sarebbe opportuno rivedere un po' alcune aree di parcheggio a pagamento che continuano a generare equivoci. Una di queste è la via Verdi, in cui pur essendo segnate le strisce blu, non sono più presenti i cartelli verticali che indicano l'obbligo di pagamento della park-card. E allora c'è da chiedersi: in via Verdi si paga o non si paga? E se non si paga, che senso ha lasciare disegnate le strisce blu che generano solo confusione e incertezza nel cittadino? Dipingetele in bianco! Grazie”.

 

 

LA SOES. A Marsala sono presenti 997 stalli a pagamento, così ripartite , piazza Porticella (12) posti auto; piazza Francesco Pizzo (44), piazza del Popolo (51), piazza Piemonte e Lombardo (44), Piazza Mameli (9), via Mazzini (69), via Roma (72), via Mario Nuccio (75), via Scipione l'Africano (27), via Amendola (41), via Lincoln (49), via Pascasino (36), corso Gramsci (89), via Giulio Anca Omodei (18), via Edoardo Alagna (24), via dei Mille (44), via Francesco Crispi (53), via Trapani (52), via Sirtori (36), via Libertà (34), via Itria (17), via Stefano Bilardeilo (41) e corso Calatafìmi (60). Le tariffe di sosta oraria sono di 50 centesimi di euro ad ora.

  La gara è stata aggiudicata alla SOES Spa di Telese Terme (Benevento).  Per i cinque anni di servizio la SOES pagherà all’amministrazione comunale un importo complessivo di 879.354,00 euro, che riportato ad una quota mensile è pari a 14.656,00 euro. 

Scrive a proposito il giornalista Michele Santoro: “Considerando che la SOES ha l’obbligo di assumere 10 addetti al controllo, è presumibile che gli stalli diano risposta economica al 75% del totale a 4 euro/giorno per stallo che per 25 giorni in media al mese, fa 75.000,00 euro pari a 4,5 milioni di euro per 60 mesi.  

Tenendo conto dei costi per il personale e per le normali messa in opera dei distributori, manutenzione e stampa dei park card, la spesa complessiva si può presumere, mediamente,  di 35 mila euro mese, pari a 2,1 milioni in 60 mesi, ai quali vanno aggiunti 879 mila euro che devono essere versati al Comune, la SOES, nel quinquennio si sarebbe assicurata un utile netto di 1,6 milioni di euro”. 

la Soes di Benevento ha offerto al Comune per la gestione del servizio il 14,7 % in più di quanto chiedeva.
SOES vuol dire Società Europea Servizi. Nasce a Telese (BN) e si occupa di:
-Gestione parcheggi Comunali a pagamento
-Gestione sanzioni al codice della strada
-Gestione varchi ed aree adibite a parcheggio
-Noleggio apparecchiature autovelox.

 

LA PARENTOPOLI DEGLI AUSILIARI. La Soes sta dunque per cominciare il servizio a Marsala. Mancano solo gli ausiliari del traffico. E chi saranno? Quelli che hanno fatto e superato un apposito corso, presso il Comando dei Vigili Urbani, organizzato dalla stessa società. Insomma, chi fa il corso, ha un posto di lavoro assicurato. Peccato che nessuna pubblicità sia stata fatta per le selezioni, e che tutto sia stato pilotato. Nessuno lo ha saputo, tranne gli 80 che “dovevano partecipare”. Tra questi, addirittura, qualche moglie e qualche figlio di vigili urbani in servizio a Marsala. E spiccano anche figlia e genero dell'ex Assessore Salvatore Adamo, che aveva proprio la delega alla Polizia Muncipale. "Abbiamo anche noi diritto al lavoro" si difendono gli interessati. La possibilità delle assunzioni era a conoscenza di pochi.
Due mesi fa, intervistato dalla nostra redazione, il Comandante dei Vigili Urbani, La Rosa si è difeso così: "Ha fatto tutto la Soes. La ditta ha selezionato 80 unità per fare il corso. Ora prevede l'assunzione di 10 unità verrà assunto solo personale competente e con i titoli. Tutte le procedure sono state gestite dalla Soes. Noi non sappiamo nulla. E' vero però che risultano esserci le mogli di due vigili urbani tra i colleghi, ma non hanno passato il corso poichè mancava loro il titolo di diploma".

Le dieci persone comunque sono state già selezionate e nominate ausiliari del traffico con un apposito provvedimento del Sindaco Carini.

Ora si aspetta il rientro dalle ferie dell’Ingegnere Figuccia, responsabile del procedimento, per fare un’ultima verifica sulle aree di sosta e partire con il servizio.

LEO GIACALONE. Anche l’ex vicesindaco di Marsala è intervenuto per stigmatizzare l’operato della Giunta Carini. Ha dichiarato sul tema alla nostre redazione:  “Marsala ha 400 lavoratori socialmente utili, che la legge ti impone di stabilizzare. Noi avevamo creato un circuito virtuoso: lavoratori che abbandonavano la scrivania, andavano in strada a lavorare come ausiliari e portavano incassi al Comune: 300.000 euro l’anno. I ragazzi avevano lo stipendio e una prospettiva di stabilizzazione. Il Sindaco Carini li ha levati dalla strada e li ha rimessi dietro la scrivani a far nulla. E il servizio è da due anni che non funziona. Ora il servizio è stato dato in applato. Ma non capisco per quale ragione è stata fatta questa procedura. Forse per creare 15 posti di lavoro, per parenti e amici.  Questo è uno scandalo”.