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30/03/2014 06:20:00

Democratici per Trapani a Damiano: "La città non può aspettare"

 La vicenda amministrativa del comune di Trapani si sta avvitando su se stessa.

Il sindaco ha chiaramente detto che gli argini sono rotti, non esiste più una maggioranza che lo sostiene, e che per governare la città punta a dialogare direttamente con i cittadini trapanesi, con le associazioni e tutte le forze organizzate che sono in grado di dargli una mano.

Le forze politiche tradizionali, i gruppi presenti in consiglio comunale, vivono con grande disagio questa presa di distanza del sindaco, privo di maggioranza e circondato da una compagine di assessori frutto di quell’accordo politico, ora saltato, e tuttavia confermata senza un disegno di forte e chiaro rinnovamento.

Si rischia di precipitare dall’immobilismo di questi due anni alla conclamata impotenza di dare vita ad una nuova fase dell’amministrazione Damiano, perché ormai è chiaro a tutti che una eventuale mozione di sfiducia non avrà alcuna conseguenza concreta.

La città però non può aspettare. Ci sono questioni importanti ed urgenti che devono essere affrontate.

La terza rata della Tares è diventata l’emblema di questa impotenza amministrativa che si sta consumando tra scelte sbagliate, veementi proteste di piazza e promesse evanescenti. Come ormai assodato, Il consiglio comunale ha trascinato il sindaco Damiano verso l’assunzione di impegni che non verranno mantenuti.

Il bilancio di previsione del corrente anno dovrà essere approvato tra pochi mesi e non si hanno notizie su quello che si sta preparando tra mancanza di risorse, tagli ventilati e somme che si attendono dalla restituzione della multa, giudicata illegittima, per sforamento del patto di stabilità.

In vista di questi appuntamenti fondamentali, occorre subito dare vita al confronto pubblico tra il sindaco e la città.

Il circolo Democratici per Trapani propone al sindaco di preparare e convocare una sessione di sedute del consiglio comunale, aperta alla intera città, dedicate non solo alla vicenda della TARES , ma anche alla analisi del bilancio comunale, delle sue criticità e della necessaria revisione della spesa per ottenere la riduzione del peso delle tasse, mantenendo e se possibile rafforzando i servizi fondamentali, per rispondere alle esigenze della comunità trapanese.

L’amministrazione dovrà fornire gli elementi tecnico-legali e chiarire i vincoli finanziari per definire la base di discussione e consentire la consapevole partecipazione diretta ed effettiva della cittadinanza, delle associazioni, delle imprese e delle categorie produttive. Il dibattito pubblico contribuirà a indicare le priorità da perseguire, per assumere decisioni coerenti sulle spese della amministrazione comunale.

E’ possibile dare un senso a questa nuova fase amministrativa soltanto se il dialogo aperto dal sindaco consentirà il coinvolgimento reale della città : dalla crisi si può uscire con coraggio e responsabilità trovando soluzioni giuste ai problemi.

Il sindaco Damiano raccolga questa sfida politica aperta, se vuole davvero dare una svolta alla sua amministrazione e realizzare nuove condizioni di maggiore partecipazione e trasparenza a vantaggio della città.