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19/09/2014 07:35:00

Migranti in provincia di Trapani, l'allarme del Prefetto Falco: "Vicini al collasso"

 Il prefetto di Trapani Leopoldo Falco stavolta teme il collasso del sistema d'accoglienza ai migranti. In questi giorni infatti le disposizioni ministeriali stanno complicando il lavoro dei diversi apparati impegnati nell'intero indotto riservato ai richiedenti asilo.Quì tutti comandano e io sono il solo ad obbedire”, commenta.  Sono parole pesanti quelle del prefetto Falco che, nella giornata di ieri, ha ripercorso le principali problematiche legate all'operazione Mare Nostrum e al conseguente sistema d'accoglienza.

Durante lo sbarco di venerdì scorso – afferma Falco – il Ministero ci ha messo in difficoltà, annullando due ponti aerei alle 22. Basta immaginarsi che i volontari, che dobbiamo continuamente ringraziare, sono stati a disposizione dalle 8 del mattino sino alle 8 del mattino seguente. Infatti, essendo costretto a rivedere l'intero piano di accoglienza abbiamo avuto un esubero di 100 persone. Per loro mi sono rivolto al comune di Trapani che, a quell'ora, è riuscito a mettere a disposizione soltanto la palestra di via Ranucoli (quella vicino al porto peschereccio)”. Ma non è finita qui. “Adesso dal Ministero mi dicono che è meglio evitare i ponti aerei – continua Falco - e quindi i 174 migranti che arriveranno oggi dovranno obbligatoriamente essere accolti in provincia. Capite bene che queste disposizioni non stanno agevolando un lavoro che già di per se ci impegna parecchio”.
A perdere la pazienza poi ci sono anche i volontari. Durante lo sbarco avvenuto ieri diverse sigle associative hanno partecipato con un organico e ridotto e alcuni responsabili hanno confessato chiaramente di aver ricevuto rifiuti dai volontari. Il sistema d'accoglienza, che include anche le classiche operazioni in banchina, ha sempre potuto contare sulle associazioni di volontariato ed è facile intuire che i numerosi rinvii del prefetto Falco riguardo l'apertura di una possibile convenzione abbia mandato in tilt l'organizzazione. Ad oggi i centri attivi sono 33, per un totale di 2540 persone accolte. Confermate le notizie pubblicate nella mattinata di ieri circa la non immediata chiusura del Cara di Salinagrande.E' vero – afferma Falco – il Cara resterà aperto almeno fino al 28 febbraio. Gia per le vacanze natalizie però, vorrei mettere a bando ulteriori 550 posti. Ho 8 richieste di altrettante società e l'idea è quella di ampliare il numero di centri con altre 6-7 strutture. Il Cie è vicino all'aggiudicazione, stiamo approfondendo l'offerta della cooperativa Badiagrande”.
Infine c'è la questione legata ai lavoratori stagionali. Sarà attivata a Campobello di Mazara una piattaforma d'accoglienza per i lmigranti che annualmente vengono impegnati in lavori agricoli. L'iniziativa partirà il 25 settembre e sarà regolamentata dalla Prefettura. Lo scorso anno il fenomeno degli "stagionali" a Campobello di Mazara aveva attirato le telecamere di Striscia la Notizia a causa della presenza di una tendopoli spontanea in cui morì un giovane nigeriano. Il centro sorgerà in un terreno confiscato alla mafia a Campobello di Mazara, in contrada Erbe Bianche. La struttura è un ex oleificio chiamato Fontane d'oro e sarà dotato di bagni, cucine ed uffici, disponibile per 700 persone. Il prefetto Leopoldo Falco ha dichiarato che "a gestirlo, per conto del comune di Campobello di Mazara, saranno la Croce Rossa Italiana e l'associazione Libera e resterà attivo almeno per due mesi. Abbiamo affidato la gestione senza una gara d'appalto, ma a giorni stipuleremo un protocollo di intesa”. La Croce Rossa Italiana inoltre è impegnata anche ad Alcamo, in cui è stato installato un campo agibile per 80 persone. La presenza tuttavia è stata massiccia e in molti hanno trovato riposo in strada, attirando le ire di alcuni alcamesi. Nella giornata di oggi è stata annunciata dal Comune l'apertura di un secondo centro riservato agli stagionali.