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11/06/2016 06:30:00

Marsala Calcio. Gerardi, Vinci o Bonafede? Non c’è più tempo per i teatrini

di Salvatore Lo Presti - Non è più tempo di teatrini: entro lunedì sera dovrà calare il sipario e Matteo Gerardi ed il suo gruppo dovranno decidere cosa vogliono fare dello Sport Club Marsala 1912. Giovedì sera scadrà il termine per presentare la domanda di ripescaggio in Serie D, quella serie D conquistata trionfalmente al termine della stagione 2014/15 e buttata al vento a causa dei troppi errori commessi nel corso dell’ultimo campionato, errori gravi e che ricordiamo tutti.
Il problema sta tutto in quel benedetto possesso delle quote della società. Lo Sport Club Marsala 1912 ha disputato gli ultimi due campionati guidato – almeno formalmente, ma sicuramente a livello finanziario - da due presidenti che non sono mai riusciti ad entrare in possesso di almeno una parte del pacchetto azionario.
Luigi Vinci ha sempre sostenuto che gli era stato promesso il 50% del pacchetto (cosa che Matteo Gerardi non ha mai apertamente smentito) ma che la promessa non è mai stata mantenuta. Per questo all’inizio dell’ultima stagione se n’è andato sbattendo la porta, non accettando il ruolo di <presidente senza portafoglio> (o meglio, col portafoglio solo per far fronte alle spese di gestione ma senza un corrispettivo nella proprietà di parte della società.
Giuseppe Bonafede, per parte sua, dopo essere subentrato, ad un certo punto si è anch’egli lamentato di non essere in possesso di alcuna quota del pacchetto azionario della società, salvo poi a far passare in sottordine il particolare.
A retrocessione consolidata Matteo Gerardi ha dichiarato che il 30 giugno lascerà il Marsala, ma nello stesso tempo ha detto che il suo gruppo ha i mezzi per disputare un campionato di eccellenza.
Il discorso appare poco chiaro. Anche l’anno scorso, quando ha respinto le proposte di Vinci, aveva detto la stessa cosa, ancor prima della comparsa di Bonafede sul palcoscenico della società (ma anch’egli – come abbiamo visto – senza quote!). I mezzi messi a disposizione dal gruppo Gerardi si sono dimostrati tuttavia inadeguati in due occasioni: prima nel corso della campagna acquisti estiva, quando lo Sport Club Marsala non è riuscito a trattenere alcuni giocatori fondamentali (primo fra tutti il bomber Testa, accasatosi in …Eccellenza, al Paceco) e alcuni altri.
E successivamente nel corso della campagna di trasferimenti invernale, detta di riparazione ma che ha finito col fare altri guasti allorchè la raccogliticcia rosa precedentemente messa insieme in agosto e messa a disposizione di Rosario Pergolizzi è stata ulteriormente indebolita (con la partenza di Gallon e qualche altro) per “abbassare – sono parole di Matteo Gerardi – il monte stipendi”. Il che non significa certo che si fossero i mezzi necessari per portare a conclusione un campionato cui si chiedeva, ad un certo punto, solo il mantenimento della categoria. Ed il risultato s’è visto.
Ora il Gruppo Gerardi deve fare le sue scelte e giocare a carte scoperte. Nessuno lo vuole far fuori se dimostra di avere i mezzi per tentare il ripescaggio e l’allestimento di una squadra che, ove riammessa, possa cercare di mantenere la categoria. Ha in mano il cento per cento delle azioni e ha il diritto di gestire la società. Ma c’è da rispondere anche alle aspettativa della Città, delle Istituzioni, della tifoseria. E l’annuncio di dimissioni di Matteo Gerardi a partire dal 30 giugno insieme con certe voci che circolano su un’ipotesi di campionato di Eccellenza affrontato dalla formazione giovanile con un paio di ritocchi, fanno scattare più di un campanello d’allarme. Per questo la tifoseria è preoccupata. E non a torto.
I pretendenti hanno fatto chiaramente le loro offerte, a Gerardi ed ai media: Luigi Vinci ha garantito di accollarsi i debiti passati, gli arretrati dei giocatori, le tasse di iscrizione al nuovo campionato. Ed è disposto a concedere una piccola buonuscita al gruppo ma pretende l’intero pacchetto azionario (la cui metà lo scorso anno gli è stata negata). Vuole fare piazza pulita ed eventualmente potrà richiamare qualcuno (Matteo Gerardi?: n.d.r.) se dovesse ritenere di avere bisogno delle sue competenze.
Giuseppe Bonafede ha chiesto di acquisire – insieme con un paio di altri imprenditori – il 51% del pacchetto azionario e di continuare nella gestione della società da azionista di maggioranza, con gli stessi obbiettivi: richiesta di ripescaggio e iscrizione al prossimo campionato – possibilmente di Serie D - con una squadra competitiva.
Il Gruppo Gerardi – che ha detto di dare la precedenza nella trattativa a Bonafede perché ha fatto prima la proposta di acquisto – dice che domenica sentirà l’attuale presidente e subito dopo si metterà al tavolo con Luigi Vinci. Dopodichè prenderà una decisione.
Ecco, a questo punto il tempo sta per finire, nella clessidra ci sono ormai solo pochi granelli di sabbia. Entro il giorno 16 bisogna formalizzare – con tutti gli adempimenti previsti dai regolamenti – la richiesta di iscrizione alla Serie D con la speranza che venga accettata. Fra domenica e lunedì – come dicevamo - ci saranno i due incontri decisivi. Al massimo entro martedì mattina bisognerà che il Gruppo Gerardi (che comprende anche Mannone e Occhipinti, tanto per completezza di informazione) dia – assumendosene la piena responsabilità - una risposta chiara ed univoca: a Vinci, a Bonafede, soprattutto alla Città. La risposta più idonea, si spera, a consentire allo Sport Club Marsala 1912 di proseguire a testa alta nel suo centocinquesimo anno di vita. Alternative, arrivati a questo punto, non ce ne sono più.

P.s. A margine della situazione dello Spolrt Club Marsala 1912 sarebbe a mio avviso utile che il governo della Città, nella persona dell’Assessore con delega allo Sport, prendesse l’iniziativa di sensibilizzare gli attuali proprietari dello Sport Club Marsala 1912 ed i pretendenti all’acquisizione della società, invitandoli a prendere – nel rispetto dei propri interessi ma anche di quelli degli sportivi - la decisione più idonea per una prosecuzione dell’attività del Club in linea con la storia e la tradizione della società stessa ed il prestigio della Città. Ricordando loro che le istituzioni, com’è loro dovere, vigilano sulle iniziative prese e da prendere.