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11/11/2016 06:20:00

Trapani, la raccolta differenziata è un flop

 C'erano tutte le previsioni per andare male, e ci sono riusciti. La raccolta differenziata a Trapani, in questi primi giorni, è davvero un flop. Solo alcune vie del centro sono coinvolte, non c'è stata nessuna sensibilizzazione per i cittadini, le regole sono confuse. In Via Fardella, Via Virgilio, Piazza Martiri d'Ungheria in questi primi giorni gli operatori di Trapani Servizi non hanno raccolto quasi nulla di "differenziato".  Il tutto con i disagi che chi ha avviato la raccolta anni fa conosce già: rifiuti esposti a lungo in strada, in una zona, tra l'altro, Via Fardella, che è il centro commerciale all'aperto della città.  Il Comune, tramite l'assessore Licata, dà le colpe alla Regione Siciliana, e alla fretta che il presidente Crocetta ha messo ai Comuni per adeguarsi agli standard previsti sulla differenziata. Ma in realtà è anche vero che Trapani rappresenta un'anomalia, perché mentre altri Comuni in provincia hanno cominciato la raccolta porta a porta nel 2009, a Trapani ci si sta pensando solo ora. Con grande cecità, viene anche da aggiungere: perchè l'informazione in questo campo è tutto, e invece non c'è stata alcuna sensibilizzazione verso i cittadini, costretti addirittura a comprare loro stessi i contenitori per fare la differenziata. Circa quest'ultimo aspetto, l'assessore Licata dice che il costo dei bidoni, comprati dai cittadini, verrà detratto, non si capisce bene come, dalla Tari. Resta grave, sullo sfondo, il fatto che comuque, nè Trapani Servizi nè il Comune in questo momento hanno la disponibilità finanziaria per compare i bidoni necessari all'utenza. 

Prende posizione il sindacato autonomo Usae. L’organizzazione sindacale guidata da Enzo Catalano mette in evidenza che con tale sistema ben presto si arriverà «al capolinea senza possibilità di tornare indietro». L’attuazione concreta della differenziata richiede un numero di mezzi e uomini sufficienti per garantire il servizio della raccolta differenziata. E invece la grave carenza di personale e mezzi non lo consente. Si chiede Catalano: «Quanto costano al giorno tre compattatori presi in locazione e per quale motivo», e chiede: «Nessuno ha paura sui possibili rilievi che la Corte dei Conti potrebbe fare al riguardo?». La segreteria provinciale Usae inoltre vuole rimarcare che «i lavoratori sono ormai esausti di affrontare turni notturni estenuanti e stressanti e con mezzi in condizioni sempre più precarie e diversi dei quali quasi giornalmente rimangono in panna, e non si ritengono più disponibili a qualunque variazione dei turni senza la prevista concertazione». Trapani Servizi, intanto, manderà anche i rifiuti all'estero, e ha indetto un bando per poter procedere alla spedizione “transfrontaliera” dei rifiuti. Il bando scade il prossimo cinque dicembre. 

Via libera da parte dell’amministrazione comunale di Trapani anche alla gara d’appalto per l’aggiudicazione del servizio di raccolta differenziata e di ingombranti in tutto il territorio del capoluogo, raccolta differenziata che interesserà principalmente gli esercizi commerciali, dal momento che sul lungomare Dante Alighieri c'è un centro di raccolta differenziata già da anni. L’amministrazione Damiano infatti ha indetto la gara d’appalto per un periodo di 100 giorni lavorativi per una spesa complessiva di 351 mila euro. L’amministrazione comunale trapanese ha fissato soltanto in 100 giorni il periodo di espletamento dell' attività in considerazione del fatto che giorno dopo giorno la Regione dà nuove disposizioni. espletamento della gara d’appalto è stata fissata per il prossimo 5 dicembre,

ORRU'. La senatrice Pamela Orrù  è intervenuta in aula, al Senato, nel corso della discussione generale sull'esame della relazione della Commissione di inchiesta sul ciclo dei rifiuti nella regione Sicilia. Dal quadro che è emerso dalla relazione della commissione Ecomafie, di cui la parlamentare trapanese è componente, la Regione Siciliana ha forti responsabilità nella gestione delle emergenze e nella mancata programmazione delle scelte per un rinnovamento. “In Sicilia - afferma la senatrice - è presente un diffuso e radicato sistema di illegalità connesso al ciclo dei rifiuti, che di fatto rappresenta
un evidente ostacolo alla risoluzione dei problemi che attanagliano la Regione ormai da decenni”.
 



Native | 2024-04-25 09:00:00
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