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28/03/2017 06:00:00

Grande successo per le giornate "FAI di Primavera" nella provincia di Trapani

Si sono concluse con successo le tre giornate organizzate dal FAI il 24,25 e 26 Marzo. In tutta la provincia moltissime persone hanno visitato i “posti del cuore” aperti dal Fondo Ambiente Italiano, allo scopo di aprire i luoghi di cultura che di solito sono chiusi al pubblico.

A Marsala 5000 persone, in massima parte studenti di tutte le scuole marsalesi, hanno partecipato all’iniziativa organizzata dal Gruppo FAI di Marsala, coordinato da Elisabetta De Vita, in piena sinergia con le Scuole e il Museo Archeologico Regionale “Lilibeo”, diretto da Luigi Biondo, diretto del Polo Museale Trapani-Marsala e dal dirigente Anna Maria Parrinello.

Durante le giornate FAI di primavera è stato possibile visitare all’area archeologica di Capo Boeo ed il museo del Baglio Anselmi, dove grazie al rinnovamento del posto, i visitatori hanno potuto attraversare la Nave Punica; ciò è stato reso possibile grazie alla nuova passerella che è stata installata e che consente di vederla dall’alto.

Aperto al pubblico anche l’ipogeo di Crispia Salvia di via Massimo D’Azeglio sepoltura multipla di epoca romano-imperiale, unica per la ricchezza della decorazione pittorica e ieri del Complesso Monumentale di Santa Maria della Grotta di piazza Stadio, testimonianza emblematica della millenaria stratificazione storico-archeologica di Lilibeo-Marsala: da necropoli punica a cave di calcarenite e sede dei monaci basiliani prima e gesuiti dopo, ricca di affreschi paleocristiani, medievali e rinascimentali con toni orientalizzanti. L’ultima giornata ha proposto la visita guidata del Museo Lilibeo, completamente rinnovato nel percorso espositivo. La “tre Giorni” si è avvalsa della collaborazione anche del Comune, dell’Associazione “Amici del Parco archeologico di Marsala”. A fornire spiegazioni sui diversi siti visitabili i giovani studenti “Ciceroni” degli Istituti Comprensivi “Garibaldi-Pipitone”, “Alcide De Gasperi”, “Luigi Sturzo”, Liceo Classico “Giovanni XXIII”, Liceo Scientifico “Pietro Ruggieri”, Liceo Psico-Pedagogico “Pascasino” e Istituto Tecnico Commerciale “Giuseppe Garibaldi”.

Quest'ultimo ha adottato il sito archeologico e monumentale di San Giovanni al Boeo con il celebre ipogeo noto come la Grotta della Sibilla in cui si trova il pozzo identificato con la sorgente di cui scrive Diodoro Siculo nel 409 a.C. a proposito dello sbarco di Annibale nel promontorio di Lillibeo. Gli alunni della III A e della III e IV B dell’indirizzo Turismo, coordinati dal professor Roberto Galifi, hanno egregiamente svolto il servizio di “ciceroni” presentando i luoghi ai cittadini e alle scolaresche descrivendone la storia, il mito, la leggenda e l'arte. Hanno avuto inoltre l’importante compito di presentare il nuovo allestimento per la Nave Punica, inaugurato da pochi giorni presso il Museo Lilibeo. 

L’iniziativa,coordinata dalla dott.ssa Maria Elisabetta De Vita, è finalizzata alla migliore conoscenza, valorizzazione e fruizione del Patrimonio archeologico locale mediante il coinvolgimento delle Scuole del territorio. In tal senso, il Dirigente Scolastico Sara Ester Garamella ritiene utile e produttiva per gli alunni del “Garibaldi” la partecipazione a iniziative, come quella appena conclusasi, volte a favorire importanti competenze come l’apprendimento di capacità operative, l’acquisizione di competenze relazionali, comunicative ed organizzative; l’acquisizione di attitudini ed atteggiamenti finalizzati all’orientamento dei giovani e la conoscenza dei beni culturali territoriali.

A San Vito lo Capo è stato possibile visitare la Tonnara del Secco, chiamata così perché in prossimità di bassi fondali. “Faremo il possibile per salvare questo posto, legato alla memoria più bella del paese” dice il sindaco di San Vito Matteo Rizzo, che a nome del Comune ha interpellato i curatori giudiziari del bene per valutare le possibilità di intervento.Ospite d’eccezione è stato l’ingegnere Ettore Plaja, oggi 96enne, ultimo proprietario e gestore della tonnara: a lui i giovani Ciceroni hanno chiesto notizie e informazioni che hanno implementato la loro conoscenza della storia di questo impianto secolare. Rita Barraco, delegata Fai per la provincia di Trapani, è molto felice per l’ottimo successo della manifestazione: “Questo è un posto magico, speriamo che possa rivivere”. Tra poco arriverà in libreria il primo libro scritto su questa tonnara, curato da Ninni Ravazza che ha già scritto diversi volumi sulla pesca del tonno: “Una importante parte della nostra storia rivivrà nelle pagine del libro – dice il sindaco Rizzo – e sarà interessante ripercorrere il divenire del paese anche attraverso le vicende della tonnara”.

 


Ad Alcamo invece è stata aperta  l’ex chiesa di Santa Maria della Stella, il rudere all’ingresso del centro storico della città di Alcamo, tra via Orto di Ballo e via Spirito Santo, dove i volontari alcamesi del Fai – Fondo Ambiente Italiano, hanno rinvenuto cocci facenti parte, come si presume, dei prodotti realizzati in una scuola d’arte che i suoi locali ospitavano nel secolo scorso. “Questi locali furono utilizzati, addirittura, come officine di artigiani e in particolare marmisti”, ricorda Bino Ferrara, referente locale del Fai.

Anche qui gli “apprendisti Ciceroni”, gli studenti degli istituti “Ferro” e “Fazio Allmayer” che hanno così istruito gli alunni più piccoli e la gente curiosa di conoscere storia e particolari di questa che fu la prima storica chiesa Madre alcamese. Ma che oggi è sempre più in condizioni di abbandono e degrado. “Fu definitivamente abbandonata dopo il terremoto del 1968 ed è tuttora di proprietà della Diocesi trapanese – conferma l’arciprete della chiesa Madre, monsignor Aldo Giordano -. Per restaurare quest’edificio, ci vogliono fondi molto consistenti. Occorre capire in che modo si possono ottenere. Potrebbe essere riqualificato per diventare un centro di accoglienza, di spiritualità, per la ricerca.