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05/05/2017 06:30:00

Marsala 1912, una scadenza non può più aspettare. Va estinto il debito con la Co.Vi.So.D

  Mentre è vicina l'onta di un nuovo fallimento dopo quello dell'estate del 2000, con l'avvento di maggio il Marsala deve regolarizzare la propria posizione con gli uffici della Co.Vi.So.D (organo ispettivo federale) a causa di un debito che, improrogabilmente, va estinto entro e non oltre giorno 30 di questo mese. Pena, come effetto immediato, il deferimento a titolo di responsabilità diretta e propria al Tribunale Federale Nazionale, Sezione Disciplinare. Quanti sono ferrati in materia e i conoscitori di diritto sportivo, ad occhio, riconosceranno che si è di fronte a un grave atto di accusa che muove la Giustizia Sportiva che infanga e non fa di certo onore a un club ultracentenario come il Marsala. La proprietà, preme sottolineare che, è a conoscenza di questo tipo di segnalazione fatta pervenire tempo addietro dalla Co.vi.So.D. Come si suol dire: "la legge non ammette ignoranza" o, in questo caso particolare, si potrebbe affermare che "la legge non ammette negligenza". Bisognerebbe quindi rimediare saldando le spettanze arretrate, vale a dire i debiti pregressi.

Per quali ragioni il Marsala 1912 è finito nel mirino della Co.vi.So.D?

La Co.Vi.So.D, commissione di vigilanza sulle società di calcio della serie D, è creditrice nei confronti dello S.C Marsala 1912 per la questione "vertenze" per un ammontare stimato, pare, in poche decine di migliaia di euro. Vertenze che sono state avanzate da ex allenatori, membri dello staff tecnico e calciatori azzurri delle stagioni agonistiche passate, (inclusa l'ultima partecipazione della squadra al campionato di serie D, anno sportivo 2015/2016) che si sono cautelati volgendo delle istanze (già accolte dagli organi preposti, ndr) in modo da aver riconosciuto e ottenere ciò che spetta loro di diritto (stipendi e contributi).

30 maggio 2017, il perché di una data.

Con la scadenza del 30 maggio 2017 a tutte le società militanti nei campionati dilettantistici si consente e viene dato tempo di regolarizzare le proprie posizioni debitorie circa le vertenze avanzate da tesserati ed ex tesserati nelle stagioni agonistiche precedenti a quella attuale.

Il retroscena datato 26 luglio 2016.

Si è venuti a conoscenza di questo quadro, (dopo mezza estate di silenzi da parte della proprietà, ndr) nella nota conferenza stampa dello scorso 26 luglio per annunciare il nome del nuovo allenatore, indetta e voluta da Giuseppe Occhipinti, ex presidente finanche amministratore unico (da agosto a dicembre 2016) e attuale socio dello Sport Club Marsala 1912, il quale riunì nel suo studio privato i soli organi della comunicazione. Durante quell'incontro con la stampa a precisa domanda di un giornalista sulla situazione relativa agli stipendi e i contributi arretrati spettanti ai tesserati, per tutta risposta Occhipinti affermò: "Abbiamo tempo fino al 30 maggio 2017 per metterci in regola con la Co.vi.So.D . Ovviamente le mensilità del mese di maggio 2016, dopo una retrocessione così scottante ai playout con la Palmese e per come è avvenuta come club non ci sentiamo di versarle così come sono sicuro farebbero tante altre società nelle nostre stesse condizioni. I tesserati hanno perso quanto di diritto gli spetta”.

Tornando allo "spinoso" argomento delle vertenze, la situazione all'interno della società, però come si è potuto ben comprendere, è irreversibile. Passa dalla solerzia e dal buon senso di tutti i soci attuali fare in modo di sbrogliare questa situazione, versando il denaro necessario alla Co.vi.So.D, evitando che alla società azzurra vengano contestate "inadempienze amministrative" per il fascicolo di spesa di cui si sta dibattendo.

Cosa potrebbe accadere ora?

Appare poco praticabile, così stando le cose, la strada dell'estinzione del debito proprio per i motivi di cui sopra descritti. Il Marsala é infatti un club indebitato e con l'acqua alla gola e, dettaglio da non trascurare, senza più una segreteria su cui contare. Molto più realistico l'intervento delle autorità federali preposte per falcidiare pesantemente il Marsala deliberando, in caso di perfezionamento dell'iscrizione a un nuovo campionato, per una penalizzazione da scontare nel prossimo torneo di Promozione (è solo un'ipotesi, non è detto che accada, ndr). Un'altra strada porterebbe ad avviare direttamente l'iter per sopprimere l'affiliazione esistente tra il club lilybetano e la FIGC.

In Lega Pro tiene banco il "caso Acr Messina".

Tra le società calcistiche siciliane non è solo il Marsala ad avere problemi con l'erario (imposte come Iva, Ires, Addizionali Irpef ecc...), c'è anche un "caso Messina", gloriosa società che milita nel girone "C" di LegaPro e deferita nei giorni scorsi per la seconda volta in poche settimane al Tribunale Federale. La decisione del Tribunale Federale Nazionale non si è fatta attendere, infliggendo al Messina un'ammenda salata e due punti di penalizzazione in classifica. Il deferimento una prima volta era stato notificato nei confronti della società peloritana e di Pietro Gugliotta, amministratore delegato e legale rappresentante pro-tempore della società giallorossa (per saperne di più potete leggere qui). 

Emanuele Giacalone