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21/05/2017 06:30:00

Trapani, D'alì e Fazio vanno avanti. La campagna elettorale più strana di sempre....

 Non ci sono le condizioni a Trapani per un rinvio del voto, tutto resta inalterato, l'11 giugno i trapanesi sceglieranno il loro sindaco e i consiglieri comunali.

Grande il trambusto nell'ultima settimana, due competitor di punta, Antonio d'Alì di Forza Italia, Girolamo Fazio, candidato di Uniti per il Futuro e altre liste civiche, sono stati raggiunti da due misure molto differenti ma gravi, il primo la richiesta di obbligo di soggiorno, l'altro addirittura agli arresti domiciliare per il caso “ Mare Monstrum”.

L'Italia intera discute del caso Trapani, in molti, anche tra parlamentari regionali, hanno chiesto l'intervento del Ministro degli Interni, Minniti, per far slittare il voto di giugno.
Non ci sono le condizioni e soprattutto non c'è una norma che dica che in questi casi i candidati, raggiunti da siffatti provvedimenti, decadano. Per d'Alì la misura è stata solamente richiesta e non applicata, l'udienza di discussione si terrà nel mese di luglio.

Tutti in corsa , con delle sfaccettature non indifferenti.

Se l'arresto di Mimmo Fazio venisse confermato, il candidato, non potrà fare campagna elettorale attiva, si troverà a soccombere a quello che i rappresentanti delle sue liste riusciranno a fare. Non potrà, agli arresti domiciliari, comunicare in alcun modo con l'esterno.

Tonino d'Alì, invece, potrà affrontare la competizione come meglio riterrà opportuno, anche se ha già deciso che non intenderà tenere comizi pubblici, né girare per le strade e i quartieri trapanesi. Anzi, resterà a Roma. 

Ha scritto una lunga lettera il senatore azzurro, rivolta ai suoi cittadini esortandoli a non mollare ma a mandare avanti il programma .
D'Alì rasserena tutti, “ECCOMI VIVO E VEGETO”, dice, e prosegue parlando dell'ingiustizia che sta subendo: “Eccomi qua e non al soggiorno obbligato (se così fosse dovrei essere a Trapani!).  Da uomo libero sono a Roma per mia scelta, perché indignato per quanto accaduto.
Indignato per l'ingiustizia che continuo  a subire, anche se, purtroppo, ci sono e ci siamo abituati...Noi siamo persone perbene e tenaci nell'affermare la verità. Ci difendiamo e vinciamo nelle sedi opportune e siamo uomini e donne che rispettano le istituzioni.... In questa mia assoluta libertà di giudizio e di movimento ribadisco di voler mantenere la mia candidatura a Sindaco... "

Continua il senatore: “È per il massimo rispetto che io devo ai Vostri liberi sentimenti ed alla Vostra autonoma capacità di giudizio e di reazione che non mi vedrete in questi giorni per le nostre strade, per i nostri quartieri, per le nostre frazioni, come avevo immaginato di fare e come potrei ancora liberamente fare. È e sarà una campagna elettorale anomala durante la quale alcuni, avendo iniziato con poche idee e poca credibilità, cercheranno di crescere speculando sui sentimenti offesi della Città, cosa che io non ho alcun bisogno o pensiero di fare, né, anche inconsapevolmente, di alimentare. 
Per taluni l'ansia del potere è cattiva consigliera, per noi esistono solamente passione e sacrificio, contro di noi invidie, persecuzioni, ostruzionismi...

Intanto nelle ultime ore nasce il comitato civico “Per andare avanti e fare grande Trapani”, presieduto dall'avvocato Salvatore Galuffo. Il comitato è schierato per la candidatura di d'Alì e si è già riunito due volte, in una di queste riunioni il comitato ha manifestato la sua contrarietà ad un eventuale rinvio del voto.

Dalle parti di Mimmo Fazio la responsabilità politica passa nelle mani del delfino Francesco Salone: "Io ci sono. E ci sarò nel prosieguo di questa campagna elettorale perché conosco Mimmo Fazio, perché mi sento politicamente ed anche umanamente legatissimo a lui al punto che, esagerando e malignando, qualcuno mi ha voluto definire  il suo delfino”.
Salone pone degli interrogativi: “Davvero si può immaginare che Mimmo Fazio si sia fatto corrompere per qualche biglietto gratis per l’aliscafo e per una macchina in prestito? Fazio è il sindaco che ha gestito milioni di euro negli anni della sua amministrazione senza mai ricevere un avviso di garanzia. Da Mimmo Fazio ho imparato ad agire sempre nel giusto e per il bene della collettività, in questo mi sento il suo delfino. Io sono convinto dell’estraneità ai fatti contestatigli: il tempo e la magistratura faranno chiarezza sulle vicende criminose e Fazio ne uscirà indenne. Nessuno ci fermerà, neppure questa indagine che, sono convinto, non riduce le potenzialità della candidatura di Mimmo Fazio, perché la misura cautelare non è una condanna”.
Si sono riuniti ieri pomeriggio, nel comitato di via Virgilio, tutti i candidati delle liste collegate a Fazio, che hanno deciso di non arrestare la campagna elettorale.
Sostengono con forza Fazio indicandone le dote umane e la capacità amministrativa dimostrata in anni di amministrazione trapanese, certi della sua estraneità ai fatti contestati.


Dunque si vota, come auspicato da tanti, Enzo Abbruscato (PD), candidato al consiglio comunale: “ il diritto a votare non deve essere disatteso e deve indurre, tutti noi, a cercare la migliore delle soluzioni nel migliore dei mondi possibili, se pur imperfetto e soggetto a improvvidi terremoti, come quelli denunciati in queste ore”.
Non si fermano nella loro competizione gli altri candidati: Pietro Savona del PD, Giuseppe Marascia del movimento A Misura d'Uomo, Marcello Maltese del movimento Cinque Stelle.

Una campagna elettorale sui generis, non proprio paritaria e soprattutto di smarrimento per l'elettorato. Ad essere minato è stato l'elettorato di centro destra che si ritrova con due candidati e i loro relativi problemi giudiziari.

Savona esprime solidarietà ai lavoratori della Liberty Lines:

“Non commento alcuna informazione legata al provvedimento o alle indagini. In questo momento il mio pensiero va alla città ai suoi problemi ed all'immagine che ne deriva. Senza dimenticare le centinaia di famiglie coinvolte, direttamente o indirettamente, dalla vicenda che riguarda la Liberty Lines. Immagino la loro paura sul futuro dell'azienda e tutte le preoccupazioni degli abitanti e degli operatori turistici del nostro territorio che già paga un alto tributo alla disoccupazione”.

Venerdì pomeriggio si è tenuto un incontro- dibattito tra i candidati sindaco della città di Trapani, all'inizio dell'evento è stata letta una nota stampa delcandidato Fazio, assente perchè agli arresti domiciliari, alla fine della lettura è seguito un applauso lunghissimo. La cosa però ha creato una certa tensione, di fatto è stato impedito al candidato Marascia, A Misura d'Uomo, di intervenire sul tema della legalità e della trasparenza e sulla relazione di essi con la vita politica della città. A seguito dell'inconveniente, tanto che Marascia ha lasciato il dibattito , è intervenuto uno degli assessori designati, nonché senatore in carica, Fabrizio Bocchino, “Bisogna spiegare ai giovani di "Trapani per il futuro", qual è la differenza, qualora loro non l'abbiano compresa, fra aspetti giudiziari ed aspetti politici. Bisogna loro spiegare che il garantismo è alla base del diritto e di qualsiasi società civile, ma allo stesso tempo bisogna loro spiegare che, come diceva Falcone, ad un politico "non basta essere onesto, ma deve anche APPARIRE onesto". Conclude Bocchino “è come se ieri fosse stato detto "A Trapani non esistono questioni di opportunità politica legate alle vicende giudiziarie dei candidati sindaco". Questo è il messaggio che ieri è passato, con tanto di applausi ... e duole davvero constatare come a questa operazione si sia prestato persino il M5S che ha sempre fatto della legalità e della trasparenza le sue principali battaglie. Evidentemente, a suon di avvisi di garanzia e di rinvii a giudizio dei propri parlamentari sindaci e assessori, i pentastellati hanno preferito eclissarsi su questi temi”.

Continua la campagna elettorale ad Erice, il candidato sindaco Maurizio Sinatra, Alleanza per Erice, riassume i punti del suo programma di sviluppo complessivo delle attività culturali e musicali, l’Amministrazione Comunale attiverà un articolato sistema di convenzioni con gli operatori dei settori interessati per delineare e definire un percorso di eccellenza che - torna il concetto del rammendo - ricolleghi i fili di una tessitura complessiva, individuando in Erice un eccezionale polo di produzione culturale. 

Si vota anche a Castelvetrano l'11 giugno, il candidato Luciano Perricone, con 7 liste in appoggio, candidato di centro destra ha già assicurato ricorso per invalidare il Piano Paesaggistico. Una domanda sorge spontanea: il termine, rispettato per le Amministrazioni della provincia che hanno presentato ricorso al TAR, non era perentorio entro il 13 aprile 2017?

A Petrosino il sindaco uscente e candidato al governo della città, Gaspare Giacalone, dice no ai termovalorizzatori per tutelare la salute dei cittadini.
Petrosino ha adottato il sistema del porta a porta della differenziata raggiungendo in pochi mesi il 58% con circa 100 mila euro di risparmio. Giacalone è pronto a partire con un nuovo piano di raccolta che sarà più efficiente e di risparmio per la città.