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22/05/2017 09:35:00

Il "Rudere di Marsala" resiste. Poco rispetto del paesaggio e della Costituzione Italiana

Può un'amministrazione pubblica violare uno dei principi della Costituzione repubblicana? In un Paese normale no, ma siccome il nostro non è un Paese normale, accade eccome. Il nostro lettore, Elio Piazza, ci ha inviato una foto che ritrae un casolare diroccato in zona lungomare stagnone a Marsala con questo commento: "l'Articolo 9 della costituzione "La Repubblica tutela il paesaggio", è uno dei principi fondamentali della vigente costituzione repubblicana. Il casolare diruto al margine del lungomare attende che dai principi si passi alla rapida rimozione dello sconcio - ha concluso il suo laconico commento Elio Piazza -".

Poche parole per esprimere efficacemente quello che sta accadendo, ormai da diverso tempo, in una zona della nostra città, di fronte al paesaggio unico delle saline di contrada spagnola, che meriterebbe una cura e un'attenzione particolari e, invece, si ritrova con una costruzione ridotta ad un cumulo di pietre ammassate tra di loro, creando un potenziale pericolo oltre che un degrado unico, visibile e a portata di scatto da parte dei turisti che passano obbligatoriamente da quella strada per andare allo stagnone e a visitare le saline.

Con la segnalazione del professor Piazza torniamo ad occuparci a distanza di due mesi di questo casolare che avevamo definito il "Rudere di Marsala", lo abbiamo fatto con un nostro articolo (potete leggerlo qui) e un breve filmato che riproponiamo qui a fianco. Per questo spettacolo fatiscente, che si trova ai margini di una delle strade più belle della città, abbiamo pensato, ironicamente, ad un progetto di attrazione turistica da parte dell’amministrazione e visto che continua a rimanere lì, nel più totale disinteresse degli uffici preposti, a questo punto iniziamo a crederci sul serio. Ma sarà davvero così complicato mettere in moto l’iter pubblico per la rimozione e ridare un minimo di decoro a quell’area?

“Le parole sono pietre” diceva Carlo Levi, dando il titolo ad un suo libro, risultato di tre viaggi fatti in Sicilia, che descrivevano la condizioni di vita in una terra dove era difficile far applicare quelle leggi che lo Stato italiano aveva approvato; qui, a Marsala, sono le pietre di questo rudere a parlare di degrado e inefficienza, di mancanza di rispetto dei principi della costituzione e dei cittadini, di poca attenzione ai problemi che richiederebbero soltanto un semplice intervento e, invece, nulla, si continua ad annunciare e a pensare di portare in città vagonate di turisti che, tra l’altro non arrivano, ma senza un progetto vero di turismo che dovrebbe partire, innanzitutto, dalla pulizia e dal decoro che la città in questo momento non sa offrire.