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29/05/2017 06:00:00

Petrosino 2017, candidati a confronto: chi sono, quali assessori hanno scelto....

 Tre candidati sindaci per il Comune di Petrosino, Vincenzo D'Alberti di Adesso è il Futuro, Gaspare Giacalone di Cambia Petrosino, Vito Messina di Uniti per Petrosino.
Tutti e tre i candidati hanno risposto a sei domande della redazione di Tp24.it su temi cruciali che riguardano la futura amministrazione del Comune petrosileno. Un confronto che ha avuto una buona dialettica.
Al termine di ogni domanda ai candidati è stata data la possibilità di replica.

Perchè ha deciso di candidarsi sindaco di Petrosino? Con quali obiettivi e soprattutto quale è in punto di forza per ciascun candidato?

Vito Messina: La mia scelta di candidarmi nasce dalla profonda stima che ho di Petrosino e dei suoi petrosileni, il mio obiettivo è quello di migliorare e garantire maggiori servizi nella città nella quale lavoro da circa dieci anni, credo che il mio punto di forza sia quello di garantire con dati di fatto la sicurezza sul territorio e sull'ambiente, occupandomi io stesso in prima persona di salvaguardare l'intero territorio.

Vincenzo D'Alberti: Noi abbiamo scelto di candidarci perchè Petrosino, secondo noi, vive una grande crisi economica dobbiamo rilanciare l'economia, il turismo, l'agricoltura. Abbiamo bisogno di costruire il futuro adesso per i nostri giovani, per dare loro una occupazione e una prospettiva di vita a Petrosino. Il futuro non è qualcosa di imprevedibile ma è il frutto del lavoro delle persone di oggi. Abbiamo bisogno di programmare bene le politiche di sviluppo di questo territorio. Il mio punto di forza è dato dalla mia esperienza lavorativa, io ho viaggiato tanto, ho lavorato in Europa, ho lavorato alla Presidenza del Consiglio dei Ministri, ho lavorato alla Commissione Europea, ho visto dei modelli di sviluppo importanti, ho visto modelli di sviluppo occupazionale importanti, cioè quelli dell'economia circolare, dell'industria 4.0, dell'economia sostenibile. Voglio portare questi modelli a Petrosino per programmare il futuro di questa città.

Gaspare Giacalone: Io mi ricandido perchè in questi anni abbiamo cercato di colmare facendo un lavoro straordinario per colmare il debito finanziario oltre a quello civile e morale che abbiamo trovato. Finanziario perchè Petrosino per la prima volta è stata giudicata dalla Corte dei Conti e rischiava il dissesto finanziario, avevamo un consiglio comunale sciolto, una situazione abbastanza difficile per la cassa.
Per quanto riguarda il punto di vista morale e civile perchè abbiamo trovato le infrastrutture più importanti che danno un senso di civiltà ad un comune che necessitavano di interventi. Parlo di strade, cimitero, illuminazione pubblica, raccolta differenziata e così via. Da un punto di vista sociale avevamo una città spenta perchè non c'erano attività, non c'erano concerti e non c'era nessun investimento per quanto riguarda il turismo. A me dispiace che qualcuno pensi che questo sia stato un lavoro di ordinaria amministrazione perchè non si è accorto che quel lavoro di ordinaria amministrazione non era stato fatto per oltre vent'anni. Tutte queste opere pubbliche erano state completamente abbandonate, mi piacerebbe che si facesse verità su questa cosa. In ultimo io mi ricandido e il mio punto di forza è la credibilità delle cose fatte, per quanto riguarda i debiti vorrei che mi si dicesse dove sono i debiti che io ho fatto?

Vito Messina: Non replico all'operato dell'attuale amministrazione, ognuno è libero e porta avanti le proprie idee.

Vincenzo D'Alberti: Noi non abbiamo mai detto che l'amministrazione comunale di Petrosino ha amministrato male, Gaspare Giacalone ha amministrato bene ma ha amministrato l'ordinario, noi abbiamo bisogno di pensare al futuro di Petrosino che è rimasta una città di pensionati, è una città in grave crisi economica e finanziaria non del Comune ma dei cittadini, noi siamo il paese più povero della provincia di Trapani. Abbiamo bisogno di un' amministrazione che ci mette la faccia per l'agricoltura, per l'industria, per lo sviluppo sostenibile, per portare a Petrosino imprenditori che possano dare ricchezza. Per quanto riguarda i debiti, ho letto la relazione di fine mandato del sindaco Giacalone e ho visto che alla fine ci sono 12 milioni di euro di residui passivi e sono cose da pagare. Concretamente, sono fatture, sono opere. Non si può negare che nell'ultimo anno sono state fatte delle spese che noi abbiamo pensato siano frutto solamente di un periodo di propaganda elettorale e non siano utili al reale sviluppo di questa città.

Gaspare Giacalone: Vincenzo D'Alberti sarà molto esperto nella materia ambientale ma devo dire che è una frana per quanto riguarda la situazione finanziaria, dimostra che non sa distinguere tra debito che si contrae con un terzo ente, come ad esempio una banca, e quelli che sono i residui passivi. I residui passivi sono tutto quello che si mette in contabilità nella gestione ordinaria dentro ci sono, ad esempio, tutta una serie di spese per opere pubbliche che abbiamo realizzato tra cui l'asfalto. Mi dispiace che poi D'Alberti non parli mai dei crediti, dei residui attivi, tra questi ci sono un sacco di soldi che noi aspettiamo da tutta una serie di persone che sono vicine a D'Alberti, le stesse che lo hanno convinto a dire queste cose. Faccio un esempio su tutti: 2 milioni di euro da Michele Licata che siede con D'alberti alla sua campagna elettorale.


Con quale criterio sono stati scelti gli assessori? Cosa hanno in più rispetto ad altri per essere stati indicati?

Vincenzo D'Alberti: Abbiamo individuato due assessori, il criterio è quello della meritocrazia. Noi non vogliamo che la Giunta comunale sia un vero e proprio stipendificio, abbiamo individuato gli assessori perchè abbiamo bisogno di portare avanti il nostro progetto di sviluppo della città che guarda all'Europa. Il primo assessore scelto è un questore del Comitato Economico Europeo, un uomo delle istituzioni europee che può darci davvero tanto sulle opportunità da dare a questa città. Il professore Antonello Pezzini è anche tra i più importanti imprenditori italiani, sappiamo che in questa città possiamo creare lavoro grazie agli imprenditori che vengono a Petrosino. Quindi Impresa ed Europa per il primo assessore. Per il secondo assessore abbiamo pensato alla cultura, abbiamo preso una delle persone più attive in tutta la provincia di Trapani che è la professoressa Concetta Vallone. Tutti sanno la sua professionalità nel formare i cittadini. Questa la sintesi che ci ha portato a scegliere i nostri assessori: meritocrazia e l'appartenenza ad un progetto politico non appartenenza partitica o a pacchetti di voti.

Gaspare Giacalone: La legge stabilisce di indicare almeno due assessori, io ho deciso, anche questa volta, di fare tutti e quattro i nomi degli assessori. Per me è un messaggio chiaro e forte che voglio dare alla cittadinanza per dire che siamo fuori dai giochi e dai compromessi politici a cui non vogliamo assolutamente ritornare. Siamo stati abituati per anni ed anni ad una politica che vedeva gli assessorati come parte e mercimonio della campagna elettorale. Tutti e quattro gli assessori, non ci saranno sorprese all'indomani delle elezioni, non ci sono promesse per pacchetti di voti durante le elezioni. Sono nomi che abbiamo scelto i primi tre per la continuità, assessori che i cittadini conoscono Federica Cappello, Marcella Pellegrino e Rocco Ingianni. Tre persone che veramente hanno fatto un lavoro straordinario, il nuovo arrivato è Maurizio Culicchia, commercialista e sarà il ponte con le attività produttive. Tutti i miei assessori guardano Petrosino, sono a livello locale, nessuno di loro è stato mai arrestato, nessuno di loro ha conflitti di interesse, sono persone onorabilissime che sanno fare il loro lavoro e che daranno presenza costanza al territorio. Questa per me è una garanzia estremamente importante.

Vito Messina: Gli assessori da me designati sono Coppola Vincenzo e Elisa Bonafede. Persone che ritengo abbiano la capacità giusta per svolgere le deleghe assessoriali. Coppola è stato designato alla Cultura, Sport e Spettacolo, Bonafede alle Politiche Sociali. Non voglio entrare nel merito degli assessori designati dagli altri candidati, non posso formulare nessun giudizio. Conosco i miei assessori e si contraddistinguono per la serietà, competenza e professionalità.

Vincenzo D'Alberti: Quello che ha detto Giacalone è del tutto discutibile, noi non abbiamo bisogno di assessori che guardano a Petrosino, perchè se rimaniamo vincolati a Petrosino continuiamo la sterile vita di morte economica di questa città. Noi abbiamo bisogno di una Giunta che va fuori a guardare oltre, a guardare Roma, a guardare Bruxelles. Ci sono davvero opportunità di sviluppo, quindi assessori che guardino fuori con competenza e con professionalità. Abbiamo scelto la nostra classe dirigente dicendo che uno per poter amministrare deve prima dimostrare di essere qualcuno nella società. Noi abbiamo scelto i nostri assessori perchè nella loro vita hanno dimostrato di essere persone competenti e capaci, di avere un reddito. Pezzini viene a Petrosino rinunciando all'indennità di assessore, lo fa per spirito di sacrificio e di amicizia per questa terra. Noi siamo su questa linea, assessori che guardino fuori perchè i nostri imprenditori li possiamo aiutare non guardando a Petrosino ma fuori da questa terra.

Gaspare Giacalone: Mi spiace confrontarmi con D'Alberti che è un amico, mi spiace dire delle cose che preferirei dire in privato perchè, per quanto mi riguarda, dimostra di non aver seguito la nostra attività amministrativa. Quando noi diciamo che vogliamo assessori che guardano Petrosino non significa che non sanno dove è Roma o Bruxelles o Palermo. Non significa che non sanno tutti i posti dove è possibile attingere alle condizioni di sviluppo. Non sa D'Alberti che abbiamo avuto dei finanziamenti dall'Europa così come dalla Regione Sicilia, abbiamo fatto anche degli scambi culturali con i comuni dell'Europa e questo mi spiace che a D'Alberti non sia stato detto. Evidentemente in quei momenti non lo abbiamo visto. Mi fa piacere che abbia adesso intrapreso questa avventura elettorale ma bisogna farlo con la verità.

Vito Messina: Non ho niente da aggiungere, ognuno si prenda le proprie responsabilità.