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06/06/2017 04:05:00

Marsala, la Chiesa di San Giovannello e le dimenticanze comunali

di Leonardo Agate  - Prendendo per via Andrea D’Anna con provenienza dal Cassaro, fatte alcune decine di passi si trova sulla sinistra la Chiesa di San Giovannello. Antica e centralissima Chiesa che il bombardamento anglo – americano dell’11 maggio 1943 non risparmiò. I ruderi stanno là da 74 anni. Sono passate molte amministrazioni comunali, tutte quelle che hanno amministrato la città dal dopoguerra. Si sono succeduti alla Curia Vescovile di Mazara del Vallo molti Vescovi. Anche molti Soprintendenti si sono seduti nella stanza della direzione della Soprintendenza ai Beni Monumentali di Trapani.

I resti della Chiesa sono sempre là, quasi come li lasciò il bombardamento. Nel 2010 sembrò che finalmente si facessero i restauri. Cominciarono a lavorare. I lavori furono consegnati il 15 novembre 2010; dovevano essere ultimati entro il 14 novembre 2011. Senonché si verificò un intoppo, rimasto irrisolto. Da quello che mi ha detto un funzionario della Ragioneria Comunale, l’impresa appaltatrice fallì o ebbe problemi finanziari o problemi con la giustizia. I lavori furono interrotti, e il finanziamento fu accantonato, in attesa di trovare una nuova impesa esecutrice. Per avere informazioni più precise ci si può rivolgere all’Ing. Francesco Patti, all’Arch. Giovanni Nuzzo, all’Arch. Domenico Nuzzo, all’arch. Renata Messina. I loro nomi si possono ancora leggere, anche se con difficoltà per il tempo trascorso, sul tabellone dei lavori attaccato alla recinzione provvisoria della Chiesa. Ognuno di loro ha, in quei lavori, un compito. Se per caso qualcuno di loro è passato a miglior vita, e spero di no, il suo nome è ancora sul cartellone.

Al Comune dovrebbero saperne di più, e certamente sapranno, o potranno conoscerlo subito, se i fondi accantonati per il completamento del restauro ci siano ancora, o siano stati stornati in altre direzioni.

Fa meraviglia che gli amministratori che si sono succeduti al Palazzo Comunale dal 2011 non abbiano notato quel restauro incompiuto, e non si siano attivati per farlo completare.

Penso che gli Amministratori facciano troppa politica e poca amministrazione, poiché non notano la disfunzione che tutti possono notare passando da via Andrea D’Anna, che non è alla fine del mondo, ma una traversa che congiunge il Cassaro con via Frisella.

Anche i funzionari comunali avrebbero dovuto notare la cosa, ma l’eccessivo lavoro cui molti dicono di essere sottoposti non gli consente di dedicarsi alle pratiche di minore importanza. Solo che anche le pratiche di entità maggiore spesso restano arretrate.

Mentre facevo le foto allegate, un conoscente, E. *, si ferma e mi racconta che per fortuna non è stato sfregiato dalla recinzione di lamiera: “Un giorno di vento, passavo da qua con la bicicletta e all’improvviso una parte della recinzione ondulata si è rivolta verso la via. Per miracolo non ci ho sbattuto contro.”