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01/07/2017 06:35:00

Trapani, il Commissario Messineo: "Al lavoro nell'interesse della città"

 È Francesco Messineo il commissario nominato a Trapani, assumerà le funzioni di sindaco e giunta oltre a quelle di consiglio comunale.

Messineo riceve gli auguri della CISL:  "Siamo pronti a instaurare una collaborazione attiva che sia tutta indirizzata verso un confronto continuo e proficuo per il rilancio della città, che non può più attendere”. E' Mimmo Milazzo, reggente della Cisl Palermo Trapani, che si fa portavoce delle istanze urgenti insieme al collega Marco Corrao:  “Bisogna discutere della riorganizzazione degli uffici comunali e del miglioramento, attraverso una rivisitazione di tutta la macchina amministrativa, dei servizi che i cittadini trapanesi hanno diritto di ricevere”.

I due esponenti della CISL chiedono di rivedere le politiche degli asili nido e la ristrutturazione dei locali comunali ritenuti fatiscenti.
Milazzo pone l'attenzione poi sulla carenza di personale al comando dei Vigili Urbani e su altre problematiche:  "Rilancio del porto, aeroporto, delle infrastrutture come la rete ferroviaria e la rete viaria provinciale, avviare le opere del Patto attese come quelle sulla depurazione, e tanto altro. Ci aguriamo che con il commissario si possa parlare di tutto questo e non solo di ordinaria amministrazione”.

Il sindaco non è stato proclamato e per la legge non è possibile procedere all'insediamento del consiglio. I consiglieri eletti non ci stanno, molti di lroro stanno già adoperandosi per la presentazione del ricorso innanzi al TAR. Hanno sostenuto delle spese tra santini, manifesti elettorali, cene, comizi e chi più ne ha più ne metta. Beffati da una legge, che evidentemente nemmeno loro conoscevano nonostante della macchina amministrativa fanno parte da tempo.

Per Enzo Abbruscato, PD, il colpevole è sempre Mimmo Fazio che si è ritirato dal ballottaggio.

Dario Safina parla di "interpretazione della legge" e per questo a breve i dem convocheranno una conferenza stampa annunciando il ricorso.

Dalle parti di Forza Italia si fa sentire il consigliere comunale con più preferenze, Giuseppe Guaiana:

"Non c’è dubbio che prendiamo atto delle decisioni della commissione elettorale centrale. Giusto dire, però, che le riteniamo non confacenti al dispositivo di legge e contro la volontà democratica espressa dai cittadini trapanesi, i quali hanno già scelto i loro rappresentanti in seno al consiglio comunale. Credo sia doveroso, nei confronti degli stessi cittadini che sono andati a votare, adoperarci per fare ricorso al Tar. Dopo avere convinto 1569 persone a darmi fiducia, non posso lasciarle senza provare a far valere i loro diritti. Meritano rispetto".

Guaiana, nel frattempo, insieme al suo gruppo di amici sta meditando su una eventuale candidatura alle prossime regionali del 5 novembre.

Guaiana si candiderà dentro la lista di Forza Italia:  uomo del senatore Tonino d'Ali, acchiappa consensi a Trapani, adesso Guaiana si misurerà con la competizione regionale.

Nessun ricorso verrà presentato dai consiglieri eletti nella coalizione di Fazio. Tempi troppi lunghi.

Il PD, intanto, continua l'analisi del voto e guarda dentro casa sua. Secondo Francesco Brillante, segretario dem a Trapani, il partito ha fatto politica con la P maiuscola, dando ampio respiro alle politiche che servono alla città. Piero Savona è stato un candidato serio e autorevole e il PD è il secondo partito a Trapani.

Brillante è pronto per la prossima sfida elettorale e Savona potrebbe ritornare in corsa, nonostante le amarezze iniziali.
Trapani si appresta ad essere amministrata da Messineo che ha già dichiarato: "Svolgerò al meglio il mio incarico nell’interesse della collettività, che potrà contare sulla mia assoluta terzietà e indipendenza rispetto a qualsiasi forma di interessi o legami”.
La corsa per le amministrative del 2018 è già aperta.

 



Politica | 2024-04-17 06:00:00
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