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07/07/2017 19:18:00

Non c'è pace in casa Palermo, la GdF perquisisce la sede

"Ho la Guardia di Finanza in tutte le mie case e nella sede del club. Sembra che venerdì scorso un Pubblico Ministero che se io non avessi venduto il Palermo a Paul Baccaglini mi avrebbero arrestato, le due cose saranno probabilmente correlate"

Queste le incredibili dichiarazioni odierne di Maurizio Zamparini, patron del Palermo Calcio, rilasciate oggi alla testata ForzaPalermo.it .
"Falso in bilancio? Ma per l'amor di Dio, è tutto sotto controllo!" ha aggiunto.
Risveglio turbolento quindi per il vulcanico friulano da tre lustri alla guida della squadra della quinta città italiana e per tutti i tifosi rosanero.
L'avvocato legale rappresentante della società Enrico Sanseverino commenta lapidario: "Abbiamo parlato con il Prcuratore della Repubblica. Al momento non ho altro da aggiungere".
Si parla di un blitz-fiume della GdF alla sede della Torre Nord di viale del Fante. Zamparini, però, è una furia e continua a ruota libera: "Sono uno degli uomini più onesti del calcio italiano, da adesso in poi del Palermo non me ne frega più un ca**o, blocco il calciomercato e faccio giocare la Primavera e quello che abbiamo ancora in rosa".
Una trentina di finanzieri in borghese hanno poi fatto la spola fra lo Stadio Renzo Barbera  e l'abitazione personale di Zamparini. I reati ipotizzati sono quelli di falso in bilancio, appropriazione indebita, riciclaggio ed autoriciclaggio.
"La nostra situazione debitoria? 40 milioni, una decina con Unicredit e Banca Nuova, una ventina con i procuratori sportivi e circa 6-7 milioni con l'Agenzia delle Entrate".
"Il Palermo, nonostante questi piccoli debiti, è una società sana. L'offerta di Baccaglini era inacettabile (20 milioni di euro, ndr). Proprio oggi dovevo avere un incontro con Frank Cascio, seriamente interessato all'acquisto".

Fatta salva la totale liceità della condotta di Zamparini e collaboratori fino a prova contraria, potrebbe davvero essere l'impresario siculo-americano l'uomo del Palermo di domani? L'ex manager di Michael Jackson, originario di Castelbuono faceva parte del gruppo Baccaglini, prima di sfilarsene per dissidi con il capo-cordata.

La situazione rimane però, come troppo spesso negli ultimi anni, a tinte più nere che rosee.