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17/07/2017 06:00:00

Sicurezza a Marsala, denunce, nuovi controlli, pochi poliziotti e provvedimenti tardivi

Ancora un fine settimana ad alta tensione a Marsala. Per l’ennesima volta, come abbiamo raccontato ieri su TP24, sabato sera si è sfiorata la rissa e solo un massiccio intervento dei carabinieri, che hanno vigilato per quasi tutta la notte nelle zone nevralgiche della movida, Porta Nuova e via XI Maggio, ha evitato che la situazione degenerasse come il sabato precedente. La presenza delle forze dell’ordine in centro, che già all’indomani della rissa di sabato, avevano presidiato i luoghi di maggior concentrazione di persone, è sicuramente un aspetto positivo anche se si è arrivati abbastanza tardi a questi controlli, perché da mesi c’erano tutti i segnali che, soprattutto il fine settimana, la situazione stesse per degenerare.

Da mesi la nostra redazione segue costantemente il problema sicurezza a Marsala. Abbiamo lanciato una campagna stampa che ha raccolto l’attenzione e soprattutto le tante denunce dei cittadini marsalesi sempre più impauriti da quello che accade quasi quotidianamente un po’ in tutte le zone della città e in particolare nel centro storico. Ci hanno scritto un po’ tutti, dagli abitanti di via Roma a quelli di via Fici, ed ancora i condomini di via Amendola e quelli di viale Isonzo.

Ci ha scritto anche il segretario del sindacato “Polizia Nuova Forza Democratica”, Bruno Rullo che ha organizzato una fiaccolata sul tema della sicurezza a Marsala e denunciato la carenza di personale in servizio. A Marsala, secondo i dati forniti da Rullo, a svolgere attività d’ufficio e quella di squadra mobile attualmente sono solo 43 poliziotti.


Ma alle tante denunce dei cittadini, agli articoli di cronaca e di denuncia, non sono seguite quelle azioni di contrasto necessarie per porre fine a questa situazione di allarme sociale. Furti, risse, spaccio, atti di bullismo, molestie e bivaccamento nelle zone del centro sono continuati, e si è arrivati alla maxi rissa di sabato 8 luglio che ha visto il coinvolgimento di una ventina di persone, tra cui diversi giovani stranieri, e con un bilancio di diversi feriti, di cui uno addirittura con un grave trauma. In tutto questo, a parte l’intervento del consigliere comunale, Vito Cimiotta, che ha sollecitato maggiori controlli delle forze dell'ordine, è mancata totalmente l’amministrazione comunale che avrebbe dovuto farsi portavoce e magari chiedere un intervento forte delle altre istituzioni preposte alla sicurezza del cittadini.

Nei giorni scorsi, però, nel corso di una nostra intervista, il presidente del consiglio comunale Enzo Sturiano ci ha detto che in questi mesi è stato fatto qualcosa. Come ufficio di presidenza, con il vicepresidente del consiglio e la collega Eleonora Milazzo, non sono rimasti con le mani in mano, e hanno incontrato i vertici delle forze dell’ordine, il vice questore e il comandante dei carabinieri. Quali provvedimenti sono stati presi, sinceramente, alla fine non si è capito, perché Sturiano ha detto che non sono stati comunicati per evitare che fossero percepiti come un qualcosa fatto solo per apparire.

Abbiamo deciso in conferenza di capigruppo di fare qualcosa - le parole di Sturiano -  perchè questi che si sono verificati nelle ultime settimane sono degli episodi molto più eclatanti  e diversi da quelli avvenuti nei mesi scorsi. La città al momento è poco sicura. Noi ora dobbiamo prevenire ed evitare che succedano altri episodi di violenza. Io ripongo la mia totale fiducia e stima nei confronti degli organi di polizia giudiziaria che hanno pochissime risorse non solo di mezzi ma anche umane. Un esempio lampante è il commissariato di Marsala. In passato ha avuto punte di oltre 90 unità. Una volta c’erano le squadre dei falchi in città che sono riuscite a debellare quasi del tutto la microcriminalità e la violenza minorile. Oggi l’organico della pubblica sicurezza è di appena 43 unità, con due prossimi alla pensione  e con 3 ispettori a fronte di 16 previsti in pianta organica;  la volante che deve uscire obbligatoriamente toglie gli amministrativi per garantire il servizio, ma soprattutto ci sono agenti che hanno 55, 56, 57 anni cosa che non è più concepibile. Tutte le unità devono assicurare il servizio volante h24, ma oggi ci sono più servizi amministrativi ed è difficile garantire con le poche unità il controllo del territorio".

Nei giorni scorsi a prendere parola sulla emergenza sicurezza in città era stato il circolo marsalese di Libera, che si era rivolto al sindaco Alberto Di Girolamo invitandolo ad impegnarsi attivamente per un soluzione e dando alcuni suggerimenti. Secondo i rappresentanti di Libera che si sono interrogati sulle possibili cause che possano aver generato questi gravi episodi, l’ondata di violenza che sta caratterizzando la nostra città nell’ultimo periodo non è da attribuirsi all’arrivo di ragazzi provenienti dai più disparati paesi dell’Africa. “Ci rifiutiamo categoricamente di abbassarci al pensiero di coloro che distinguono “noi” e “loro”, descrivendo quel “noi” come un nucleo composto da gente onesta e rispettabile, quasi volendone fare un’élite, e facendo di quel “loro” niente di più che un nutrito gruppo di delinquenti".

Tra le proposte fatte al sindaco, quello sul fronte culturale prevede il coinvolgimento delle scuole in progetti che possano, attraverso il confronto con l’altro, formare i cittadini di domani. Un’altra proposta pratica riguarda il divieto degli esercizi commerciali di vendere alcolici in bottiglie di vetro che spesso diventano vere e proprie armi in mano a coloro che intendono servirsene per fomentare la violenza. Altra richiesta il miglioramento degli impianti d’illuminazione e il ripristino delle telecamere di sorveglianza che potrebbero facilitare il lavoro delle forze dell'ordine. Libera chiede, infine, al sindaco, un diverso e migliore impiego del corpo dei Vigili Urbani che, con la loro presenza, potrebbero prevenire e diminuire gli atti di violenza e per quel che riguarda la vendita degli alcolici ai minori chiede maggiori controlli da parte delle forze dell’ordine.