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09/09/2017 06:00:00

Marco Campagna: "A Trapani il Pd pronto per le Regionali. Forti e competitivi"

Marco Campagna, segretario provinciale del Partito Democratico in provincia di Trapani. Avete raggiunto l'intesa su Fabrizio Micari. Alleluia, verrebbe da dire!

Ci abbiamo messo un po', ma abbiamo fatto un percorso articolato, siamo riusciti a creare le giuste condizioni. Nella direzione regionale del PD è andato tutto per come ci aspettavamo con un progetto che tiene dentro anche l'attuale presidente, Rosario Crocetta, che sposa la candidatura di Micari. Adesso ci mettiamo in campagna elettorale.

E' una campagna elettorale difficile, gli stessi alleati del PD ripetono che Micari non sia poi così conosciuto al di fuori del mondo accademico. E' un grande lavoro quello che spetta a voi da addetti ai lavori, come partito politico....

Sicuramente sì, non è abbastanza conosciuto e già ci sono buone percentuali. Appena si farà conoscere, e noi lo porteremo in giro per questo, verrà molto più facile di quello che si pensi. E' una candidatura nuova, è un candidato che ha una visione innovativa della società siciliana, lo ha dimostrato come rettore dell'Università di Palermo, ha un buon rapporto con i giovani. Ben presto farà molta strada, chiaro che sarà una sfida difficile perchè ci sono condizioni difficili per il centro sinistra in Sicilia.

Micari del resto ha avuto la furbizia, come lo stesso PD, a guardare anche all'elettorato moderato liberale che non voterebbe la candidatura di centro destra di Nello Musumeci...

La candidatura di Musumeci rappresenta la destra peggiore del mediterraneo, la destra di Salvini e Meloni, è un dato di fatto. E' la realtà, un moderato come può votare quella destra? Un liberale con idee di integrazione e di accoglienza non penso che possa votare Musumeci.

E uno di sinistra, ammesso che ci sia ancora in Sicilia qualcuno di sinistra, perchè dovrebbe votare PD?

Perchè è una forza responsabile, perchè rappresenta un campo ampio di progressismo, perchè abbiamo dimostrato di fare cose di sinistra governando la Sicilia. Posso parlare di sanità, oggi un esempio lampante è che se si vuole la sanità di Cuffaro e di Lombardo votate Musumeci perchè ha degli assessori indicati nel suo governo. Se si vuole una sanità che funzioni, come quella che abbiamo fatto noi negli ultimi due anni di governo, efficace con parametri europei, votate il centro sinistra. Non sono slogan ma fatti concreti. Giorno 11 settembre a Castelvetrano riapre all'ospedale la risonanza magnetica, era chiusa perchè non c'era il personale. Oggi con le assunzioni ci si permette di usufruire di uno strumento che era osteggiato dalle precedenti sanità amministrate dal centro destra nella nostra Regione.

Come arriva il PD di Trapani a queste elezioni? I candidati sono cinque, a che punto siete?

Io credo che siamo a buon punto, abbiamo chiesto e ottenuto la disponibilità di molti degli uscenti e dobbiamo fare la quadra in questi giorni. Abbiamo dei buoni candidati, siamo a buon punto. Del resto noi in provincia di Trapani abbiamo tre deputati uscenti.

Chi sarà a rappresentare la quota rosa?

Non abbiamo ancora concordato, lo faremo nei prossimi giorni.

Sarà una mazarese? Noi già un nome lo conosciamo, è quello di Teresa Diadema...

Non posso dire nulla, non è una ipotesi che abbiamo ancora analizzato. Al momento parliamo delle candidature uscenti. Invece sabato a Marsala ci sarà Matteo Renzi, alle Cantine Fina ore 17.00, per presentare il suo libro e ci sarà anche il candidato Fabrizio Micari, sarà l'occasione per conoscerlo.

Che valore hanno queste elezioni regionali a Castelvetrano dove è successa la vicenda del commissariamento del Comune alla vigilia delle  elezioni amministrative?

Un'importanza molto forte, non sappiamo ancora chi saranno i candidati di Alternativa popolare a Castelvetrano, anche se ho già letto di Giovanni Lo Sciuto dentro Forza Italia. Una validità importante, tutto torna in merito a dei ragionamenti politici che, ahimè, abbiamo sempre fatto. Un motivo in più per impegnarsi in una città come Castelvetrano dove, in questo momento, la democrazia è commissariata.