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20/09/2017 07:28:00

Marsala, rapina al supermercato "Tuodì". Assolto Gugliemo Barretta

 La Corte d’appello di Palermo ha assolto il 44enne pregiudicato marsalese Guglielmo Barretta dall’accusa di rapina a mano armata. E’ stata, dunque, ribaltata la sentenza di primo grado, che aveva visto il Barretta condannato a quattro anni di carcere il 23 giugno 2016.

A condannarlo era stato il gup di Marsala Francesco Parrinello. Barretta, difeso dall’avvocato Francesca Frusteri, era stato arrestato dai carabinieri nel dicembre 2015 con l’accusa di essere l’autore del “colpo” messo a segno circa due mesi prima (10 ottobre 2015) ai danni del supermercato “Tuodì” di via Messina e Orlando.

Qui, pochi minuti prima della chiusura, un malvivente, con il volto coperto da casco e passamontagna e armato di pistola, fece irruzione minacciando le cassiere, alle quali, alla presenza di diversi clienti, intimò di consegnare il denaro (“Datemi tutti i soldi”).

La dinamica dell’azione fu, poi, ricostruita dai carabinieri esaminando le immagini dell’impianto di video-sorveglianza. Le stesse immagini, inoltre, nonché alcune testimonianze di persone che hanno visto fuggire il malvivente su uno scooter Scarabeo di colore celeste, hanno contribuito a individuare nel Barretta il presunto autore della rapina. Adesso, però, davanti la seconda sezione penale della Corte d’appello di Palermo, l’avvocato difensore Francesca Frusteri è riuscita a far ribaltare il verdetto. Puntando soprattutto sul dietro-front fatto da un altro pregiudicato locale (A.P.) che dopo avere fatto agli inquirenti il nome di Barretta come autore della rapina si rimangiò le precedenti dichiarazioni. Nell’ottobre 2013, Guglielmo Barretta fu arrestato dalla polizia dopo quasi un mese di ricerche. Da quando, cioè, si era allontanato, senza permesso, dal centro di Bagheria dove stava scontando una pena detentiva sotto forma di affidamento in prova. Dopo la “fuga”, la magistratura aveva sospeso la misura alternativa e disposto la reclusione in carcere. La squadra investigativa del commissariato iniziava, quindi, le ricerche, nella convinzione che il pregiudicato fosse tornato nella sua città. E così, in effetti, era stato. Gli agenti di una Volante, infatti, lo intercettarono mentre su uno scooter girava per le strade del quartiere popolare di Sappusi. Colto di sorpresa, Barretta non oppose resistenza. Il suo curriculum criminale venne definito dalla polizia “notevole”. In precedenza, l’ultima condanna era stata determinata dal cumulo di diversi reati: porto abusivo di armi, violazione degli obblighi derivanti dalla sorveglianza speciale, furto aggravato, oltraggio ad un magistrato in udienza, evasione, furto in concorso, rapina.