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24/09/2017 10:59:00

Regionali: Musumeci auspica liste pulite, Miccichè apre le porte al figlio di Genovese

Il candidato presidente Nello Musumeci, per la coalizione di centro destra, ad Atreju, alla convention organizzata dai nazionalisti Giorgia Meloni e Matteo Salvini, ha ribadito come sia necessario che le liste, della sua coalizione, debbano essere pulite. Se Musumeci tuonava così, in Sicilia Gianfranco Miccichè, commissario di Forza Italia, stendeva il tappeto rosso al figlio di Francantonio Genovese, Luigi, in quel di Messina.

Un giovane di appena 21 anni, uno studente universitario ma figlio d'arte. Il padre è stato segretario regionale del Partito Democratico, parlamentare nazionale fino al momento in cui i colleghi di partito non consentirono che lo stesso venisse arrestato per lo scandalo della formazione professionale. Genovese ha subito una condanna penale a undici anni. Ma non finisce qua, contro Genovese e il cognato Rinaldi pende il processo penale 'Matassa 1' per associazione a delinquere di stampo mafioso finalizzata allo scambio di voti.

Per Miccichè la famiglia Genovese è rispettabile, c'è una buona dose di sapere politico che si traduce in voti. Perchè i Genovese a Messina conservano un serbatoio di voti non indifferente. In fondo nessun ragazzo di 21 anni può affacciarsi al mondo della politica dal nulla e farlo direttamente dal gradino più alto, quello della competizione regionale. Le ragioni di opportunità decantante da Musumeci vengono smontate da Gianfranco Miccichè. Le premesse per la futura governabilità passano anche da questo.

E anche il ticket con il designato vice presidente non promette nulla di buono, Gaetano Armao dovrebbe avere la delega all'economia, nessuno si ricorda della finanziaria dell'allora governo Lombardo messa a punto dall'assessore Armao, stilata in 80 articoli, tutti impugnati dalla Corte dei Conti? Nulla da eccepire sulla figura politica di Musumeci, uomo irreprensibile, di etica morale indiscussa. Oggi, però, con questi soggetti politici si appresta a governare l'Isola, non a bere un aperitivo. Meglio un prosecco, millesimato.
Con quale forza e dignità politica si potrà comiziare con accanto i personaggi chiave che sono stati sull'asse regionale degli ultimi vent'anni di vita siciliana? Crocetta non è la panacea di tutti i mali. Giocheranno queste carte, e sviliranno Musumeci che della legalità ne ha fatto ragione di lotta politica.

Saprà anche, Musumeci, che con i Genovese di turno dovrà comiziare, all'occorrenza brindare. Questione di coerenza.
I sondaggi al momento danno Musumeci in testa, segue Giancarlo Cancelleri del movimento Cinque Stelle, poi Fabrizio Micari per il centro sinistra. Claudio Fava è al 4%, gli altri 21 punti percentuale li avrà mangiati Ottavio Navarra.
La strada è ancora lunga e i sondaggi rilevano solamente un campione molto risicato di elettori siciliani.
In giro per la Sicilia con la sua sfida gentile, Fabrizio Micari. Il candidato presidente non è appassionato di sondaggi, si concentra sui giovani e sulla concreta possibilità di sviluppo della Sicilia.

Non cambia nulla per il movimento Cinque Stelle, il candidato presidente Cancelleri resta in corsa nonostante il provvedimento di sospensione delle regionarie emesso dal Tribunale di Palermo. Beppe Grillo promette di arrivare in Sicilia e di dare battaglia, per i grillini la vittoria è scontata nonostante le disavventure giudiziarie dell'ultima settimana.
In fase di allestimento le liste, in questo panorama vediamo nel trapanese chi sono i candidati, molti dei quali già presenti alla competizione del 28 ottobre del 2012.

Per la lista di Forza Italia sarà presente Stefano Pellegrino che si classificò, nel 2012, secondo con 3.247 voti, il più votato allora fu Mimmo Fazio. Ci riproverà Pellegrino il 5 novembre a tornare all'ARS, questa volta in lista se la vedrà con Giuseppe Guaiana, alla sua prima candidatura regionale e uomo diretto del senatore Tonino d'Alì, e con, voci non smentite, Toni Scilla. L'ex deputato mazarese nel 2012 fu candidato dentro Grande Sud, non raggiunse la lista il quorum richiesto, ottenendo 6.456 voti. Dentro la lista azzurra potrebbe finire anche Giovanni Lo Sciuto, eletto la scorsa volta con 6.119 voti in Mpa.

Musumeci allora schierava Paolo Ruggirello che arrivò primo della lista con 6.639 voti, oggi Ruggirello infoltisce le fila del Partito Democratico. Fedele a Musumeci Paolo Ruggieri, che ci ritenta in questa tornata elettorale, nel 2012 i voti furono 1.286, potrebbe esserci in Diventerà Bellissima, ora come allora, anche Francesco Salone che prese 2.219 voti. L'UDC porta in dote Mimmo Turano candidato nella stessa lista, nel 2012 per lui 6.106 voti.

Il PD per la competizione del prossimo 5 novembre schiererà Baldo Gucciardi, assessore regionale uscente alla Salute, nel 2012 i consensi furono 7.892, Giacomo Tranchida, che si misura per la prima volta, e Ruggirello che porta sul petto la medaglietta del PD da un anno e mezzo.
Giacomo Scala sarà in lista con Sicilia Futura, nel 2012 era in lista PD con 3.060 voti, in Sicilia Futura ci sarà anche Nino Oddo che la scorsa legislatura venne eletto nel listino di Crocetta. In corsa per il movimento Cinque Stelle, la novità marsalese, Stefano Rallo, prima esperienza di candidatura.

In fermento per questo appuntamento elettorale Massimo Grillo, l'ex candidato sindaco di Marsala aveva espresso la necessità di fare sintesi su un'unica candidatura marsalese, così da non disperdere i voti. Pare che l' intento non abbia sortito gli effetti sperati e allora Grillo ci riproverà mercoledì prossimo con un incontro a Palermo. Magari nel capoluogo si pensa e decide meglio, o si avranno garanzie di un certo tipo volte a far fare un passo indietro a qualcuno. Scrive Massimo Grillo nel suo profilo facebook:

Pur rendendomi conto che riuscire a fare sintesi e convergere su una candidatura cittadina unitaria è ormai difficile, ho promosso per mercoledì, a Palermo, un ultimo tentativo di mediazione con i potenziali candidati della città alle prossime elezioni regionali. Nella eventualità in cui non si dovesse trovare un accordo, mi auguro che ciascuno dei candidati marsalesi possa raggiungere il risultato sperato e finalmente riportare la nostra voce all'Assemblea Regionale Siciliana”.