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08/10/2017 08:04:00

Regionali, il flop di Orlando. Oggi Gucciardi e Micari ad Alcamo

 Leoluca Orlando, lo sponsor ufficiale di Fabrizio Micari, candidato alla presidenza della Regione Siciliana per la coalizione di centro sinistra, non ha saputo comporre le liste annunciate in tutte le province. Aveva dapprima intercettato tanti amministratori locali, poi un nulla di fatto.

Orlando ha fallito prima ancora di iniziare, menomale che Crocetta c'è, verrebbe da scrivere.

Il PD, Matteo Renzi in testa, se ne è accorto solo ora che il governatore uscente i numeri ce li ha.

Lo spiega, Crocetta, in conferenza stampa quello che è successo: “ Il Megafono non è scomparso, siamo in campo in tutta la Regione”.

Crocetta ha presentato candidati non solo nella lista Micari ma anche nel PD, così come Mariella Lo Bello che nel collegio di Agrigento è una candidata dem, e lo stesso Governatore uscente è capolista nella lista di Micari a Messina.

 

 

Dall'altra parte della città il candidato di Forza Italia per il collegio di Palermo, Gianfranco Miccichè, e il candidato presidente Nello Musumeci, per la coalizione di centro destra, hanno aperto ufficialmente la campagna elettorale. Sanata la ferita tra Miccichè e Musumeci sulla questione dell'esclusione di Gaetano Armao dal listino regionale.
Per Musumeci la strada da fare sarà tanta e indispensabile si manifesterà la presenza di Armao come vice presidente. Sulle liste pulite Miccichè si scalda: “Non accetto lezioni di etica da nessuno, le nostre liste sono meravigliose, più forti di quelle degli altri”.
Ad assumersi la responsabilità delle liste anche Nello Musumeci: “Probabilmente occorreranno ancora due o tre generazioni per avere liste del tutto pulite".

Per la coalizione di centro destra il vero competitor da battere politicamente è il Movimento Cinque Stelle, troppo distante Micari.
E a schierarsi apertamente su Musumeci l'azzurra Daniela Santanchè: “E' il migliore per i siciliani e sono convinta che vincerà queste elezioni. Il PD verrà spazzato via da queste elezioni siciliane”.

 

Si battagliano i candidati alla presidenza della Regione sul filo dei sondaggi che darebbero in testa Musumeci seguito dai Cinque Stelle, staccato Fabrizio Micari.

In difficoltà la coalizione di centro sinistra. Difficile che Micari possa diventare il presidente della Regione se Renzi non farà la sua parte. A cosa servono i segretari nazionali se non anche ad affiancare i propri candidati di coalizione quando la battaglia è difficile da vincere?
Molto dipenderà dalle liste anche, dalla loro forza e, in parte, dal voto di trascinamento.

Le liste per tutti e nove i collegi della Sicilia sono state depositate, il collegio di Palermo eleggerà sedici deputati, quello di Catania tredici, Messina otto deputati, Trapani cinque. Ad Agrigento toccherà portare all'ARS sei seggi, tre per Caltanissetta e due per la provincia di Enna.
Ragusa eleggerà quattro onorevoli, Siracusa cinque.

Apre oggi la sua campagna elettorale ufficialmente Nino Oddo. Candidato in Sicilia Futura-PSI per il rinnovo del parlamento siciliano con le elezioni del 5 novembre.
Alle ore 11 presso l'Hotel Baia dei Mulini, il deputato questore uscente, darà il via alla sua competizione elettorale, accanto a lui Carlo Vizzini, presidente PSI, Totò Cardinale, leader di Sicilia Futura, Riccardo Nencini, vice Ministro ai Trasporti, Fabrizio Micari, candidato alla presidenza della Regione.

Nel pomeriggio Micari si sposterà ad Alcamo con l'Assessore regionale alla Salute, Baldo Gucciardi, capolista nel Pd, per incontrare simpatizzanti e cittadini.