E' decisamente negativo il dato che riguarda gli infortuni e le morti sul lavoro in provincia di Trapani. I numeri ufficiali dell'Inail per i primi sette mesi del 2017, infatti, registrano 9 morti, mentre nel 2016 sono stati 4. Andando più indietro nel tempo, sono 8 gli infortuni mortali nel 2012, 6 si sono verificati nel 2014 e 7 nel 2015.
Se gli incidenti mortali sul lavoro nell'ultimo anno sono cresciuti, esaminando quelli relativi ai soli infortuni negli ultimi cinque anni, si può notare che il 2012 è stato l'anno con il maggior numero con 3136 denunce per poi diminuire progressivamente nel 2013, con 2907, nel 2014 con 2824 e nel 2015 con 2675, mentre sono aumentati nuovamente nel corso del 2016 fino a 2690. Si registra un calo invece per quel che riguarda le malattie professionali, diminuite nei primi mesi dell'anno del 7%.
Con l'analisi di questi numeri l'ANMIL, "Associazione Nazionale Lavoratori Mutilati e Invalidi del Lavoro" ha promosso anche a Trapani, come in tutte le province d'Italia la 67^ edizione della Giornata nazionale per le vittime degli incidenti sul lavoro. La manifestazione che si è svolta grazie alla collaborazione di TGR RAI e l'Alto Patrocinio della Presidenza della Repubblica si è svolta a Trapani con diverse tappe tra le quali la deposizione di una corona d'alloro al Monumento dei Caduti sul Lavoro e poi all'Hotel Crystal che ha visto la partecipazione del presidente territoriale Gioacchino Adamo e di quello regionale Antonino Capozzo e tra le autorità presenti anche la senatrice trapanese Pamela Orrù.
La manifestazione è stata occasione per richiedere maggiore sicurezza ai datori di lavoro e agli stessi lavoratori ma anche un maggiore impegno istituzionale e politico sul tema. Altro punto importante dibattuto è stato, invece, quello della promozione della cultura della sicurezza sul lavoro già nelle scuole. “Basterebbe rispettare le norme – ha dichiarato Gioacchino Adamo - purtroppo si cerca di risparmiare giocando sulla salute o sulla vita dei lavoratori. Questa è la cosa più grave. Chiediamo maggiori controlli da parte delle autorità competenti”.