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26/07/2017 06:00:00

La politica a Marsala, Sturiano: "Solo cinque consiglieri rimasti con Di Girolamo"

E' una politica quella marsalese che scorre su un sottile equilibrio, già saltato.
Le accuse sono rivolte uno contro l'altro e soprattutto è impazzito lo schema che ha portato quella coalizione a essere vincente con la candidatura di Alberto Di Girolamo.

Cosa è successo? Facciamo un veloce riepilogo. Il sindaco si è chiuso nel suo palazzo con i suoi assessori, amministra la città senza condividere i progetti a lunga scadenza con il consiglio comunale, soprattutto con i consiglieri di maggioranza.

Succede che il problema viene affrontato in consiglio comunale, ma la poca comunicazione tra i due organi porta ad una netta divisione.

La Giunta ha iniziato a perdere i suoi pezzi fin da subito, le dimissioni dell'assessore Nino Barraco, con una lettera piuttosto dura, hanno fatto intendere che non c'erano i presupposti e nemmeno le condizioni per poter dirigere un assessorato così importante come quello dell'Agricoltura.

Nel mese di ottobre dell'anno scorso si è dimessa l'assessore Lucia Cerniglia con delega allo Sport-Turismo-Spettacolo, dieci mesi senza alcuna sostituzione.

Da poco meno di tre settimane si è dimesso un altro assessore, Salvatore Accardi, ai Lavori Pubblici.

Da lì la situazione si è resa grave ed urgente tanto da far dire alla segretaria cittadina del PD, Antonella Milazzo, che serviva un rilancio di tutta l'azione di governo cittadino e che il giro di consultazioni avrebbe portato alle nomine. Un pit stop, cambio delle gomme e si riparte.

Il sindaco invece pare non avere fretta, ci sono altri incontri che hanno la priorità, incontri che fanno rimandare le nuove nomine, ammesso che ci siano i nomi.

Quello di cui si parla sempre è la non condivisione, il dialogo tra l'amministrazione e il consiglio comunale non c'è. Fine della storia.

E non c'è nemmeno più la maggioranza, anche il presidente del consiglio Enzo Sturiano parla di una maggioranza che regge su cinque consiglieri contando anche qualcuno della minoranza che vota gli atti, “bisogna sottolineare, invece, chi sono i consiglieri che restano in aula a garantire il numero legale quando quelli del PD non ci sono”.
Parla di responsabilità Sturiano e di senso del dovere nei confronti della città:

“Noi abbiamo consentito che la TARI non venisse aumentata perché ho messo la mia faccia in campagna elettorale sostenendo il non aumento delle tasse. Non è vero che il consiglio non produce e non lavora, come ha detto il sindaco. Il consiglio lavora e anche tanto, e in aula non è vero che si richiede sempre la presenza del sindaco ma degli assessori che hanno perfezionato la delibera, così come non è vero che non telefono al sindaco mai, lo chiamo per le cose urgenti e poi onestamente potrebbe chiamarmi anche lui”.

Non chiede l'azzeramento della Giunta Sturiano, semmai vuole capire se si tratta di una Giunta tecnica o politica “ad oggi i componenti della Giunta Di Girolamo sono tutti del PD, allora vorremmo capire dove sono i tecnici di questa Giunta?”.

Si arrabbia Sturiano perchè dice di avere un elenco con tutte le cose che sono state prodotte dal consiglio, tutta l'attività propulsiva e di indirizzo che è stata fatta e dice che l'ultima volta che ha partecipato ad una riunione di maggioranza è stato per discutere del bilancio, che hanno già trovato confezionato, e questo lo dice anche il PD, salvo l'indomani essere approvato con delibera di Giunta. Poco spazio al dialogo, i Democratici per Marsala non sono ben accetti, pagano lo scotto magari di essere determinanti dentro il consiglio comunale.

Nessuna interlocuzione avviata, nessuno del gruppo di Sturiano è stato chiamato:

“Io non ho detto che il sindaco compra e vende i consiglieri ad uno ad uno, ho detto che il sindaco e la segretaria Milazzo incontrano i consiglieri singolarmente, così come non sono sono il presidente dell'opposizione, io sono il presidente di tutti. Certo se poi al sindaco sono rimasti solo cinque consiglieri di maggioranza io non ho colpa”.

E' lapidario Sturiano che sottolinea la sua capacità a gestire l'aula e soprattutto a fare sentire la sua voce quando è necessario, “ho anche mandato alcuni atti alla Procura quando ho riscontrato delle anomalie, affinché si facesse luce, nessuno in aula ha fatto ostruzionismo”.

Per Sturiano quello che si evince al di fuori del muro contro muro è una percezione sbagliata, non ci sono pregiudiziali di carattere personale ma solo un buon andamento dell'aula, così per l'atto di indirizzo di Daniele Nuccio, che richiedeva la creazione di una commissione speciale per i quartieri popolari: “Nulla di personale con il collega che ha avuto una iniziativa lodevole, ma perché creare un'altra commissione con altrettanti membri, un altro segretario e un altro presidente? Meglio fare una commissione di indagine, se avessimo votato l'atto si sarebbe creato il precedente con ulteriori commissioni speciali che sarebbero state richieste”.


Sul quartiere di Amabilina, dove insistono gli uffici dell'urbanistica, costantemente vandalizzati e dove lo spiazzo è ricoperto di erbacce incolte, il presidente Sturiano chiede che gli uffici restino dove sono, se devono essere trasferiti quella scuola deve diventare presidio di legalità “ trasferiamoci il comando della Polizia Municipale, ovvero un distaccamento dei Carabinieri, non possiamo metterci paura per quattro delinquenti e scappare così. Lo Stato non scappa. Utilizziamo quei locali per farne presidi di legalità, aiutiamo i ragazzi del posto”.
C'è una frattura tra il consiglio comunale e l'amministrazione, si può sanare con il dialogo, “ noi come Democratici per Marsala non abbiamo chiesto nulla, nessun assessorato ma solo la condivisione e la partecipazione alla programmazione a lunga scadenza, per il resto il sindaco può azzerare la Giunta o rimpastare per noi è la stessa cosa ma vorremmo che si dialogasse per il bene della città”.