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03/12/2010 05:35:39

Radioterapia a Trapani, dopo le promesse è il momento dei fatti

L'assessore regionale alla Salute Russo è stato a Trapani con il suo staff per parlare delle novità della riforma a dirigenti medici, capi dei dipartimenti, operatori sanitari. «La provincia di Trapani avrà due Radioterapie, la prima sarà realizzata a Mazara con fondi europei; la seconda a Trapani, con la legge 20» ha dichiarato. Sulla scelta di Mazara del Vallo, «qualcuno ha soffiato stupidamente, mettendo in giro false notizie», ha puntualizzato Russo.

CAMILLO ODDO. "Prendiamo atto delle dichiarazioni dell’Assessore Regionale alla Salute Massimo Russo e dei vertici dell’ASP. Non abbiamo mai fatto battaglie intrise di campanilismo ma chiesto il rispetto di un territorio e di una struttura sanitaria. L’ospedale Sant’Antonio Abate di Trapani è sicuramente più vicino ad un risultato che non era per nulla scontato. Faccio riferimento alla realizzazione del centro di Radioterapia, all’interno di un più complesso ed articolato centro Oncologico. Ci sono i fondi: 3 milioni e 400 mila euro che possono essere messi a disposizione del progetto. Ma è necessario porsi il problema della verifica sul campo dell’area da utilizzare per il centro oncologico. Un protocollo d’intesa tra il Comune di Erice e l’ex Asl aveva fatto passi avanti su questo punto indicando anche la base logistica per la realizzazione dell’opera. Sarebbe interessante riaprire e riattivare quel carteggio e fare tesoro della sua documentazione. E’ poi indispensabile chiedere una corsia preferenziale per le procedure. Due anni, per la realizzazione del centro, così come è stato annunciato, sono troppi. E’ arrivato il momento di dare spazio ai tavoli tecnici ed agli interventi concreti per modernizzare la sanità trapanese che ha diritto ad avere, al più presto, i due centri di Radioterapia, sia a Trapani che a Mazara del Vallo.

 

D'ALI'. “Il reperimento dei fondi per attivare anche a Trapani un reparto di radioterapia, cosi come già il Governo Regionale ha deciso per Mazara del Vallo, è il frutto della caparbia pressione della società civile trapanese di vedere affermati i propri diritti”. Così ha commentato il senatore Antonio d’Alì l’esito di una battaglia condotta per mesi dai trapanesi: “non s’è mai trattato di una concorrenza con Mazara del Vallo ma piuttosto di ottenere l’attuazione di una norma che prevede l’attivazione di un reparto di radioterapia ogni 200mila abitanti e, soprattutto, di denunciare l’assurda interpretazione formulata dal Governo Regionale sulla impossibilità di effettuare finanziamenti sull’ospedale di Trapani in quanto ricadente sul territorio comunale ericino (ancora una volta si rivela quanto mai opportuno perseverare nel progetto della “grande città”!)”.
“Abbiamo motivo di ringraziare tutti i cittadini che si sono battuti per ottenere questo risultato, in particolare – ricorda d’Alì - l’associazione ‘Mondo Donna’ e la sua presidente Angela Cangemi Esposito e tutto il mondo del volontariato, nonché il sindaco di Trapani, Girolamo Fazio, che, pur nell’equilibrio richiesto dalla sua posizione di presidente della conferenza dei sindaci, ha fortemente difeso l’iniziativa”.
“È un primo risultato – conclude d’Alì –, dobbiamo andare ancora molto oltre nell’affermare la centralità dell’ospedale Sant’Antonio per tutto il territorio provinciale ed in particolare del distretto Nord, poiché se da un lato ci conforta il risultato ottenuto sulla radioterapia dall’altro continuano ad arrivare segnali di depotenziamento sul numero di posti letto, sulle specialità e sulle risorse. La sanità rimane il servizio essenziale e più delicato per i cittadini e quindi quello da seguire con maggiore attenzione perché non diventi campo di scontro ma momento di miglioramento sociale complessivo. La tradizione sanitaria e medica dell’ospedale trapanese non più essere messa in discussione da strumentali interpretazione di norme per altro molto incerte”.
“Ribadiamo l’esigenza della collettività trapanese alla progettualità di un nuovo ospedale che in termini di modernità affronti le nuove frontiere del servizio sanitario”.

MARROCCO. “L’Ospedale Sant’Antonio Abate di Trapani deve continuare a rivestire la centralità e l’importanza che ha sempre avuto e per questo faccio appello all’assessore alla Salute, Massimo Russo, e al management dell’Asp”. Lo afferma Livio Marrocco, capogruppo di Fli- Sicilia all’Ars, che interviene pure sulla prevista apertura a Trapani di un Centro di radioterapia, annunciata dallo stesso Russo nel corso della Giornata della salute che si è tenuta presso l’Hotel Baia dei Mulini: “È il successo di chi ha lavorato in silenzio contro i detrattori che oggi plaudono le scelte della Regione, è il successo di tutti quegli operatori che hanno tenuto duro, di tutte le associazioni che si sono spese. Come per la Colombaia c'è una corsa ai comunicati stampa che è propria di chi si vuole appropriare del lavoro altrui”.

GIACOMO SCALA. Giacomo Scala, sindaco di Alcamo, all'indomani della visita a Trapani dell'assessore alla Sanità della Regione Sicilia Russo che ha illustrato il piano di riordino della rete ospedaliera in provincia ha dichiarato: "Siamo stati presi in giro e traditi dall'assessore regionale Russo. Per il San Vito e Santo Spirito ci avevano assicurato in tante riunioni, i vertici dell'Asp e lo stesso assessore Russo, che non ci sarebbe stato alcun taglio.Siamo pronti a manifestazioni di protesta per garantire il diritto alla salute poichè spesso si gioca sui minuti per salvare la vita ad una persona come per esempio in caso di infarto. La cardiologia, così come l'ostetricia e ginecologia, escono, infatti, ridimensionati".