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28/07/2012 08:23:22

Area marina protetta, anche le motovedette della Polizia Penitenziaria svolgeranno attività di sorveglianza in mare

Secondo quanto previsto nella convenzione, il piano di sorveglianza in mare prevede un impegno da parte della Polizia Penitenziaria con i propri mezzi nautici e il proprio personale, con cadenza bisettimanale, per un totale di 15 uscite, mentre l’AMP provvederà alle spese relative al carburante per effettuare tali attività. Tale piano si inserisce in un più ampio quadro di accordi che l’Ente gestore sta stringendo con le Forze dell’Ordine operanti in mare nell’area marina protetta, tenuto conto dell’attuale fase di tagli alla spesa pubblica che penalizzano anche l’operatività delle Autorità preposte al controllo, al fine quindi di ottimizzare al massimo le attività di sorveglianza in mare, che già si svolgono con il coordinamento della Capitaneria di porto di Trapani.

L’accordo è stato firmato dal Sindaco di Favignana Lucio Antinoro, in qualità di Presidente dell’AMP e dal Direttore della Casa di Reclusione di Favignana, Dott. Paolo Malato. Erano presenti anche il Direttore dell’AMP, Stefano Donati, e il Comandante della Polizia Penitenziaria, Antonino Savalli.

“L’accordo siglato con la Polizia Penitenziaria - ha commentato il Presidente dell’AMP Lucio Antinoro - ha un significato molto importante perché consolida ulteriormente la collaborazione tra il Comune e la Casa di Reclusione di Favignana, dimostrando ancora una volta la stretta sinergia tra l’Ente Gestore e le Forze dell’Ordine per ciò che concerne la tutela del territorio. Grazie a questo ulteriore contributo, che si andrà ad affiancare all’attività preziosa e quotidiana svolta dalla Guardia Costiera e dalle altre Forze dell’Ordine, potremo presidiare l’AMP con maggiore efficacia, svolgendo soprattutto un compito di prevenzione.”

“Esprimo grande soddisfazione per questo accordo – ha dichiarato il Direttore della Casa di Reclusione Paolo Malato –, perché oltre a rinsaldare i rapporti con il Comune e l’Area marina protetta, ci consentirà di dare un contributo ulteriore a beneficio della comunità delle Isole Egadi. La Casa di reclusione – ha concluso Malato – vuole continuare ad essere un fattore di sviluppo di questo territorio, e la sorveglianza e la tutela porteranno grandi benefici per il turismo.”