Campobello, il Comune contro Carav�. Deve risarcire 360.000 euro per le consulenze illegittime

Campobello, il Comune contro Carav�. "Deve risarcire 360.000 euro per le consulenze illegittime"

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E adesso la sezione regionale della Corte dei Conti all’ex primo cittadino del comune belicino - oggi in carcere per associazione mafiosa - chiede un risarcimento per danno erariale di 360.000 euro. Caravà è stato Sindaco di Campobello fino al 16 Dicembre del 2011, quando fu arrestato perchè ritenuto il punto di riferimento delle famiglie mafiose del Belice nella pubblica amministrazione. Ed in effetti, tra esperti, consulenti, dirigenti nominati, sono tanti i professionisti direttamente riconducibili alla cosca locale. Lo scrivono gli inviati del Ministero dell’Interno nella relazione che ha portato, lo scorso Luglio, allo scioglimento per mafia del Comune di Campobello. E con una delibera di qualche giorno fa i tre commissari straordinari che amministrano Campobello di Mazara hanno deciso di intervenire direttamente per schierare il Comune contro il Sindaco che dal 2006 al 2011 ha fatto il bello ed il cattivo tempo in città. E si sono costituiti nel giudizio contabile contro Caravà, “al fine di sostenere le ragioni del Pubblico Ministero, avendone un concreto e diretto interesse”. Una vicenda tormentata, tanto che gli stessi commissari non hanno potuto affidare l’incarico al legale del Comune, Kathya Ziletti, perchè il marito, l’avvocato Giovanni Lentini, è proprio il legale di fiducia di Caravà. Sono pertanto dovuti ricorrere ad un avvocato esterno, Cristiano Bevilacqua, del foro di Palermo.
La richiesta di risarcimento, già di per sè enorme, potrebbe anche aumentare. La Corte dei Conti infatti si è limitata ad esaminare il periodo dal 2006 al 2008. Manca ancora l’esame del periodo che va dal 2008 fino al 2011.

La citazione erariale e riguarda anche i singoli assessori della Giunta Caravà. A loro viene contestata in particolare l’approvazione di due delibere d’incarico per un consulente della discarica comprensoriale e, per questo, la Procura ha chiesto la restituzione di una somma pari a 6 mila euro per ognuno, per un totale di 48.000 euro.

Secondo quanto scrive la Procura della Corte dei Conti, «appare inconfutabile la marchiana inosservanza dei principi sanciti dalla legge con riferimento al conferimento di incarichi ad alto contenuto di professionalità». La Corte dei Conti scrive che si è «di fronte ad parossistico superamento del limite numerico fissato dalla legge secondo cui, nei comuni fino a 30 mila abitanti, il numero degli incarichi da parte del sindaco non può essere superiore a due». Tra i consulenti nominati da Caravà anche Franco Indelicato, soprannominato "u sacrestano": è stato condannato a 10 anni di carcere per associazione mafiosa e intestazione fittizia di beni. E poi Donatella Vivona, la moglie di un altro presunto mafioso, arrestato con Caravà, Gaspare Lipari. Era stata nominata componente del Gabinetto del Sindaco. Per lei un incarico da 25.000 euro.

Ecco la lista deglio incarichi conferiti con determine sindacali ad esperti e consulenti dall'ex sindaco di Campobello:

N°110/06 - PANTALEO PIETRO € .5.000,00

N°111/06 - ACCARDO MARIANGELA €. 3.606,58

N°145/06 - ALFANO FELICE €. 4.400,00

N°155/06 - PANTALEO PIETRO €. 7.500,00

N°156/07 - GENTILE FRANCESCO €. 7.500,00

N° 174/06 - LUPPINO PIETRO €. 5.850,00

N° 175/06 - NIZZARDO GIOVANNI- €. 3.300,00

N°177/06 - VIVONA DONATELLA €. 3.300,00

N°205/06 - NIZZOLA GIUSEPPE €. 13.200,00 + IVA

N°246/06 - ING. RIZZO FRANCESCO €. 5.305,25

N°---- VIVONA DONATELLA €. 25.000,00