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22/10/2013 10:28:00

Osteopatia e prevenzione. Come aiutare la gravidanza

E’ molto meglio prevenire piuttosto che curare. Infatti come si va dal dentista o dall’oculista per un controllo annuale, così sarebbe indicato consultare l’osteopata almeno una volta l’anno per un check-up preventivo, ai fini di evitare l’insorgenza di qualche disturbo. E’ importante fare prevenzione a tutti i livelli, nello sportivo per prevenire infortuni e migliorare il rendimento delle prestazioni, nell’adulto per evitare l’insorgenza di patologie degenerative (ernie, etc) ma la prevenzione per eccellenza va fatta soprattutto sulle donne in gravidanza e sui bambini.
In particolare in GRAVIDANZA, l’osteopata può aiutare ad assecondare i cambiamenti in atto nel corpo in modo dolce e armonico. Per alcune donne la gravidanza significa, infatti, dover fronteggiare alcuni malesseri legati alla progressiva crescita del bambino nel grembo materno che di settimana in settimana provoca lo spostamento del centro di gravità e continue modifiche sia strutturali che viscerali. Questi cambiamenti richiedono continui adattamenti da parte del sistema muscolo-scheletrico il quale, spesso fatica a rispondere in modo adeguato causando diverse complicazioni (quali: lombalgia, spesso associata a sciatalgia, gonfiori agli arti inferiori e superiori, sindrome del tunnel carpale, stitichezza, cervicalgia etc). Il compito dell’osteopata è dunque quello di evitare l’insorgenza di tali sintomatologie e favorire l’elasticità tissutale e la mobilità articolare necessari per il travaglio e la fase espulsiva del parto, evitando quindi di andare incontro a parti non fisiologici.
Riguardo ai BAMBINI, l’osteopatia, utilizzando tecniche delicate e non dolorose, interrompe quei circoli viziosi creati dalle disfunzioni da parto o da traumi verificatisi nei primi anni di vita e permette che tali problematiche non si cronicizzino, condizionandone lo sviluppo. Una dei maggiori problemi che si manifestano in un bambino nato con parto distocico è la plagiocefalia ovvero una forma anomala/asimmetrica del capo. Quante volte vi è capitato di vedere un bimbo con un cranio asimmetrico, per esempio con una forma a parallelepipedo, a banana, con un occipite piatto etc? Bene sappiate che uno studio di recente pubblicazione (Flannery, Looman, Kemper, 2012 Evidence-based care of the child with deformational plagiocephaly, part II: management) ha messo in evidenza che dopo 1 mese dal parto 9 bambini plagiocefalici su 23 presentano ancora tale asimmetria cranica. Ruolo fondamentale dell’osteopata sarà dunque quello di trattare ed eliminare tali disfunzioni ai fini di prevenire i disturbi che tale patologia può provocare: disturbi alimentari, vomito, rigurgiti, problemi di suzione, otiti, disturbi visivi (immagini confuse, strabismo), malocclusione dentale e problemi temporo-mandibolari, torcicollo, oppure può portare in età prepuberale al manifestarsi di scoliosi, cefalea. Inoltre l’osteopatia può individuare eventuali problemi che potrebbero insorgere prima ancora che si manifestino, controllando, per esempio, l’assetto posturale, del bacino, del cranio, l’appoggio dei piedi, l’occlusione dentale. E’ infatti fondamentale che il bambino mantenga un corretto equilibrio delle strutture ossee al fine di sviluppare una massa muscolare simmetrica. Dunque riassumendo ai fini della prevenzione l’osteopatia nella donna in gravidanza può evitare l’insorgenza di sintomi dolorosi e preparare i tessuti pelvici alla fase espulsiva del parto, invece nel bambino importante sarà individuare e trattare le asimmetrie sin dai primi mesi di vita e fare uno screening posturale, soprattutto in età evolutiva, con frequenza periodica (preferibilmente annuale), per prevenire eventuali scoliosi o disordini posturali.


A cura dell’Osteopata Federica Farinola
+39 3497175839 federica.farinola@tiscali.it