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30/03/2014 06:00:00

Sicilia, studenti in calo. Crisi nei Licei. Boom del Linguistico, alta dispersione

  In calo il numero degli studenti delle scuole siciliane: sono 773.425 gli iscritti nell'anno scolastico in corso, 7.110 in meno rispetto al 2012-2013. Palermo e Catania le province in cui si è registrata la maggiore riduzione di alunni (-1.217 per entrambe). Il che ha comportato una diminuzione delle classi: -144.
Parte da questi dati il rapporto "La scuola in Sicilia", elaborato dall'Ufficio scolastico regionale e illustrato ieri dalla direttrice Maria Luisa Altomonte. Una "fotografia" di un mondo in continua evoluzione.
È il caso delle scuole superiori. La somma dei ragazzi che frequentano il primo anno degli istituti tecnici e professionali (in totale 33.334) supera quella degli iscritti nei licei (26.521). Uno degli indirizzi più scelti è l'enogastronomia e l'ospitalità alberghiera, che ha 8.529 iscritti al primo anno (+413 rispetto al 2012-2013). Seguito - negli istituti professionali - dai servizi per l'agricoltura e lo sviluppo rurale, che conta 1.236 alunni (+200 rispetto all'anno scolastico precedente). Turismo e informatica fanno la parte del leone tra i tecnici, rispettivamente con 3.255 e 2.397 nuovi iscritti (+167 e +202).
Per quanto riguarda i licei, boom del linguistico con una variazione che segna +771 e un numero totale di alunni pari a 3.616. In crescita anche l'indirizzo scienze applicate (+559 studenti); mentre registrano un notevole calo lo scientifico (-884 alunni al primo anno) e il classico (-242).
In sintesi, la percentuale degli alunni nella scuola secondaria di secondo grado per percorso di studio è così distribuita: 49% licei, 30% tecnici, 21% professionali.
«Il sistema scuola - ha affermato la direttrice generale dell'Usr, Altomonte - non può essere descritto solo dai numeri, che però sono un buon punto di partenza per descrivere i cambiamenti. Il calo demografico e i flussi migratori hanno ridotto la popolazione scolastica».
Sono ancora pochi, 22.245 (il 2%), gli alunni stranieri che frequentano la scuola siciliana. Un mondo pesantemente condizionato dalla situazione economica, da contesti sociali, dalla mancanza di sbocchi occupazionali.
Nell'Isola, ad esempio, resta alta la dispersione scolastica: addirittura in aumento nelle scuole elementari (0,86 rispetto allo 0,73 dello scorso anno scolastico), ma soprattutto negli istituti superiori dove si è passati dal 14,12% al 15,48%.
La crisi economica, inoltre, orienta famiglie e ragazzi verso scelte più pragmatiche. In questa chiave si può spiegare l'emorragia nei licei classici e scientifici. «L'Usr per l'anno scolastico 2014-2015 - ha annunciato la direttrice Altomonte - allargherà l'offerta formativa nei limiti dell'organico e della popolazione scolastica».
Già, perché nel corso degli ultimi anni in Sicilia sono stati consistenti i tagli al corpo docente. Quest'anno sono saltati 327 posti in totale, con gli insegnati che si attestano a quota 60.932. In compenso, però, sono aumentati i posti per i docenti di sostegno: +376 per un totale di 12.126. Un organico che deve occuparsi di 21.681 alunni con disabilità di vario tipo (pari al 2,8% degli alunni). Per il 95% si tratta di bambini e ragazzi con disabilità psicofisica.
Dalle statistiche elaborate dall'Usr emerge comunque dal 2005 ad oggi una diminuzione dei posti di sostegno a fronte di un aumento sempre crescente degli alunni con disabilità.
In leggero aumento il personale Ata: sono stati infatti assegnati 20.858 posti, 45 in più rispetto allo scorso anno scolastico.
Per quanto riguarda le performance degli studenti, ha sottolineato la direttrice Altomonte, «non sono incoraggianti le rilevazioni sui test invalsi». Nelle prove di italiano e matematica, gli alunni siciliani hanno punteggi inferiori al valore medio nazionale posto a 200. Dall'esito degli scrutini, invece, emerge che gli studenti incontrano maggiori difficoltà nel primo anno di corso della scuola secondaria di secondo grado. Il numero più alto di studenti bocciati si registra alla fine del primo anno di superiori: 9.870 i non ammessi; 45.871 gli ammessi. Con un'incidenza dei promossi sul totale degli alunni dell'82,29%. Percentuali che salgono man mano che si va avanti con gli anni di scuola. Agli esami di Stato, il 98,83% degli studenti riesce a conseguire il diploma: 43.578 su 44.093. La maggior parte di essi (il 35%) prende un voto che oscilla da 60 a 69 centesimi. Ovvero la sufficienza.