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11/11/2017 06:00:00

Aeroporto di Birgi, oggi la protesta a Trapani contro il "No" di Messineo

 Si terrà oggi a Trapani una manifestazione di protesta contro il commissario del Comune, Francesco Messineo, che ha deciso di non finanziare il nuovo contratto che permetterebbe un rilancio dell'aeroporto di Trapani, al momento chiuso per lavori. 

La manifestazione è stata indetta dagli operatori del settore turistico. Si daranno appuntamento, a partire dalle ore 10 davanti a Palazzo D’Alì, sede istituzionale del Comune.

Intanto, quattro Associazioni che abbracciano i settori dell’agricoltura, del commercio, del turismo e dei servizi, ovvero Confagricoltura, Confesercenti, Agriturist e Fiarcom, hanno avanzato la proposta al commissario straordinario Francesco Messineo, di destinare le somme che il Comune di Trapani incassa per la tassa di soggiorno per la copertura economica del bando finalizzato alla ricerca di un nuovo vettore aereo per l’aeroporto “Vincenzo Florio” indetto dalla società di gestione Airgest.

L'aeroporto di Trapani al momento è chiuso per lavori alla pista. Alla riapertura, a Dicembre, ci saranno molti voli in meno, dato che Ryanair ha operato drastici tagli, con qualche magra consolazione, come la riattivazione della rotta Trapani - Milano Linate con Alitalia. 

Dal  primo novembre, con l’entrata in vigore del programma invernale, Ryanair ha praticato tagli del 60% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. 

Il futuro di Birgi è legato al bando Airgest per le compagnie aeree che non sarà più di 20 milioni di euro, così come inizialmente previsto ma di 17,7 milioni. Una riduzione legata ai minori introiti: Trapani, città capofila del co-marketing, infatti, ha scelto di non aderire.

Sulla vicenda è intervenuto anche Salvatore Ombra, ex presidente dell'Airgest, la società che gestisce l'aeroporto: "Oggi si fa ricadere l’intera responsabilità sui comuni che non hanno firmato il comarketing, ancora meglio avendo trovato il perfetto agnello sacrificale nel commissario del comune di Trapani il quale ponderatamente non si e’ sentito di investire somme ingenti senza avere certezza sugli sviluppi futuri. Cosi anche la politica ne esce “pulita”. Ma da ex Presidente arrabbiato che ha gestito l’aeroporto esattamente come gestisce la propria azienda mi chiedo… ma in questi ultimi 5 anni in cui le incertezze legate a Ryanair sono state sempre accese, il management cosa ha fatto??? E’ stato dato sufficiente risalto ai problemi in cui si rischiava di incorrere??? Si era consapevoli che un aeroporto come il nostro dall’enorme potenziale non aveva bisogno solo di sopravvivere ma necessitava di piani di sviluppo seri e concreti??? Qualcuno ha mai sollevato per il bavero della giacca i politici del territorio spiegando in maniera plateale che si sarebbe cosi’ giunti ad un definitivo ed irreversibile declino?"

Partecipa anche l'associazione "Progetto per Trapani", che scrive:"Riteniamo che l'aeroporto di Birgi sia fondamentale per lo "sviluppo economico" della provincia e che pertanto una sua dismissione, anche parziale, rappresenti un danno enorme sotto il profilo economico, turistico nonché di immagine del territorio. In questi anni la provincia di Trapani ha registrato un notevole incremento delle presenze turistiche , grazie proprio al miglioramento dei collegamenti, favorito dalla presenza dell'aeroporto.
La possibilità di raggiungere celermente le Egadi, meta turistica tra le più gettonate ad esempio, ha determinato e prodotto un aumento del flusso turistico con ampi vantaggi per tutto l'indotto e per la provincia intera.
Per inciso, la presenza dell'aeroporto a Trapani, oltre a condizionare positivamente il traffico aereo della Sicilia occidentale, ha reso l'intera provincia "meno marginale" e isolata rispetto al territorio nazionale.
Del resto, se il ruolo degli amministratori e politici, per mandato è proprio quello di promuovere e occuparsi del bene del territorio, crediamo che si debbano adoperare per rimuovere gli ostacoli burocratici e cercare una soluzione che dia effettivo "benessere alla collettività".
Pertanto, riteniamo inappropriata la decisione presa da Messineo e, ribadiamo con forza l'invito a presenziare a questa manifestazione.
Facciamo sentire la nostra protesta verso una scelta che mortifica non soltanto la città tutta, ma l'intero territorio della provincia di Trapani e della Sicilia occidentale".