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29/12/2017 06:00:00

Il corso di formazione politica di padre Fiorino a Marsala. Lettera ad una consigliera...

Gentile Consigliera Piccione, faccio parte dell’Opera di Religione Mons. Di Leo. Desidero ringraziarla perché lei – strappando il volantino di presentazione del Corso di formazione socio-politica, ha fatto quello che avrei voluto fare io, quando Padre Fiorino mi aveva sottoposto la sua idea. Solo che me l’aveva mandata su whatsapp e che dovevo fare, strappare il telefonino?

Ma io gliel’avevo detto subito: “Francè, ma che dobbiamo fare cu stu corso?!” E lui:“per la dottrina sociale della Chiesa, i cattolici hanno il diritto e soprattutto il dovere di impegnarsi per il bene comune.”

Il corso si intitola “Partecipo nel territorio: i cittadini, il Comune e la Regione.” Gli incontri saranno tenuti da due docenti universitari, un dirigente amministrativo regionale, un magistrato, un assessore comunale e un giornalista.

“Francè, ma scusa, ma che cosa gli vuoi imparare ai marsalesi… a muoversi al Comune, alla Regione, ora che abbiamo due onorevoli marsalesi non siamo a posto?”– gli ho detto, e poi – “Ce l’hai il numero di Stefano, quello di Eleonora… che ti serve? Parla chiaro!”

E lui, testardo e puntiglioso: “Intanto si dice insegnare. Poi, sappi che alle ultime elezioni a Marsala ha votato solo il 45% degli aventi diritti al voto…. Per questo bisogna alimentare la voglia di partecipazione dei cittadini, nutrire il cuore e la mente.”

“Senti –ho detto cercando di mantenere la calma, perché sempre un sacerdote è, anche se un poco particolare – “è il sistema che è tutto sbagliato. Nutrire di qua, nutrire di là…., secondo me, per aumentare l’affluenza al voto, si dovrebbe pensare in grande e farsi venire qualche idea innovativa…. Che ne so?! Tipo, se vai a votare, esci dal seggio con un coupon per un’apericena a base di prodotti tipici, …olive, ricotta, bruschette… cose semplici ma genuine e ti faccio vedere come sale l’affluenza… e un bicchierino di vino Marsala, certo, che noi siamo la città del vino cosa che noi marsalesi possiamo dire ai cinque venti.”

“Si dice ai quattro venti” – aggiunge lui, testardo, puntiglioso – “comunque, l’obiettivo è di dare ai cittadini gli strumenti per accrescere la propria consapevolezza e…”, “basta, basta” – faccio io “mi stai facendo venire il mal di testa con tutti questi discorsi. Ma un bello rosario no? Ci mettiamo lì, suoneria staccata, occhi socchiusi, e ci rilassiamo un pochino come dal barbiere.” E lui: “Conoscenza, confronto, partecipazione, cittadinanza attiva.”

“Francè, ok tutto bello, bellissimo. – lo avevo interrotto – ma tu lo sai che senza soldi non si canta nel coro?”. E lui, testardo, puntiglioso: “Senza soldi non si canta messa, si dice!”. Ed io: “Eh appunto, questo volevo dire. Quindi dobbiamo mettere un costo di partecipazione; che ne dici, quanto ci può rimanere a noi? Lo sai che io c’ho una figlia che studia fuori….” Tu-tutu…. incredibile, mi ha chiuso il telefono in faccia; ma questa educazione è?

Poi ho visto che Padre Fiorino ha stabilito che il corso costa 20 euro a persona e 5 euro per i disoccupati. Ammetto che ha ragione il consigliere Rodriquez: “Non si può formare un politico con pochi spiccioli”; concordo, si poteva raccogliere molto di più, ma Padre Fiorino è testardo; dice che “basta coprire le spese vive”; e noi che… non siamo vivi? 

Comunque, se qualcuno fosse interessato, sappia che si può iscrivere con e-mail a francesco.std@gmail.com,  o scuolapolmarsala@cercasiunfine.it,  o telefonando al 393.9114018

Baldo M. Palermo