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04/04/2018 06:00:00

Salemi. Le pale di Pietrazzi le chiamano mini, ma...che rumore!

Una storia di profitti privati in contrasto alla salute pubblica , ma anche di estenuante imperante burocrazia, quella delle minipale eoliche sorte sulle amene colline di San Ciro-Pietrazzi.

 Ci ricorda "La concessione del telefono", un gustoso racconto di Andrea Camilleri.

Come nel libro del romanziere riberese, anche qui un intersecarsi di lettere, istanze e ordinanze senza fine.

Invece di eliminare il problema fin sul nascere, sembra averlo ingigantito sommergendo uomini e cose in un inestricabile ginepraio, spesso dai contorni surreali, ma non inusuali in questa nostra isola.

Guai a quel popolo che ha bisogno di eroi, diceva qualcuno. E che dire di chi ha bisogno di una striscia televisiva per comunicare con una Amministrazione?

Una stucchevole commedia degli equivoci che va avanti da alcuni mesi e senza che se ne intraveda una fine.

Per meglio fare capire ai nostri lettori di cosa si stiamo parlando, useremo uno schema semplificato al massimo, mettendo in fila cronologicamente i punti salienti di questa ennesima vicenda siciliana e attenendoci rigorosamente alle carte ufficiali. Lontani da ogni tipo di suggestioni e strumentalizzazioni ad effetto, da cui in pochi fino ad oggi sono riusciti a sottrarsi!

Andiamo per ordine:

18/03/2016

La  ditta "PLT miniwind S.r.l". , con sede legale in Cesena nella Via Dismano n. 1280, che a quanto pare conosce bene il territorio di Salemi,  con istanza P.A.S. '(procedura abilitativa semplificata) presenta la comunicazione di inizio dei lavori per la costruzione ed esercizio di un impianto mini eolico di potenza pari a 60 kWp da realizzare su un terreno agricolo sito in Salemi nella Contrada Pietrazzi.

 

08/09/2016

Il  Settore "Lavori, Servizi, Urbanistica ed Edilizia del comune di Salemi rilascia Attestazione di Idoneità.

1/8/2016

Inizio effettivo dei lavori per  la costruzione dell' impianto mini eolico.

17/5/2017

Comunicazione ufficiale della fine dei lavori  da parte della "Sef miniwind srl"di Cesena che nel frattempo ha cambiato denominazione.

13/07/2017

Richiesta da parte del Comune di Salemi all'ARPA di Trapani ad effettuare il rilevamento e la misurazione di un eventuale inquinamento acustico prodotto dall'impianto.

18/07/2017

Una petizione di cittadini residenti nella zona, rappresentando le problematiche sorte a seguito dell'impianto viene formalizzata al protocollo del Comune.

04/08/2017

L'Arpa di Trapani fa sapere al Comune di Salemi di non potere eseguire le misurazioni richieste a causa di un guasto al sistema di controllo remoto in sua dotazione.

11/08/2017

Richiesta da parte del Comune di Salemi all'Arpa per conoscere presumibilmente i tempi di attesa per avere i macchinari efficienti.

18/08/2017

Richiesta da parte del Comune di Salemi alla ditta Ecologica Buffa di un preventivo, che pero risponde di non essere in possesso di idonea strumentazione.

22/09/2017

L'Arpa di Trapani chiede al Comune di Salemi ulteriore documentazione.

05/12 /2017

Ordinanza del sindaco Domenico Venuti.  In essa si citano della Costituzione l'articolo 32 secondo cui la Repubblica tutela la salute dei cittadini, e l'articolo 41 secondo il quale l'iniziativa economica privata e' libera ma non puo' svolgersi in contrasto con l'utilita' sociale. E, in via cautelativa e con decorrenza immediata, si ordina  alla società "SEF miniwind S.r.l.", nelle more di acquisire i risultati delle misurazioni fonometriche dell' ARPA, di "rispettare nell' impianto di mini eolico i valori limite di rumore differenziale di immissione stabilito dalla vigente normativa al fine di tutelare la salute pubblica nonché il diritto al normale svolgimento della vita familiare all'interno della propria casa di abitazione".

07/12 /2017

Nota ufficiale  del Comune la "SEF miniwind S.r.l." con la quale si invita la ditta, nelle more di acquisire i risultati delle misurazioni fonometriche eseguite dall'Arpa,  a rispettare i valori limite del rumore differenziale di immissione previsti dalle vigenti norme in materia.

07/12 /2017

Finalmente arrivano i tanto attesi rilevamenti effettuati dall' Arpa, peccato pero' che documentazione contenga un plateale errore. La zona di cui trattasi vine infatti classificata erroneamente in zona "A" , mentre in realta' si tratta di una zona "E" . Cosa di non poco conto, in quanto variano i limiti acusitici.

14/12 /2017

Il capo settore del IV Settore tecnico arch. Paola D'Aguanno con propria determina avvia la procedura per la nomina di un libero professionista di Palermo al fine di valutare le emissioni di rumore prodotte dalle due minipale eoliche con preventivo di spesa di oltre 5mila euro.

19/12 /2017

Sempre lo stesso capo settore arch. Paola D'Aguanno invita, per il giorno 27 dicembre 2017 , i sei residenti di San Ciro ad essere presenti nelle loro abitazioni per effettuare ulteriori indagini fonometriche in contraddittorio, a cui dovranno partecipare  anche il rappresentante della ditta costruttrice delle pale e il tecnico nominato dal Comune.

Ma le indagini in contraddittorio fissate per il 27 dicembre 2017 non verranno effettuate. La  stessa sorte anche per quelle fissate per il 22 febbraio 2018. Per difetto di notifiche, si sostiene, ma solo un esperto di "burocratese" potrebbe spiegare meglio.

15/03 /2018

Il Comune intanto non demorde. Per effettuare una buona volta queste benedette indagini fonometriche sui due impianti minieolici di Pietrazzi torna a riconvocare per la terza volta, in data 10 aprile 2018,  i sette proprietari dei fabbricati, la ditta costruttrice Sef Miniwind srl, l'Arpa e l'ingegnere Giuseppe Bolignari, tecnico di acustica ambientale, in rappresentanza dell'Amministrazione comunale.

19/03 /2018

Colpo di scena! I proprietari dei fabbricati, con lettera raccomandata, manifestano al Comune di Salemi la loro non DISPONIBILITA' all'installazione sui loro fabbricati e /o terreni  delle apparecchiature per l'effettuazione dei rilevamenti fonometrici.

Al momento in cui stiamo riportando la sequenza dei fatti accaduti, non sappiamo quale sarà l'epilogo della vicenda.

In attesa, solo alcune nostre brevi considerazioni.

Ci sembra di potere dire che l'amministrazione comunale, in questi quasi due anni,  non sia stata assente. La lettera con cui nel luglio 2017 il Comune chiede all'Arpa che vengano effettuati i rilevamenti precede addirittura di cinque giorni la richiesta di intervento formalizzata dai cittadini.

 E tuttavia i tentativi del Comune  di attivare i meccanismi necessari a tutelare la salute dei cittadini, tenendo comunque conto del fatto che questi impianti sono frutto di accordi tra privati e che qualsiasi azione da parte dell'Amministrazione può essere intrapresa soltanto sulla base di rilevazioni scientifiche prive di errori, non hanno sortito gli esisti sperati.

A chi addebitare le responsabilità?

Da una parte la legislazione vigente in materia di energia eolica e, dall'altra, sua maestà la burocrazia che tutto vanifica e tutto rende freddamente impersonale.

Ente Comune e cittadini,  in questo caso, sono le vittime di una legislazione ipocrita che non permette di effettuare preventivamente i controlli necessari.

Classificandole come "mini" si da' la possibilità di installare tali impianti con una semplice comunicazione. Il tutto, per favorire iniziative imprenditoriali e per incrementare la rendita di taluni proprietari terrieri. Ciò succede quando si mettono in secondo piano la difesa dell' ambiente, il paesaggio e il bene comune,  in barba alla Costituzione che invece proclama di difendere.

Ma anche l'iter burocratico non e' da meno: otto mesi di attesa per effettuare dei rilevamenti sono davvero un'enormità'!

Hanno ragione quindi i cittadini a chiedere la tutela della salute e anche le bellezze naturali.

Ma perché  rivolgersi  a trasmissioni televisive che spesso hanno il solo scopo di produrre spettacolo ad effetto?

Un' Amministrazione comunale  ha il dovere costituzionale di tutelare la salute e la serenità dei propri cittadini. E i cittadini debbono pretenderlo.

Alzare invece i muri  contro un' Amministrazione comunale, di qualunque colore sia, non ci sembra un buon metodo da seguire.

Il libro di Camilleri finisce con il trasferimento dei burocrati dello Stato sabaudo, oggi, che in una Repubblica costituzionale siamo, ci aspettiamo solo un lieto fine di questa storia.

Franco Ciro Lo Re

 



Native | 2024-04-25 09:00:00
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