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30/05/2018 06:00:00

Salvatore Tallarita:"Il progetto Misiliscemi è diventato realtà grazie ai tanti giovani"

Salvatore Tallarita promotore del Progetto Misiliscemi, avete festeggiato, adesso cosa succede?

Abbiamo festeggiato ma adesso succede che la Regione ha sei mesi di tempo per ratificare il risultato del referendum con una legge regionale e quindi determinare la nascita del Comune d Misiliscemi.

Che si raggiungesse il quorum ci credevate soltanto voi?

No, guardi, in questi mesi abbiamo registrato una convergenza di tanta gente. L’elemento determinante è stata la crescita dei giovani attorno al progetto di Misiliscemi e questo ci ha fatto comprendere che le prospettive rispetto a questo progetto sono enormi.

Tallarita, otto frazioni per quanti abitanti?

Siamo quasi 9mila abitanti e 7mila e trecento elettori.

Adesso sarete chiamati al voto delle amministrative di Trapani. Andrete a votare o c’è sin d’ora un disimpegno?

Noi ci stiamo avvalendo dei processi democratici e di quello che ci consente la nostra costituzione e il nostro ordinamento giuridico-amministrativo. Siamo tutt’ora cittadini trapanesi e penso che ci dobbiamo confrontare ed esprimere il nostro parere su questa competizione elettorale.

Tallarita, non è un controsenso oggi fare un comune autonomo quando si va verso una tendenza generale di accorpamento di comuni per la ridefinizione urbanistica e la programmazione del futuro dei nostri territori?

Noi abbiamo prodotto uno studio supportato da elementi che hanno determinato la sostenibilità di Misiliscemi. Sento parlare di iniziative, di accorpamenti mondiali o chi più ne ha più ne metta, di fatto vedo l’immobilismo più assoluto, non c’è una progettualità che possa determinare delle scelte sostanziali sul futuro della città di Trapani o su altri tipi di prospettive. Noi quando abbiamo intrapreso l’iniziativa di Misiliscemi ci siamo messi a studiare e abbiamo visto quale potessero essere le dinamiche per darci dignità. La nostra azione è volta a questo e speriamo di dimostrare di avere ragione.

Il problema non è che gli abitanti hanno deciso di diventare autonomi, il fatto è che quegli abitanti delle otto frazioni si sono sentiti abbandonati. La politica deve fare un mea culpa ogni tanto.

Il punto è un altro. Tutto nasce da una presa d’atto, lei lo chiama abbandono, io dico che si è evoluto il progetto.

Tallarita, voi dove eravate in questi anni? Avete eletto i vostri rappresentanti istituzionali. Dormivate insieme a loro? 

Questa logica di imputare ai rappresentanti del 12% del territorio e dire che è colpa loro, secondo me è un’analisi molto superficiale. Non penso che questa popolazione abbia potuto determinare le scelte strategiche della città e questa cosa mi sembra davvero ridicola. Il fatto è che la città ha smarrito il suo essere entità economica e ne sta facendo piangere le conseguenze un po’ a tutti. Io ragiono sempre come il buon padre di famiglia, nel senso che un amministratore, o il sindaco o chi ha determinato le dinamiche in questa città, avrebbe dovuto porsi il problema di riuscire a dare servizi a tutto il territorio, avrebbe dovuto porsi il problema di riuscire a dare a tutto il territorio un assetto che potesse dare risposte certe sulle prospettive di futuro.

Tallarita ci sono delle indiscrezioni, secondo le quali, ci sarebbe già qualcuno disposto a candidarsi a sindaco di Misiliscemi ma che non fa parte del vostro gruppo, come mai, che succede?

Non lo so, io dico che siamo in un Paese democratico, se c’è gente che si vuole candidare e che ritiene di avere mezzi e strumenti per dare dignità ad un territorio lo faccia pure.