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25/09/2018 10:38:00

Marsala, ecco cosa ha combinato un bambino in un negozio del centro...

I bisogni dei marsalesi.

Un atto grande a Marsala, probabilmente il primo in Italia.

 

La storia che leggerete nelle prossime righe vi sembrerà irreale.

Eppure é un fatto vero, accaduto pochi giorni or sono in un negozio della nostra città.

 

È la mattina del primo giorno di scuola. Immagino all’uscita.

Una graziosa e tipica famigliola marsalese, madre sulla trentina abbondante, la figlia più grande intorno ai dodici e il piccolo, il nostro attore principale, di almeno sei anni, decidono di entrare, ahimè, in questo negozio già affollato da altri clienti.

 

Ovviamente la mamma, una volta entrata, in attesa del suo turno, sapendo di essere in un luogo chiuso e sicuro, lascia che i propri pargoli scorrazzino in lungo e in largo per il negozio.

Poco male! Sono ragazzini, si sa!

 

Nel frattempo, finita l’attesa, la mamma si rivolge al titolare per chiedere ciò di cui aveva bisogno, pensando tra sé e sé, “che bel negozio, ben assortito e che personale cortese”, “non si lamentano neanche un po’ dei miei ragazzi anche se così vivaci”.

Tutto bene, tutto tranquillo.

 

Ma da lì a poco una cliente riferisce ad un collaboratore del negoziante di sentire un forte e ‘strano’ odore provenire dalla vetrina e aver sentito anche una ragazzina dire ‘dai, sbrigati!’.

È vero, risponde il collaboratore, anch’io sento questo forte odore.

Così, comincia a seguire la scia, l’olezzo che, man mano si avvicinava alla vetrina, aumentava di intensità. Più si avvicinava e più i miasmi si facevano intensi.

 

Arrivato sul posto non riusciva a credere ai suoi occhi, davanti alla vetrina (che dà su una delle vie più frequentate della città) era esposta una bella torta al cioccolato, un vero e proprio atto grande.

Insomma, la popò in vetrina, in bellavista. (Foto ANSA!!!).

 

‘Sarà una trovata pubblicitaria’ o forse ‘una nuova opera d’arte’ avranno pensato i passanti.

No, è stato solo un bisogno impellente di un giovanissimo marsalese, un suo figlio che tanto lustro darà alla nostra città.

Lettera firmata