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18/05/2019 07:18:00

Sicilia, la docente sospesa. Studenti, cittadini: la solidarietà è di tutti

 "Palermo è stata sempre democratica e sempre lo sarà".

E' questo quello che dicono i tantissimi manifestanti che ieri hanno protestato per esprimere solidarietà alla professoressa Rosa Maria Dell'Aria, sospesa incredibilmente per 15 giorni per "omessa vigilanza", perchè dei suoi alunni hanno accostato Salvini e il decreto sicurezza a Mussolini e le leggi razziali.

"Noi la conosciamo e sappiamo che è corretta e bravissima" dicono i colleghi e i gli studenti. 

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Infuriano le polemiche dopo la sospensione per 15 giorni di una docente di Italiano dell'Industriale Vittorio Emanuele IIIdi Palermo, cui viene contestato di non avere controllato preventivamente il lavoro dei suoi alunni che, in occasione della Giornata della memoria del 27 gennaio, avevano presentato un video nel quale si accostava la promulgazione delle leggi razziali al Decreto sicurezza del ministro dell'Interno.

Dopo segnalazioni anche dai social, verifiche e una ispezione, da sabato, come ha scritto Repubblica, la professoressa è sottoposta a provvedimento disciplinare dell'Ufficio scolastico provinciale le ha inflitto un provvedimento disciplinare. I legali descrivono la docente "amareggiata", ma l'insegnante "non può sindacare la libertà di espressione degli alunni e la sua libertà di insegnamento è tutelata dalla Costituzione, purché non oltrepassi il limite del buon costume e non minacci l'ordine pubblico".

Sul caso è intervenuto anche il ministro dell'Istruzione, Marco Bussetti, "L'ufficio scolastico provinciale di Palermo ha agito secondo quello che prevede l'ufficio dei procedimenti disciplinari prendendo questa decisione. Io mi sono fatto mandare le carte per valutare la cosa" ha detto il ministro. "Non c'è un commento politico - ha aggiunto - gli uffici dei procedimenti disciplinari sono presenti in tutti i nostri uffici provinciali e agiscono secondo la norma che prevede in questo caso sanzioni. Sotto i 10 giorni agiscono i dirigenti scolastici e se uno di loro sostiene che ci sia qualcosa di superiore normalmente invia tutto il materiale all'ufficio procedimenti disciplinari, poi ci sarà stato il momento di confronto e la decisione eè stata dell'ufficio di Palermo. Io ho solamente chiesto, visto l'effetto che ha avuto questa decisione, di avere le carte per dare un'occhiata. Però questa è una scelta autonoma dell'ufficio scolastico provinciale di Palermo. Io al momento non reputo nulla perché se non vedo le carte non posso giudicare". 

L’ispezione che ha portato alla sospensione è nata da un tweet inviato al ministro dell’Istruzione Marco Bussetti a fine gennaio da Claudio Perconte, un attivista di destra di Monza (alcuni giornali scrivono di CasaPound) che si definisce sovranista e che non è chiaro come abbia ottenuto le informazioni sul video della scuola di Palermo. Nel primo tweet – a cui sono seguiti altri interventi simili sui social – diceva: «Salvini-Conte-Di Maio? Come il reich di Hitler, peggio dei nazisti. Una professoressa ha obbligato dei quattordicenni a dire che Salvini è come Hitler perché stermina migranti. Al Miur hanno qualcosa da dire?».

Protesta il Pd: il senatore e segretario Sicilia, Davide Faraone, ha depositato un'interrogazione al governo sul caso dell'insegnante sospesa per sapere i dettagli della vicenda. "Bravissimi i ragazzi" afferma Faraone "ho guardato il video che hanno realizzato. Il video incriminato, il corpo del reato utilizzato dagli ispettori del Miur per punire Rosa Maria Dell'Aria, sospendendola, e visionato dalla Digos che si è catapultata a scuola, interrogando gli studenti. Vogliamo sapere chi è il responsabile della sospensione dell'insegnante e leggere l'attività istruttoria che ne ha determinato l'allontanamento, così come, e lo chiederà con una interrogazione, vogliamo sapere chi e perché ha ordinato agli agenti della Digos di recarsi a scuola per interrogare, spaventandoli, i ragazzi. Sono loro che vanno sospesi, non l'insegnante".

Interviene il sindacato della scuola Anief: "La vicenda della sospensione della professoressa Rosa Maria Dell'Aria è un brutto salto indietro in un passato che, purtroppo, non è evidentemente ancora stato superato del tutto. La vicenda dell'insegnante sospesa a Palermo per Mila Spicola (Pd) è una "vicenda grottesca e pericolosa".

La stessa sanzione, 15 giorni, quasi il minimo che l'ufficio scolastico regionale può infliggere a un insegnante, "tradisce", per l'Anief - che la presunta colpa del docente, anche secondo chi ha dovuto verificare l'accaduto, in realtà sia tutt'altro che grave. La sanzione, quindi, sia piuttosto imputabile all'esigenza di compiacere il potente di turno senza però esagerare, sembra invero un'ipotesi più che plausibile. Tanto più che decidere di punire un insegnante per quello che scrivono in un compito i propri studenti è un'enormità tale che non necessita di alcuna argomentazione per essere stigmatizzata".

"Mi sento ferita ingiustamente, è la più grande ferita della mia vita professionale. Ho dato tutta la vita all'insegnamento e con dedizione mi sono occupata della scuola e dei ragazzi" dice Rosa Maria Dell'Aria, la doicete sospesa. Rivendica di avere "sempre dato il massimo, ascoltando i ragazzi".

"Mi sono limitata a proporre un lavoro sulla base di una serie di letture fatte sul tema dei migranti, poi una classe ha scelto di realizzare un'attività in immagini. Non ho nulla da rimproverarmi".

In centinaia ieri si sono ritrovati oggi in strada, davanti alla Prefettura ma anche davanti all'istituto Vittorio Emanuele III, per Rosa Maria Dell'Aria, la professoressa d'italiano sospesa dall'insegnamento per 15 giorni per non aver vigilato sul lavoro di alcuni suoi studenti che in un video hanno accostato le leggi razziali al decreto Sicurezza del ministro dell'Interno, Matteo Salvini.

Una mobilitazione che ha unito studenti, sindacalisti, insegnanti e politici. In piazza anche il sindaco Leoluca Orlando. "La scuola è libera e i balconi pure", "Un governo che demolisce l'istruzione libera la teme", "Adesso sospendeteci tutti", si legge in alcuni dei cartelloni esposti dai manifestanti. E a fare da sottofondo "Bella Ciao".