Quantcast
×
 
 
29/07/2019 08:00:00

Scrive Vittorio, sull'immigrazione e l'umanità perduta

Caro direttore, c'è speranza di umanità nell'universo conosciuto. Nelle ore scorse, ho appreso la notizia dal suo giornale che un peschereccio di Sciacca "l'Accursio Giarratano" ha soccorso un barcone di migranti al largo di Malta.

Il suo giornale ha definito "orgoglio siciliano" il peschereccio. Personalmente voglio pensarlo come "orgoglio dell'umanità". Quell'umanita' che gran parte del resto del mondo ha smarrito. In che modo e quando sia accaduto è a mio avviso relativamente semplice. Quando ci siamo sentiti "minacciati" del nostro benessere, fatto che si è acuito con la crisi del 2006 negli Usa causa i mutui subprime, che si estese a tutte l'economie occidentali.

I migranti vedono nell'occidente il luogo dove ripararsi, dalle guerre, dittature, carestie e catastrofi ambientali. La crisi citata ha creato una "psicosi" secondo la quale il mondo occidentale non possa accogliere i migranti, perché il nostro benessere viene prima di tutto e non c'è posto per gli altri.

L'idea generata dalla "psicosi" è sbagliata, perché la richiesta della quasi totalita' dei migranti è una vita dignitosa integrandosi e partecipando alla realtà economica delle nazioni in cui vorrebbero andare, e nonostante la crisi abbia ancora degli strascichi, lo spazio esiste e lo sostengono molti economisti italiani e non.

Ricordo il vituperato Tito Boeri ex presidente dell'INPS che ha affermato, l'istituto restituisce in prestazioni sociali il 50% dei contributi versati dai migranti naturalmente regolari. Uguale spazio sussiste anche nelle altre nazioni. Tornando all'evento che ha suscitato la mia riflessione: l'umanità, è stata smarrita, recuperiamola, ne abbiamo bisogno, innanzitutto, eticamente ma anche materialmente.

Grazie dell'ospitalità

Vittorio Alfieri