Quantcast
×
 
 
28/10/2019 16:00:00

Scrive Vittorio Alfieri sulla nostra piattaforma "Marsala in Comune" e le elezioni 2020

 "Caro direttore, ho molto apprezzato la piattaforma Elezioni Marsala 2020 creata dal suo giornale che vuole essere un contributo di idee per il nuovo "rinascimento" della città lilibitena, anche se onestà intellettuale vuole, che dica ai lettori di non ritenere l'amministrazione uscente la peggiore in assoluto, da quando vivo a Marsala, non sono marsalese, lo sono d'adozione, non di nascita. L'ho scritto precedentemente, amo Lilibeum, in ragione dì ciò, nonostante il mio apprezzamento della sindacatura attuale vedrei un atto di amore se Alberto Di Girolamo non si ricandidasse, troppo divisiva, la sua "gestione" troppe tossine, fuori e dentro le istituzioni, penso al consiglio comunale, in seno al quale è in atto ad oggi più che mai una lotta di potere, di piccolo cabotaggio, che dubito sia per il bene della città. È utile rammentare che in relazione alla nuova legge, il prossimo consiglio conterà 24 consiglieri non più 30. Conto in 7/8, coloro che sperano chi nuovamente, chi per la prima volta in un incarico assessoriale, 2 forse 3 candidati alla carica di primo cittadino . Sicuramente era in procinto di annunciare la sua candidatura a sindaco Giovanni Sinacori, le sue condizioni di salute non glielo permetteranno, approfitto per augurargli una pronta guarigione. Le scrivo per chiedere ai candidati a capo dell'amministrazione comunale , ai candidati consiglieri comunali, un salto di qualità nelle proposte di governo della città, non i soliti slogan, non i soliti sodali che chiedono: "sei impegnato?", che ad una risposta affermativa, non si arrendono e continuano nelle loro richieste. Risposte plausibili ad istanze certamente difficili. A noi cittadini ricordo, il voto è una delle massime espressioni di libertà e diritti civili. Di non arrendersi all'idea "qualunquista". Mancano 6, 7 mesi all'appuntamento elettorale, arriviamoci con consapevolezza, in piena libertà, è un nostro diritto /dovere".


Vittorio Alfieri