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06/07/2020 06:00:00

Coronavirus: zero contagi in Sicilia e in diminuzione nel Paese. Speranza: "TSO per chi rifiuta le cure" 

Non si sono registrati nuovi casi di Coronavirus e nessun decesso in Sicilia. E’ quanto emerge dal bollettino quotidiano del ministero della Salute  comunicato ieri domenica 5 luglio.

Dati regionali - In totale i casi registrati da inizio epidemia restano quindi a quota 3094 e le vittime 282. Sono 1369 i tamponi eseguiti nelle ultime 24 ore. Stabile anche il dato dei guariti (2.674) e il numero di attualmente positivi (138). Cala di due unità il numero dei ricoveri (13) mentre restano due i siciliani in terapia intensiva. Le persone in isolamento domiciliare sono 123. 

Coronavirus nel trapanese - Stabile come il tutta la Sicilia la situazione Coronavirus anche in provincia di Trapani. Sono sempre due le persone che attualmente sono positive e si trovano entrambe a Marsala. Si tratta della donna rientrata da Varese per un interventi chirurgico e risultata positiva al tampone e poi la ragazza rientrata nei mesi scorsi da Bergamo e in attesa di negativizzazione nel proprio domicilio. In totale le persone malate nel trapanese sono state 132, di cui 125 guariti, 5 decessi e i due positivi. 

Dati nazionali - Sono 192 i nuovi contagiati di coronavirus, in lieve diminuzione rispetto a sabato quando erano stati 235. Di questi, 98 casi sono in Lombardia, il 51,04% del totale in Italia. Il numero totale dei casi sale così a 241.611. Le vittime nelle ultime 24 ore sono invece 7, in netta diminuzione rispetto alle 21 di sabato. I morti per coronavirus salgono così a 34.861, secondo i dati del Ministero della Salute.

CORONAVIRUS - TSO A IRRESPONSABILI? IL PARERE DELL'ESPERTO - Il ministro della Salute Roberto Speranza ha dato mandato all'ufficio legislativo del suo dicastero per verificare il quadro normativo sui trattamenti sanitari obbligatori (Tso). L'obiettivo è quello di studiare una eventuale norma più stringente che riguarda la tutela contro il Covid dopo il caso del focolaio veneto. La verifica tecnica servirà anche di supporto alle eventuali scelte in questo senso delle autorità locali.

Il ministro della Salute Roberto Speranza ha intanto parlato in una intervista. "Ricostruire un rapporto organico tra scuola e sanità, recuperando il senso di una norma del 1961 che introduceva la medicina scolastica, superata negli anni '90. Una relazione organica costante della prevenzione sanitaria con le scuole. Ho proposto alle Regioni che questo modello venga ripristinato. Ci saranno test sierologici sui lavoratori, molecolari sulla popolazione scolastica. Un monitoraggio costante". Così il ministro della Salute Roberto Speranza in un'intervista a Repubblica in cui annuncia una stretta su chi rifiuta le cure. Nei giorni scorsi la segnalazione alla procura di Vicenza dell'imprenditore veneto che avrebbe causato un focolaio a un ritorno da un viaggio dopo il quale, pur con la febbre alta, avrebbe rifiutato le cure.

"Oggi se una persona è positiva e non resta in isolamento ha una sanzione penale da 3 a 18 mesi di carcere. E c'è una multa fino a 5mila euro", rileva Speranza. 

"Sto valutando con il mio ufficio legislativo l'ipotesi di trattamenti sanitari obbligatori nei casi in cui una persona deve curarsi e non lo fa". I ministro dem ribadisce il sì al Mes. "Ragioni ideologiche sarebbero senza senso. Più delicato, invece, l'argomento di uno stigma, se l'Italia fosse l'unico Paese ad accedere, che potrebbe far aumentare il tasso di interesse sul resto del debito", osserva. "È giusto che sia il Parlamento a discuterne e decidere. Io mi batterò perché nuove ingenti risorse arrivino alla Sanità".

Parlando del governo, "abbiamo affrontato una crisi sanitaria senza precedenti con grande spirito unitario, adesso - davanti al nuovo temibile avversario, il dramma sociale che si profila in autunno - dobbiamo agire con altrettanta determinazione e coraggio. Non possiamo raccontare che non ce la facciamo.

Bisogna guardarsi dritto negli occhi, decidere e poi correre come un treno", sottolinea Speranza, che nega l'esistenza di un piano per sostituire il premier Conte: "Ha le carte in regola". Sui partiti, "serve il coraggio di interpretare una stagione nuova con un approccio di natura rifondativa. Lo dico al Pd innanzitutto, ma anche a tutte le altre forze civiche progressiste e ambientaliste. Al centro bisogna mettere i beni comuni e un nuovo rapporto Stato-mercato", rimarca Speranza, secondo cui la riflessione dovrebbe riguardare anche M5s. "È cambiato il mondo, nessuno di noi può chiudersi in un recinto. Non ha senso".

Coronavirus è la pandemia dei paesi ricchi - La pandemia da Covid 19 ha sovvertito, per la prima volta dal dopoguerra, l'ordine dei Paesi che sono maggiormente colpiti da una malattia, confermandosi la pandemia dei ricchi. Lo indica l'analisi, pubblicata sulla rivista The Lancet, da Richard Cash e Vikram Patel, esperti di sanità pubblica e di medicina sociale, dell'università americana di Harvard. "All'inizio di maggio 2020, oltre il 90% dei decessi per Covid-19 si sono verificati nei paesi più ricchi del mondo; includendo nel gruppo anche Cina, Brasile e Iran, tale numero sale al 96%" scrivono i due esperti. Queste differenze con il resto del mondo, fatto di paesi più poveri, sarebbero spiegate dalle differenze nell'età della popolazione e nella struttura sociale. I paesi a basso reddito, raggruppati soprattutto nell'Africa sub-sahariana e nell'Asia meridionale e sud-orientale, hanno popolazioni molto più giovani rispetto ai paesi ricchi e la maggior parte degli anziani vive a casa, non nelle case di cura, dove si sono verificati fino alla metà di tutti i decessi nei paesi ricchi. Nonostante questa inversione, rilevano Cash e Patel, le politiche ritenute necessarie per i paesi ricchi sono state consigliate per tutti, a partire dal lockdown e l'uso di sofisticate cure ospedaliere. Ma i due esperti mettono "in dubbio l'adeguatezza di queste strategie per i paesi meno dotati di risorse".

In queste regioni, dove i poveri si spostano quasi esclusivamente sui mezzi pubblici, i blocchi delle attività hanno reso molto difficile l'accesso all'assistenza sanitaria essenziale. Con il risultato che "in India per esempio vi è stata una riduzione del 69% delle vaccinazioni contro morbillo, parotite e rosolia nei bambini e dati simili stanno emergendo da altri paesi". Un altro impatto del lockdown è quello economico su persone che sopravvivono a malapena con mezzi di sussistenza precari. I blocchi delle attività, secondo i due esperti, dovrebbero essere usati con parsimonia per contenere gruppi di casi in queste regioni. "Suggeriamo - scrivono - che i paesi devono permettere alle persone di andare avanti con la propria vita, per guadagnare soldi e mettere il cibo in tavola". Associata al lockdown, aggiungono, vi è la promozione di test basati su kit costosi e il ricorso alle unità di terapia intensiva. Queste strategie "sono una remota possibilità nei contesti con poche risorse" dove invece "andrebbe promosso il ruolo della diagnosi basata sui sintomi dell'infezione e il ruolo degli operatori sanitari della comunità, dagli infermieri ai medici".

Coronavirus: Sono oltre 530 mila i decessi per coronavirus nel mondo. In Galizia lockdown per 70mila. Sono oltre 530 mila i decessi per coronavirus nel mondo. La pandemia, secondo un conteggio dell'Afp, ha provocato finora 530.865 morti. Lockdown per 70 mila persone in Galizia. nella Spagna nord-occidentale. La Generalitat ha decretato il confinamento degli abitanti di La Marina dove si è registrato un focolaio con oltre 100 casi. Lo riporta El Pais citando il ministro della Salute Jesùs Vàsquez. I casi di coronavirus negli Stati Uniti nelle ultime 24 ore sono stati 43.000, portando il totale a 2,83 milioni di contagi e 129.527 morti. Il dato giornaliero risulta in flessione dopo tre giorni da record, sempre sopra quota 50mila. E' quanto emerge dai dati della John Hopkins University.