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28/09/2020 06:00:00

La mappa dei casi covid nelle scuole. Tamponi “lenti”, rischio blocco
 

Sono 528 le scuole italiane in cui si è verificato almeno un caso di Coronavirus dall’inizio delle lezioni.


Al momento non esistono dati ufficiali nelle scuole italiane, ma due universitari, Lorenzo Ruffino e Vittorio Nicoletta, hanno raccolto i dati e reso pubblici i risultati della loro ricerca. In provincia di Trapani sono 3 le scuole in cui si è verificato almeno un caso di Covid 19.
La data di confine dopo la quale i casi si sono moltiplicati è il 14 di settembre, passando da 18 casi ai 365 di giorno 23, per poi raggiungere la cifra attuale dopo l’avvio di molte lezioni avvenute dal 24 settembre in poi.
Qui la mappa.


Ad essere maggiormente colpiti gli studenti, nel 74,7% dei casi (concentrati soprattutto alle superiori con il 31% dei casi, mentre alle elementari sarebbero il 24%, infanzia e media le meno colpite. Solo nel 12,5% dei casi riguarda invece i docenti.
A fronte di ciò, però, ci sono i tempi lunghi per il risultato dei tamponi che potrebbero bloccare le attività scolastiche. Si è calcolato che in media si devono aspettare 5 giorni per i risultati del tampone prescritto all’alunno dal pediatra sulla base di sintomi assimilabili al Covid. Come ha denunciato Paolo Biasci, presidente della Federazione Italiana medici pediatri, si tratta di un tempo di attesa "lunghissimo e che rischia di bloccare il Paese, perchè insieme al bambino in attesa dell'esito dell'esame ad essere bloccati sono anche i genitori, che in molti casi non hanno a chi affidare i figli che non possono andare a scuola". Un sistema, quello dei tamponi per gli alunni, che per i presidente dei pediatri italiani non sta funzionando. Una situazione inaccettabile, in un momento così delicato per il Paese e vista l’importanza di un ritorno a scuola e alla vita quasi normale.


Intanto in Sicilia è boom di iscrizioni di docenti siciliani al corso on line di medicina scolastica pubblicato nella piattaforma Fad dall’Ordine dei medici di Palermo per acquisire suggerimenti e consigli dai medici di famiglia dopo la riapertura delle scuole. Sono oltre 100 al giorno le richieste di iscrizione, 1500 adesioni in meno di dieci giorni, un numero che continua a crescere.
“Un successo straordinario già confermato dal successo di due corsi precedenti” , ha detto il presidente dell’Ordine dei medici di Palermo Toti Amato, componente del direttivo Fnomceo. Che ha aggiunto: “Le parole chiave, in questo momento post pandemico ancora difficile da gestire anche in Sicilia, sono trasformazione, flessibilità e rete. Stiamo assistendo a una metamorfosi mondiale rapidissima in ogni settore. Un grande processo di cambiamento nell’ambito formativo può essere governato e accolto solo se si creano con la stessa velocità le condizioni ottimali per i discenti e i docenti, mantenendo sempre alta la qualità dell’offerta. E di questo ringrazio tecnici e medici”.


'Covid-19 e riapertura delle scuole' è il secondo corso gratuito di medicina scolastica pubblicato dall’Omceo, quale referente del progetto di Medicina scolastica per tutti gli Ordini della Sicilia, d’intesa con gli assessorati regionali dell’Istruzione e della Salute, e con l’Ufficio scolastico regionale. Il primo corso, dedicato al personale amministrativo, tecnico e ausiliario (Ata) delle scuole, è stato realizzato sulle buone pratiche igienico-sanitarie per combattere il coronavirus, dalla sanificazione alla disinfezione degli ambienti.


“Dall’inizio dell’emergenza sanitaria, già da marzo - ha spiegato il presidente Amato - per primi in Italia, abbiamo attivato in rete con gli altri Omceo siciliani il progetto ministeriale di biocontenimento ‘Health Biosafety Training - procedura di vestizione e svestizione con i dispositivi di protezione individuale per Biocontenimento', in collaborazione con Mds, assessorato regionale della Salute, Arnas Garibaldi di Catania, Asp di Ragusa e di Trapani. La partecipazione è stata larghissima”. In meno di un mese l’Ordine ha formato circa 6000 discenti tra medici, sanitari, dirigenti delle Asp, coordinatori ed elicotteristi del 118, oltre al personale della Polizia, dei carabinieri nas, della guardia di finanza, guardia costiera e capitaneria di porto, e medici dell’Usmaf territoriale.


Scuola e fondo perequativo: questi i temi principali affrontati dal Consiglio regionale dell’ANCI Sicilia riunitosi in video conferenza.
Nel corso dell’incontro il presidente Leoluca Orlando ha ribadito che “i comuni siciliani sollecitano la Regione ad emettere, nel più breve tempo possibile, i decreti di riparto relativi ai trasferimenti regionali e le risorse collegate al fondo perequativo, per l’anno in corso, in favore degli operatori economici”.
“La difficile condizione economica degli enti locali non permette ai comuni la redazione e l’approvazione dei bilanci entro i termini di legge e impedisce ai consigli comunali di deliberare le tariffe comunali come TARI E TOSAP che dovranno essere approvate entro la data indifferibile del 30 settembre 2020”.
Sul fronte del nuovo anno scolastico e dell’emergenza Covid-19, il presidente Orlando ha sottolineato che “è già stato richiesto un confronto urgente con il Ministero dell’Istruzione e con la Regione siciliana, per gestire al meglio la situazione attuale poiché non è possibile addossare ai comuni la totale responsabilità”


Inoltre, l’Associazione dei comuni siciliani ha sollecitato l’Ufficio scolastico regionale ad assicurare la funzionalità delle scuole comunali e a garantire l’assistenza igienico-personale agli studenti con disabilità: “Come ribadito dal parere del CGA n. 115 dell’8.05.2020 con il quale è stato definitivamente chiarito che anche in Sicilia la competenza in materia di erogazione del servizio igienico personale in favore degli alunni con disabilità permane in capo allo Stato. Non esistono, allo stato attuale, norme che possano giustificare l’intervento dei comuni in questo particolare settore assistenziale in favore di alunni disabili che frequentano le scuole comunali. Tale materia, infatti, risulta essere di competenza dell’Ufficio scolastico, dei dirigenti scolastici e del personale statale”.


“A tal proposito – ha concluso Orlando – per l’assistenza igienico-personale degli studenti diversamente abili che frequentano le scuole di pertinenza degli enti intermedi attendiamo le linee-guida da parte della Regione siciliana che definiscano risorse e competenze. Riteniamo, infine, che vada affrontato tempestivamente il delicato tema della salvaguardia dei lavoratori che nel passato si sono occupati di garantire tale servizio”.