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18/05/2021 16:07:00

Scrive il consigliere Cavasino sul Ddl Zan e l'annullamento del registro dei mai nati

 Gentile Direttore, ieri si è celebrata la giornata mondiale contro l’omofobia, la transfobia e la bifobia. Per il Presidente della Repubblica Mattarella è stata l’occasione per ribadire «il rifiuto assoluto di ogni forma di discriminazione e intolleranza e, dunque, per riaffermare la centralità del principio di uguaglianza sancito dalla nostra Costituzione».

Dopo avere ascoltato in radio l’alto intervento del nostro illustre Presidente, chiedevo a me stesso come si potesse non essere d’accordo con lui su tali ineccepibili affermazioni. In fondo l’amore non è soggetto a regole: esso è un sentimento spontaneo, mi dicevo, che non si fa comandare o pilotare da niente e da nessuno, se non esclusivamente dal cuore. Il mio pensiero, ad un certo punto, era bruscamente interrotto dalle immagini della “ingombrante” presenza di due vele pubblicitarie appostate in Via Falcone, nello spiazzale antistante il Liceo Scientifico di Marsala. I manifesti, per esprimere contrarietà all'approvazione del ddl Zan, riportavano slogan di assai cattivo gusto, chiaramente irrispettosi della c.d. diversità sessuale. Non entro nel merito della querelle sulla correttezza della tecnica normativa e della concreta efficacia della citata proposta parlamentare. Mi limito semplicemente a puntualizzare che sono e sarò sempre favorevole a qualsiasi iniziativa legislativa volta a contrastare ogni forma di discriminazione legata all'orientamento sessuale e di genere che, in questo preciso momento storico, insieme all’annosa questione della violenza sulle donne, risulta purtroppo dilagante.

Ciò che maggiormente mi ha allarmato è stato il tenore di quelle frasi, il luogo in cui sono stati piazzati i mezzi (un edificio scolastico!) ed il giorno scelto per l’iniziativa (puro caso?). Ciò che principalmente mi preoccupa è il modo in cui sono portate avanti determinate iniziative, le espressioni esasperate utilizzate e i paragoni paradossali che a volte vengono azzardati (vi ricordate padre Bruno e il Dott. Mengele??).

Ecco, il mio sfogo spontaneo vuole essere uno stimolo ed un invito alla collettività a prestare particolare attenzione a discutibili iniziative come quelle che, da un lato, impongono modalità di registrazione e seppellimento di un prodotto abortivo contrarie alla volontà della madre ed in violazione del dettato normativo (indirettamente tentando di colpevolizzare le donne che fanno legittimamente ricorso all’interruzione volontaria di gravidanza in base ad un diritto riconosciuto dallo Stato), e dall’altro, tentano in tutti i modi di delegittimare i bisogni, le istanze (ma soprattutto i sentimenti!) di tantissimi essere umani, sol perché amano “diversamente”.

Mi rivolgo, quindi, a tutti gli uomini e le donne delle istituzioni affinché, ognuno per le proprie competenze, prestino la dovuta attenzione a quelle singolari iniziative che ripropongono stereotipi sessisti, discriminatori e di stampo medievale, in alcuni casi, addirittura, tentando di mettere in discussione -direttamente e indirettamente- una legge dello Stato. Siamo nel terzo millennio e non possiamo assolutamente permetterci pericolosi salti nel passato. Io, nella mia qualità di consigliere comunale, mi permetto di fare un passo in avanti: come già anticipato a numerosi colleghi, in settimana depositerò la proposta di annullamento della delibera che l’anno scorso ha istituito il registro dei bambini mai nati, certo che tale iniziativa, a tutela delle donne e finalizzata ad eliminare palesi violazioni di legge, potrà contare sul sostegno di un vasto numero di consiglieri.

Il consigliere comunale
Pietro Cavasino