Quantcast
×
 
 
29/07/2021 06:00:00

Scuola e Covid: che succederà a Settembre? 

Obbligo vaccinale per docenti e Ata. Il governo è sempre più convinto di questa soluzione. L’obbligatorietà del vaccino per il personale scolastico è ritenuto fondamentale da parte del governo in vista della ripresa delle lezioni. Entro il 12 settembre almeno il 93% tra insegnanti e personale tecnico amministrativo dovrà essere immunizzato. Chi non lo è rischia la sospensione dal servizio, in linea con le scelte già prese per il personale scolastico.

Il Ministero dell’Istruzione avvia la campagna social #ioMIvaccino. “Il vaccino è la chiave che la scienza ci ha fornito per tornare alla nostra normalità. Dobbiamo avere fiducia. Si tratta di un gesto semplice, eppure potentissimo. Vacciniamoci”, è l’appello del ministro Bianchi.

“Nelle ultime ore si stanno moltiplicando le pressioni politiche per spingere il Governo a introdurre un obbligo vaccinale per il personale della scuola che continuiamo a ritenere inopportuno e inutile”. Lo dichiara Rossano Sasso, sottosegretario del ministero dell’Istruzione.

“Il generale Figliuolo – aggiunge – ha più volte ribadito di voler attendere il 20 agosto per analizzare i dati e la situazione del Paese: lasciamolo lavorare in pace senza produrci in ingerenze del tutto fuori luogo. Siamo certi che i numeri sulle immunizzazioni dei lavoratori della scuola sono ancora più solidi di quelli, già assai lusinghieri, che risultano attualmente”.

“In molte Regioni che presentano stime al di sotto del dato nazionale – spiega – c’è sicuramente da rifare i conti: tanti insegnanti si sono vaccinati seguendo le prenotazioni per fascia d’età, non utilizzando i corridoi appositamente creati per i docenti e quindi non rientrando nel conteggio ufficiale. Questa affannosa ricerca dei cattivi da sanzionare o, peggio, da escludere dal mondo della scuola non ci piace proprio. Le persone vanno informate e sensibilizzate, ma senza imposizioni. E, aggiungo, non si usi strumentalmente il personale della scuola come grimaldello per introdurre l’obbligo vaccinale anche a tutti gli studenti. Piuttosto – sottolinea Sasso – si pensi a lavorare a fondo sul nodo trasporti e a consentire agli istituti, sfruttando gli ingenti fondi messi a disposizione dal ministero dell’Istruzione, di utilizzare i tamponi salivari per migliorare il monitoraggio e il tracciamento del virus. Su questo attendiamo sempre un cambio di passo da parte del Comitato tecnico scientifico”.

“In questo momento non si può subordinare la riapertura delle scuole all’obbligo vaccinale. Valuteremo questa ipotesi con attenzione, ma in questa fase l’obbligo vaccinale per i docenti non appare prioritario. Ce lo dicono i numeri: oltre l’80% del personale scolastico risulta essere stato vaccinato, cifra che potrebbe essere sottostimata”. Lo ha detto la sottosegretaria all’Istruzione, Barbara Floridia

LA SICILIA. Come abbiamo raccontato su Tp24, in Sicilia è scoppiata  la guerra dei numeri sulla campagna vaccinale del personale scolastico in Sicilia. Secondo i dati al 23 luglio resi noti dalla struttura commissariale diretta dal generale Francesco Paolo Figliuolo, sarebbe il 43% il personale scolastico vaccinale. Per la Regione siciliana, invece, sarebbero solamente il 19%. Praticamente oltre il 50% in meno.

Cosa potrebbe essere accaduto? Diversi docenti si sono vaccinati non come categoria lavorativa, ma approfittando dell’apertura per fasce d’età da giugno in poi. Il caso AstraZeneca di marzo ha messo in difficoltà l’organizzazione della campagna vaccinale. Docenti e Ata, non convinti, hanno dunque aspettato prima di vaccinarsi.

GLI STUDENTI. Otto studenti su dieci sono a favore dell’obbligo vaccinale per i docenti. A rivelarlo è un sondaggio di ScuolaZoo condotto su 46 mila ragazze e ragazzi di età compresa tra i 14 e i 19 anni. Il 78% degli intervistati pensa sia giusto mettere l’obbligo per i docenti, la percentuale scende al 68% per i favorevoli ad estenderlo anche agli studenti. Sorprende invece che quasi 3 studenti su 10 dichiarano di avere prof apertamente no vax. Poi ci sono studenti che scendono direttamente in campo per raggiungere concretamente l’obiettivo di tornare in presenza: è il caso di Azzurra Chiarelli, Rappresentante d’Istituto  del Liceo Cannizzaro di Palermo. “Ho proposto alla Preside di scrivere all’ASP di Palermo per organizzare un hub nella nostra scuola. Ero molto preoccupata per le tempistiche con cui vengono fatti i vaccini, spesso passa anche più di un mese tra prenotazione e inoculazione, e di questo passo a settembre non tutti saremmo stati vaccinati. Inoltre ci sono lunghe ore di attesa agli hub vaccinali, e questo non è sicuramente un incentivo”. Detto, fatto: Preside entusiasta e richiesta di Azzurra accolta. Il Liceo si trasformerà in un hub per vaccinare la popolazione scolastica e i loro familiari, in tempo utile per il rientro tra i banchi. “Sarà molto semplice: ASP mette a disposizione il personale e attraverso un form online ci si potrà vaccinare. Sono molto contenta, alcuni miei compagni mi hanno scritto che grazie a questa iniziativa si sono convinti a vaccinarsi e proprio oggi l’ASP ci ha detto che anche altre scuole stanno decidendo di seguire l’esempio. Devo ringraziare la mia preside, è stata fantastica. Ha creduto fortemente in questa idea e si è mobilitata per realizzarla. Uno splendido esempio di collaborazione tra studenti e docenti” conclude Azzurra.