Quantcast
×
 
 
25/08/2021 15:11:00

"La Sirtori di Marsala non supera i test antisismici... Dove andranno i nostri figli?"

 Dopo l'articolo di oggi, 25 Agosto 2021, di Tp24, scrivono i genitori della "Sirtori" di Marsala, sulle  problematiche strutturali della sede centrale e per "fare chiarezza e ripristinare il diritto allo studio in prossimità dell'inizio del nuovo anno scolastico".

Ecco il testo della lettera.

***

La sede centrale dell’I.C. Sirtori di Marsala non supera i test antisismici, non potrà ospitare classi di primaria, presidenza e segreteria: la scuola ha chiesto al Comune di affittare locali in centro, ma nulla è stato fatto. Dove andranno i nostri figli?

 

Dopo lo scorso anno scolastico in cui, mancando 4 classi, sono stati fatti i doppi turni, ora ne mancano addirittura 15 e anche volendo, non si risolverebbe neppure con i turni pomeridiani. Ci vogliono altri locali e li chiediamo in centro. Stiamo vagliando anche azioni dimostrative: come chiedere al Comune i giardini pubblici: la Villa Cavallotti, il Parcobaleno del Lungomare per iniziare la scuola senza tetto, come in realtà ci sentiamo. Scuola senza scuola.

È molto triste che il diritto allo studio dei bambini in obbligo scolastico non sia considerato una priorità assoluta nell’agenda politica. Da luglio ad oggi ancora nessuna determinazione percorribile è stata proposta e l’unica indicata, l’uso dei locali di Cutusio, appare insensata e non è accettata dalle famiglie: alunni di più classi in scuolabus?! Siamo in emergenza pandemica! Oppure l’ente locale ci mette a disposizione 15 mezzi?

 

Per fare chiarezza riportiamo di seguito la vicenda punto per punto.

 

 

LA SITUAZIONE DELLO SCORSO ANNO

La scuola Sirtori vive una situazione di disagio per la mancanza di locali dal settembre 2020; a causa dello sdoppiamento di quattro classi per il rispetto del distanziamento sociale imposto dalle norme anti-covid, il personale scolastico e circa novanta famiglie hanno dovuto affrontare un intero anno con frequenza in doppio turno nelle ore pomeridiane dal Sirtori al Pestalozzi.

In verità l’amministrazione scolastica ha prodotto le dovute richieste, con reiterati e pressanti solleciti, fin dal mese di luglio 2020 visto che l’estate scorsa, come tutte le scuole italiane che sono state impegnate alla riorganizzazione del servizio scolastico alla luce della situazione emergenziale in atto, è emersa subito la criticità della mancanza di locali e della viabilità pedonale nella sede di via Sirtori.

Il problema dell’accesso al plesso è stato in gran parte risolto: prima dell’avvio dell’anno scolastico precedente è stato realizzato un secondo ingresso per l’afflusso della scuola dell’infanzia il cui edificio, sul retro della sede centrale; per quanto riguarda il turno pomeridiano della scuola primaria invece la situazione è rimasta stagnante per tutto anno scolastico scorso.

La dirigente scolastica con il precedente assessore alla p.i, ha effettuato qualche sopralluogo ed individuato possibili soluzioni e, nel passaggio di consegne da un indirizzo politico della città al nuovo, è stato dato tempo alla nuova amministrazione di socializzare con le problematiche della città senza mai abbassare l’attenzione nei confronti degli alunni che hanno affrontato la frequenza pomeridiana. La dirigente scolastica Katia Tumbarello ha ottenuto un primo colloquio con il Sindaco Massimo Grillo a febbraio presso gli uffici comunali dove è stato ripresentato il perdurare della situazione di sofferenza che stavano vivendo le famiglie e gli alunni e anche il personale scolastico (ad esempio gli interventi di doppia sanificazione tra i due turni, un margine più ampio di rischio di contagio tra un afflusso e l’altro dell’utenza e di altre difficoltà didattiche e professionali legate alla situazione anomala come eccessivi straordinari e difficoltà a reperire supplenti nel pomeriggio) . In quell’occasione di incontro con il sindaco, la dirigente si è resa disponibile ad effettuare altri sopralluoghi presso vani di proprietà comunale che però, all’evidenza, non risultarono idonei per accogliere i minori.

Da lì è trascorso un intero anno scolastico senza soluzione del problema che verosimilmente, si sarebbe ripresentato nel prossimo anno scolastico visto che lo stato emergenziale viene regolarmente prorogato; nel frattempo l’amministrazione scolastica ha sacrificato le attività laboratoriali e progettuali per non escludere la scolaresca impegnata al pomeriggio o precludendo ad un cospicuo numero di alunni alcune iniziative viste le oggettive criticità.

A tutto questo si aggiunge che il plesso Livatino di via Alighieri è stato saccheggiato ben otto volte e che gli uffici competenti, nonostante le richieste prodotte anche negli anni precedenti per l’installazione delle grate sul retro e dell’impianto di allarme non hanno mai provveduto in tal senso. In questo caso il plesso è stato più volte chiuso senza preavviso per sanificazione straordinaria a causa delle intrusioni oltre che depauperato di qualsiasi suppellettile e materiale scolastico di medio valore economico: è chiaro che da settembre questa infausta possibilità potrà verificarsi di nuovo. Anche in questo caso gli uffici competenti non hanno dato soluzione pratica. La dirigente scolastica ha più volte richiesto un finanziamento ad hoc per le inferriate in modo da provvedere in modo autonomo e risolutivo, oltre che veloce, ma non è stata data attenzione a questa proposta né assegnati contributi straordinari per la sanificazione aggiuntiva.