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16/08/2023 06:00:00

  Sanità. Telefonate ai pazienti per tagliare le liste d’attesa in Sicilia. I Nas in campo

Telefonate ai pazienti e sedi alternative da proporre. La Regione Siciliana le vuole provare tutte per cercare di smaltire le lunghissime liste d'attesa della sanità.

 

Chiunque abbia prenotato una visita o un intervento in un ospedale pubblico o in un ambulatorio dell'Asp nei prossimi giorni potrebbe ricevere una telefonata. Dall'altro capo della cornetta verrà chiesto di confermare l'interesse alla prenotazione. Quello della “telefonat a casa” è uno dei punti del piano dell'assessorato regionale alla sanità definito nei giorni scorsi per cercare di tagliare le liste d'attesa. Il documento è stato firmato dall'assessore alla sanità Giovanna Volo e dal dirigente Salvatore Iacolino. Le Asp hanno ricevuto il piano che prevede un percorso a tappe forzate che dovrà conclutersi entro il 4 settembre. Per quella data le agende e gli appuntamenti dovranno essere riscritti, totalmente. Succede infatti spesso che, visti i lunghi tempi di attesa per una prestazione sanitaria, il paziente che ha più urgenza o più possibilità economiche decide di ricorrere alla sanità privata.


Sono 39.506 i pazienti che risultanto in attesa di un intervento e 241.841 quelli che aspettano una visita nella sanità pubblica siciliana. Di questi le Asp devono verificare quanti hanno ancora bisogno. Secondo le stime della Regione Siciliana tra il 20 e il 50% non dovrebbe avere più interesse. Come dicevamo molti hanno deciso, sicuramente, di percorrere altre strade. In questi casi si cancellerebbe la prenotazione, si liberano spazi e si accorciano i tempi.


Dopo aver contattato i pazienti si passa alla fase due.
Cioè se il paziente è ancora interessato e ne ha bisogno le Asp dovrebbero proporre di svolgere le prestazioni in altre sedi, ospedali e ambulatori che hanno più posti liberi. Ma il tempo stringe, secondo la direttiva dell'assessorato le Asp entro il 21 agosto dovrebbero creare una sorta di rete in cui smistare le prestazioni.
E se al telefono non risponde nessuno? Secondo la direttiva nel caso in cui il paziente risulti irreperibile scatta la cancellazione. E qui potrebbero esserci dei problemi. In ogni caso le nuove liste dovrebbero essere pronte entro il 31 agosto, e a settembre passare alla fase due con un aiuto dei privati convenzionati nei quali i pazienti potranno andare su proposta delle Asp.
Alle strutture private convenzionate il piano predisposto dall'Assessore Volo destina, infatti, la metà dei qusi 50 milioni di euro di budget previsti dalla Regione per smaltire le liste d'attesa.

Nel frattempo sono scesi in campo i Nas dei Carabinieri con ispezioni a tappeto nelle Asp siciliane per verificare i tempi d’attesa delle prestazioni sanitarie.
Nei giorni scorsi all'Asp di Agrigento i Nas hanno riscontrato una serie di presunte irregolarità nella gestione delle liste d’attesa. Si tratta del primo atto di una indagine a tappeto che il Nucleo antisofisticazione dei carabinieri sta conducendo dopo che dal ministero della Salute è partito, in primavera, l’allarme sui tempi biblici che si registrano in alcune aree del Paese per prestazioni ambulatoriali, interventi e ricoveri. L’indagine dei Nas coinvolgerà tutte le Asp e gli ospedali della Sicilia.