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25/02/2018 09:05:00

"Arrestate quelle maestre violente". Il caso della scuola di Valderice

 La Squadra Mobile avrebbe anche voluto arrestarle, ma il Gip ha deciso che non c'erano i presupposti, e quindi si è limitato alla loro sospensione per un anno. E' un caso che scuote Valderice, Trapani e non solo il caso della quattro maestre  che sono state, appunto, sospese per un anno dal loro lavoro e allontanate dalla scuola dopo le indagini della polizia. Il caso lo abbiamo raccontato ieri su Tp24.it. 

Tutto nasce, tra l'altro, non dalla denuncia dei genitori, ignari di quanto avvenisse nella scuola, ma di una collega, che ha ritenuto che i "metodi educativi" delle maestre fossero troppo violenti. Da qui l'indagine per maltrattamenti, e poi la sospensione per un anno. Comincia tutto con una relazione al dirigente scolastico da parte della maestra, che elenca tutto ciò che non va nelle colleghe, il modo strano in cui agiscono, soprattutto perché si comportano da vera e propria "squadra". La relazione finisce sul tavolo della Procura, e da lì alla Squadra Mobile. Scontato il passaggio successivo: mettere le videocamere nascoste. E c'è la conferma di quanto già scritto: ragazzi presi per le orecchie brutalmente, spinti, altri costretti ad auto schiaffeggiarsi. Scrive la Polizia:  «Insulti, vessazioni psicologiche minacce, percosse, erano all'ordine del giorno per i bambini che frequentavano le due classi affidate alle quattro docenti»

 Il sostituto procuratore Francesca Urbani aveva chiesto la misura cautelare degli arresti domiciliari, ma il gip, giudice Cavasino, ha ritenuto sufficiente la sospensione dall'esercizio della professione, il reato contestato per tutte e quattro le maestre è quello di maltrattamenti.  Per il Gip le maestre mostrano "una personalità prevaricatrice, incurante delle più elementari esigenze di bambini in tenerissima età e del tutto indifesi".

Le quattro maestre sono state accompagnate in Questura per la notifica del provvedimento. La settimana prossima ci saranno gli interrogatori di garanzia. Bocche cucite dai legali delle indagate, anche se c'è chi parla, di una "vendetta" nei loro confronti per tensioni pregresse. 

Episodio simile a Modica, dove già sono imputate due maestre, Graziella Spadaro, 59 anni, e Giuseppina Nicolosi, 45 anni. Il reato di cui dovranno rispondere è quello di maltrattamenti in concorso, con l'aggravante di avere commesso il fatto con abuso di autorità, o violazione di doveri inerenti ad una pubblica funzione nei confronti di alcuni bambini che frequentavano la scuola materna «De Amicis» di Modica, in provincia di Ragusa. La data di inizio processo è stata fissata al 5 marzo. Le indagini coordinate dalla Procura di Ragusa, sono state delegate alla Squadra mobile e sono nate dalle segnalazioni di alcune madri preoccupate. Notavano che nei loro figli c'era timore nel recarsi a scuola. Le insegnanti avrebbero messo in atto atteggiamenti minacciosi ed ingiuriosi nei confronti di alcuni bambini e in alcuni frangenti avrebbero anche alzato le mani. 



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