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23/05/2019 08:38:00

Castelvetrano, condannati i fratelli di Rosario Firenze, vicino a Messina Denaro

Il Tribunale di Marsala ha condannato i fratelli Giovanni e Massimiliano Firenze, castelvetranesi, entrambi di 46 anni, per uno dei tre casi di intestazione fittizia di quote societarie e beni aziendali contestati dall’accusa.

Per altri due episodi, infatti, sono stati assolti. I gemelli Firenze sono stati accusati in concorso con il fratello Rosario “Saro” Firenze, 48 anni, imprenditore edile ritenuto vicino al clan del boss latitante Matteo Matteo Messina Denaro, che il 26 marzo 2018 è stato condannato a undici anni di carcere dal gup di Palermo Roberto Riggio per associazione mafiosa, turbativa d’asta e intestazione fittizia di beni ad altri.

Adesso, il Tribunale di Marsala ha inflitto due anni e mezzo di carcere a Giovanni Firenze e due anni, con pena sospesa, a Massimiliano Firenze. I due imputati, ai quali, comunque, non è stata contestata l’aggravante di aver favorito la mafia, sono rimasti coinvolti nell’operazione antimafia di carabinieri e Dda “Ebano”, del 14 dicembre 2016. Nel blitz, Rosario Firenze fu arrestato, mentre Giovanni e Massimiliano ricevettero solo un avviso di garanzia. Per gli inquirenti, “Saro” Firenze, sotto l’ala di Cosa Nostra si sarebbe aggiudicato diversi appalti pubblici. Scopo delle contestazioni fittizie sarebbe stato, naturalmente, quello di evitare il sequestro e la confisca da parte dello Stato. Con la stessa sentenza, il Tribunale ha, inoltre, disposto la confisca della società “F.G.” srl e la restituzione della “Firenze Vincenzo”. Nessun risarcimento danni alle parti civili: Comune di Castelvetrano (avv. Francesco Vasile) e associazione la “Verità Vive” di Marsala (avv. Peppe Gandolfo). A difendere i due imputati sono stati gli avvocati Chiara Bonafede e Giovanni Lentini.