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16/06/2019 22:19:00

Giovanni De Santis: "Ecco perché mi dimetto dall'Ente Luglio Musicale di Trapani"

Giovanni De Santis è fuori dall'Ente Luglio Musicale Trapanese. A darne la notizia, a sorpresa, è stato il Sindaco del capoluogo, Giacomo Tranchida, parlando di «necessarie modifiche ed adeguamenti a legge dello statuto e ai regolamenti interni alla vita del Luglio Musicale». De Santis era consigliere delegato, e sarà fino a tutto giugno direttore artistico della imminente stagione. Poi Tranchida nominerà Silvio Ceccaroni consigliere delegato (atto formalmente che compete all'assemblea dei soci) e farà un bando per la selezione del nuovo dirigente dell'ente.  Per De Santis l'onore delle armi. A lui, dice Tranchida «indubbiamente va riconosciuto il meritorio sforzo di aver rilanciato il Luglio in questi anni».

Giovanni De Santis era diventato consigliere delegato nel 2014 su decisione dell'allora  sindaco Vito Damiano, dopo le dimissioni dell'avvocato Gino Bosco. Sono tantissime le iniziative portate avanti da De Santis in questi cinque anni, non solo la stagione lirica, ed è riuscito anche a fare arrivarevfinanziamenti per cinque milioni di euro per il Luglio, oltre che stringere accordi con la Tunisia sulla co-produzione degli spettacoli. 

De Santis affida ai social il suo commiato"Ho resistito in silenzio per quattro lunghi anni ad una situazione insostenibile, per esclusivo interesse sel Luglio e dei suoi lavoratori, il cui destino era legato a progetti che avevo avviato, la cui eventuale interruzione avrebbe sancito la fine di una grande storia e di una grande tradizione che altre città ci invidiano.
Ho tollerato di fare il consigliere delegato GRATIS dal 2015, assumendomi enormi responsabilità e assoggettandomi anche a rancorosi attacchi, non di rado. L'ho fatto per evitare che qualcuno potesse interrompere questo processo virtuoso, invocando presunte incompatibilità o illegittimità derivanti da uno Statuto più adatto ad un sottogovernicchio locale che ad un teatro di tradizione con respiro internazionale qual è diventato oggi il Luglio Musicale, grazie ai grandi sacrifici e al sudore di chi lavora al suo interno.
Adesso, però, il Luglio è sano e in salute come non lo è mai stato e quindi merita un assetto statutario e aziendale degno della posizione che ha raggiunto nel panorama culturale nazionale, così come è giusto che la dignità del lavoro venga riconosciuta, come spesso non accade in un territorio in cui si usa sfruttare chi sgobba, sottopagandolo e si invoca l'odioso "costo 0", quando sono gli altri a lavorare.

Per quanto mi riguarda, ho l'orgoglio di avere contribuito a salvare i posti di lavoro e di avere garantito la giusta remunerazione ai dipendenti del Luglio, che il 30 maggio del 2014 (data del mio insediamento) avevano innanzi la sola prospettiva del licenziamento.

Mi sento anche in pace con la mia coscienza e con la mia storia familiare per avere lavorato duramente con l'obiettivo di non fare porre in liquidazione l'Ente e di risanare i suoi conti, portandoli in attivo nel 2017 e facendo arrivare in città finanziamenti aggiuntivi per oltre 5 mln di euro, passando nottate a ragionare e ad elaborare progetti, con la costante assistenza delle dipendenti Sabina Gianquinto e Angela Mazzeo, le quali non hanno mai guardato l'orologio, in virtù di un rapporto con il Luglio, che sarebbe riduttivo ricondurre alla sola deontologia professionale, essendo stato, invece, animato da una profonda affezione all'azienda/teatro e da immenso altruismo nei confronti della Città, dei loro colleghi dipendenti e dei numerosi collaboratori che in questi anni hanno trovato nel Luglio una fonte di sostentanento per le loro famiglie, ricambiando l'Ente, al pari dei primi, con il loro duro lavoro, svolto di giorno e di notte.
Per quanto mi riguarda, ho rassegnato le mie dimissioni da consigliere delegato, per dissipare ogni eventuale profilo di incompatibilità e per agevolare l'indifferibile ed urgente percorso di adeguamento dello Statuto del Luglio nonché l'ormai non più derogabile definizione delle funzioni gestionali che devono essere di specifico carattere professionale e non politico.
Ho dato la mia disponibilità a curare, in qualità di direttore artistico, seppur in scadenza, l'avvio dell'imminente prestigiosa stagione lirica ma mi fermerò il giorno della prima di Carmen (14 luglio), sperando che per allora sia già stato modificato lo Statuto dell'Ente e sia già stato designato il sovrintendente/direttore artistico che dovrà gestire la fase dell'espansione consequenziale al realizzato risanamento.
A chi mi ha sostenuto e supportato in questi anni difficili ed entusiasmanti, dico che se mi vorranno e se le condizioni di dignità e di legittimazione saranno garantite, io ci sarò. Diversamente, mi concederò un riposo che ritengo di meritare, prima di imbarcarmi in altre avventure, capaci di appagare la mia eterna inquietudine e il mio costante bisogno di forti emozioni.
Concludo ringraziando i numerosissimi Amici che in queste ore mi hanno commosso con le loro attestazioni di stima ma anche e soprattutto augurando lunga vita e successi al nostro Luglio, stringendo in un fortissimo, lungo abbraccio, i dipendenti e tutti i professionisti, gli artisti e i partner che hanno condiviso con me questa indimenticabile avventura.
Grazie a tutti, grazie alla mia Città che, come ha già dimostrato, può essere capace di giocare in serie A, non soltanto in ambito calcistico!



Cultura | 2024-04-18 22:00:00
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