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05/07/2022 13:02:00

L'inferno del cimitero di Palermo: 1300 bare in attesa 

 Continua la vergogna del cimitero di Palermo.

Al cimitero dei Rotoli, infatti, 1300 bare sono sistemate tra tendoni e uffici, in attesa di una sepoltura. Una soluzione valutata dal Comune è quella di di piazzare 1200 sepolture prefabbricate nel parcheggio del cimitero di Santa Maria di Gesù.

Il caldo fa scoppiare alcune bare, da altre escono liquidi ed odori nauseabondi. E ci sono anche parenti che perdono il loro defunto e non riescono a trovarlo più.

Il nuovo Sindaco di Palermo, Roberto Lagalla, ha promesso che avrebbe risolto il problema in breve. Sul tavolo ci sono un paio di soluzioni, ma, al momento, ancora nullo di concreto.

«Spero nel giro di un mese si concluda il collaudo della messa in sicurezza del costone roccioso sopra il campo attualmente interdetto per pericolo – dice il sindaco -. Ci sono molte salme mineralizzate che si toglieranno, ma non abbiamo nemmeno un numero preciso. Ma questa potrà essere una prima risposta»

La proposta che sembra più convincente, comunque, è quella che intende piazzare in via temporanea 1.200 sepolture prefabbricate fuori terra in una porzione di parcheggio del camposanto di Santa Maria di Gesù. «Abbiamo già effettuato un sopralluogo – spiega Lagalla – e secondo noi l'operazione è fattibile». C'è soltanto un punto interrogativo: serve una autorizzazione a tempo del ministero della Sanità e dell'Asp perché la norma non prevede insediamenti sepolcrali fuori dai perimetri cimiteriali. «Abbiamo avviato interlocuzioni in questo senso – spiega il primo cittadino -. Sappiamo che servono fra i 2,5 e i 3 milioni (che troveremmo da una rimodulazione dei fondi extracomunali) perché abbiamo effettuato una piccola, informale indagine di mercato». E questa, se andasse in porto, sarebbe un'operazione abbastanza veloce perché il sistema individuato è refrigerante e autonomo rispetto al problema degli scarichi. Il piano B è l'acquisto di altri 1.100 loculi da utilizzare fuori terra (ma bisogna individuare il luogo dove sistemarli). Elementi uguali ai 450 già acquistati dalla precedente amministrazione e che secondo Lagalla «nel giro di 20 giorni si potrebbero finalmente piazzare perimetralmente alle aree di sepoltura».