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05/02/2023 10:00:00

Mafia e Messina Denaro, Cracolici all'attacco del Tg1

Il presidente della Commissione antimafia dell'Ars, Antonello Cracolici, ha attaccato duramente il Tg1. Cracolici è stato a Castelvetrano, giovedì, con la commissione, per una riunione nella città di Matteo Messina Denaro, dopo il suo arresto. A Cracolici non è piaciuto come il Tg1 ha trattato l'argomento, perchè dopo aver parlato della visita dei parlamentari, ha dato voce ad alcuni cittadini, tra cui i soliti anziani che, intervistati sulla mafia e Messina Denaro, non fanno fare certo una bella figura alla comunità.

Cracolici pensa che il servizio metta in scena  “una sorta di par-condicio tra mafia e antimafia”. E lo ha ritenuto “inaccettabile”. In difesa della reputazione della regione siciliana e di tutta la gente perbene ha annunciato che si rivolgerà alla presidente della Rai.

Il servizio citato è andato in onda nell’edizione delle 20 di giovedì 2 febbraio. Era incentrato, dicevamo, sugli sviluppi dell’arresto di Matteo Messina Denaro e sulla visita a Castelvetrano della Commissione regionale antimafia.

“Una visita importante – ha specificato Cracolici su Facebook – che ha visto i membri della commissione riunirsi per cinque ore prima con il Comitato provinciale per l’Ordine e la Sicurezza e poi con i Sindaci della provincia di Trapani: ma tutto questo è stato sintetizzato in una breve frase dell’inviata che ha definito ‘simbolica’ la trasferta”.

Dopo la prima critica, arriva poi dal messaggio l’accusa più dura. “Sempre all’interno dello stesso servizio – ha scritto Cracolici – sono stati dedicati ben 42 secondi alle interviste a due signori di una certa età, probabilmente del luogo: il primo, rispondendo alla domanda ‘per lei chi era Messina Denaro?’ ha detto con spiccato accento siciliano ‘per me era una persona normale'”.

E il secondo, ha aggiunto, rispondendo alla domanda ‘cos’è per lei la mafia?’ ha detto ‘a me non fa impressione, a me la mafia non ha fatto niente’. È poi seguita “un’altra intervista (durata però solo 20 secondi) ad una giovane studentessa che ha detto ‘la mafia è una cosa brutta che non dovrebbe esistere, ma purtroppo c’è'”.