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17/09/2019 08:37:00

Marsala: avviati i processi nel nuovo Tribunale di Marsala

 E’ stata avviata ieri la stagione dei processi nel nuovo Palazzo di Giustizia di Marsala. Tre le aule impegnate nel primo giorno. Due al primo piano (“Marchetti” e “A”), una al piano terra, la “B”. Una sessantina, in tutto, i processi trattati.

Nella “Marchetti” a tenere udienza è stato il giudice Annalisa Amato, nella “A” il collega Matteo Giacalone e nella “B” il magistrato era Iole Moricca. Come al solito, tantissimi i procedimenti (23 nell’aula “A”, 21 nella “Marchetti”).

Per vari reati e con vari imputati. La più grande delle tre aule del monocratico, come nel vecchio Tribunale di piazza Paolo Borsellino, è la “Marchetti”. E qui la prima cosa che, ieri, è saltata all’occhio è stata la piccola gabbia in ferro per gli imputati detenuti. Una gabbia con le ruote. In modo da poterla spostare all’interno dello stanzone. Ciò ha fatto storcere il naso a qualche avvocato (“E’ stato il ministero della Giustizia – dice uno dei legali – a volere questo tipo di gabbia semovente…”).

L’aula principale del monocratico, con finestre sull’atrio principale sui due corpi di fabbrica (quello a nord del Tribunale ospita la Procura della repubblica), è abbastanza luminosa, come pure la “A”, anche se questa non ha finestre. Qui, però, la prima cosa su cui si impatta è il grande specchio sulla parete opposta alla porta d’ingresso, che da un’impressione di profondità e maggiore “folla”. Poco luminosa l’aula “B”. I processi del Tribunale “collegiale”, quello con tre giudici, davanti al quale si svolgono i processo per i reati più gravi (associazione mafiosa, estorsione, usura, bancarotta, evasione fiscale,etc.), fino al 30 settembre si svolgeranno, invece, nell’aula principale del vecchio Tribunale. Nel frattempo, si lavora alla sistemazione definitiva nella nuova aula “Paolo Borsellino”, che è al piano terra del nuovo Tribunale (nel vecchio è al primo). E ieri, sotto l’occhio vigile e il coordinamento del dottor Gaspare Ferro, responsabile della segreteria della presidente del Tribunale, Alessandra Camassa, erano i corso i lavori per la definitiva messa a punto dell’aula principale, davanti alla quale c’era ancora materiale da sistemare. Il mobilio, per tutte le aule, è quello del vecchio Tribunale. E’ solido e ancora integro. E quindi non valeva la pena di sostenere altre spese.