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24/01/2018 07:03:00

Marsala, delicata operazione per Massimo Grillo: "Adesso sto bene. L'Italia grande Paese"

 Massimo Grillo, ex deputato regionale  e nazionale di Marsala, è stato sottoposto nei giorni scorsi ad un delicato intervento chirurgico. La notizia delle sue precarie condizioni di salute circolava da tempo in città, ma è stato lo stesso Grillo a raccontare pubblicamente quanto gli è accaduto, aggiungendo che l'intervento chirugico è andato molto bene". Grillo, dopo sette giorni di ricovero è tornato a casa. In un post su Facebook, fa una riflessione anche sull'efficenza del Servizio Sanitario Nazionale. Ecco cosa scrive: 

Nei giorni scorsi sono stato sottoposto ad un delicato intervento chirurgico che, grazie a Dio, è andato molto bene. Attraverso il Servizio Sanitario Nazionale (SSN), sono stato operato presso l’ospedale Sant’Andrea di Roma. L’intervento è stato eseguito dal prof. Rendina, un chirurgo toracico di caratura internazionale.

Ieri sera é venuto a trovarmi in ospedale un amico. Durante il tempo trascorso insieme abbiamo riflettuto sul fatto che, di lì a breve, sarei tornato in camera ed avrei cenato quasi come al ristorante, senza che tutto ciò mi costasse un solo euro. Sì, perché, oltre a salvare la vita delle persone, il SSN si preoccupa anche di rendere dei buoni servizi di contorno.

Cogliendo l’occasione di questo dialogo, ho avuto piacere di raccontare al mio interlocutore la storia di un giovane ragazzo a cui è stata riconosciuta la protezione internazionale e che Mariella ed io abbiamo “adottato” al suo arrivo a Marsala, nel 2014, all’età di 15 anni. Tempo addietro, Stephen fu sottoposto ad un intervento chirurgico di asportazione dell’appendice, presso l’ospedale di Marsala. Al momento del ricovero, preoccupato, mi chiese quanto sarebbe costato l’intervento e disse che non poteva permettersi di pagare. Gli spiegai che il SSN si sarebbe fatto carico della prestazione. Stephen mi rivolse uno sguardo incredulo e mi spiegò che nel suo Paese, senza soldi, non si ricevono cure, si muore.

Dopo l’intervento, svoltosi celermente e senza complicazioni, passammo dalla farmacia, dove gli furono consegnati gratuitamente, sempre con sua grande meraviglia, i farmaci di cui necessitava. Arrivati a casa sua, il Presidio di Pace di Marsala, mi chiese quanto gli sarebbe stato detratto dalla busta paga per i giorni in cui non si sarebbe potuto recare al lavoro in quanto in convalescenza. Risposi che non avrebbe perso un solo euro, poiché lo Stato italiano tutela il lavoratore in caso di malattia. A quel punto, esterrefatto, Stephen esclamò: papà, che bella l’Italia!

Non mi è possibile trasmettere con le parole quanto mi sia entrata nel cuore questa affermazione. Mi commosse allora e mi commuove ogni volta che la ricordo.

Desidero condividere questa esperienza con i miei amici di Facebook perché, da un po’ di tempo a questa parte, noto una generale incapacità di apprezzamento di ciò che abbiamo come comunità. Probabilmente, ormai, siamo così presi dai molteplici problemi che affliggono la società da non riuscire più a scorgere quanto di positivo abbiamo la fortuna di avere. Il Paese è stato colpito da una delle più dure crisi economiche dal dopoguerra, è vero, ma non è questa, a mio modo di vedere, la ragione principale del fenomeno. L’economia che non gira, la politica che non sempre fa quanto dovrebbe e la società che appare prendere derive inaspettate e incontrollabili sono certamente delle concause importanti, ma la vera radice del fenomeno, a mio modo di vedere, va ricercata altrove. Da troppo tempo, infatti, odio, invidia e maldicenze ci possiedono totalmente, tanto nella vita di tutti i giorni quanto nel lavoro e in politica, ad un punto tale da renderci incapaci di apprezzare ciò che di buono abbiamo e da farci ritenere di avere diritto a tutto senza, però, avere alcun dovere.

Per tornare a quanto mi è accaduto, vi sono certamente dei margini di miglioramento enormi per il SSN, come del resto per ogni altra cosa umana. Ed è, pertanto, più che giusto lavorare e battersi, anche duramente, affinché questi risultati vengano raggiunti in tempi ragionevoli. Tuttavia, ciò andrebbe fatto senza dimenticare quanto di positivo abbiamo già adesso: un servizio sanitario che è tra i migliori al mondo, per qualità delle prestazioni, accessibilità e umanità.

Dopo un bello spavento e sette giorni di ricovero, finalmente sono tornato a Casa, nella mia Sicilia, dalla mia famiglia e dai miei cari. Vi saluto tutti con grande affetto, con l’augurio che ciascuno di noi possa riuscire e guardare il nostro meraviglioso Paese con occhi nuovi, liberandosi dai sentimenti negativi che affondano radici tanto profonde nel cuore dell’uomo da contagiare l’intera società.