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08/08/2020 06:00:00

Porto Palo di Menfi: accessi ancora bloccati /2 

 Come già anticipato ieri (potete leggere qui), oggi concludiamo questo aggiornamento all’inchiesta realizzata qualche settimana addietro in 5 puntate che aveva descritto e documentato tutte le carenze nel rispetto dei 35 parametri, alcuni dei quali imperativi per ottenere e mantenere la ‘Bandiera Blu’ per le spiagge del litorale menfitano.

I CANCELLI CHIUSI SONO AUTORIZZATI DAL COMUNE DI MENFI? – Le inferriate di cui parliamo sono tutte di competenza extra demaniale e, dunque, del Comune di Menfi, poiché ricadono oltre la fascia di rispetto demaniale di 30 metri. Quando Tp24.it ha chiesto al vice sindaco Viviani, nel corso della cerimonia di inaugurazione ed alzabandiera Blu, il perché non facessero un’ordinanza con la quale imporre l’apertura di questi accessi, non ha risposto, informiamo il Comandante dell’Ufficio Circondariale Marittimo di Sciacca, Claudio Giuseppe Giannone: “Guardi, secondo me, andare a variare – e per me vanno variati anche drasticamente, soprattutto una spiaggia da ‘Bandiera Blu’ – andando a incidere su queste realtà, dove la proprietà privata, giustamente per come è tutelata dal nostro ordinamento giuridico, non è semplice gestire gli accessi; soprattutto – prosegue il responsabile del CIRCOMARE di Sciacca – se si parla di accesso al demanio marittimo, per cui il proprietario di una determinata area la considera puramente esclusiva”.

UNA DELLE CRITICITA’ RIGUARDA L’AREA DOVE SONO STATI SEQUESTRATI GLI OMBRELLONI – “Sinceramente, a me – racconta Giannone – non è mai capitato di andare ad incidere su fenomeni di questo genere, anche perché, prendiamone uno a caso: non so se ha presente, a Porto Palo, versante di levante, c’è un canale di scolo, una sorte di torrente, io lo vedo con ‘Google earth’, lì ci sono una serie di condominii”, dovrebbe essere – aggiungiamo noi – Via Piemonte, no? “E probabilmente è quello”, dove avete – specifichiamo meglio – fatto il sequestro degli ombrelloni, in pratica? “Esattamente, credo che sia lì la questione (per la quale il sindaco di Menfi aveva chiesto notizie alcuni giorni addietro n.d.a.)” si, ma in realtà – sottolineiamo – non è solo là il problema, poiché da lì all’hotel Miramare vi sono tutta una serie di cancelli chiusi; “Eh si – commenta Giannone – andare a contestare una situazione del genere significa fare una serie di accertamenti, a cui noi non abbiamo accesso”.

RISPOSTE? NESSUNA – E, infatti, noi di Tp24.it abbiamo chiesto notizie, e da subito, al Comune di Menfi dal quale si attende, però, ancora risposta. “Stabilire, comunque chi ha realizzato i cancelli – commenta Giannone – e andare a stabilire poi…” se sono abusivi oppure no, intende? “potenzialmente, pure lì, tutti i beneficiari di questa ostruzione, andare a contestare la violazione dell’accesso al Demanio marittimo. Io credo – rileva il Tenente di vascello – che, finora, non sia stata mai fatta una cosa del genere”. No, aggiungiamo noi, anche perché fino ad ora non ci risulta che qualcuno sia mani andato a fare un esposto-denuncia ai Carabinieri o una qualche segnalazione per iscritto al Comune di Menfi. Certo, si potrebbe anche procedere d’ufficio, visto che la notizia è già giunta alla prima cittadina, ma tant’è, al momento, nulla si muove.

UNA TEMPISTICA DALLE STRANE COINCIDENZE – “Io ho avuto contezza e notizia – ci informa Giannone – circa una settimana fa (tra il 20 ed il 26 luglio n. d. a.), perché questa problematica non me l’hanno mai rappresentata, ma glielo dico così informalmente, il sindaco voleva capire quali fossero le normative e le ho girato esattamente il decreto che ho girato via mail a lei”. La tempistica, stranamente, coincide, però, con gli articoli (pubblicati da Tp24.it dal 10 al 14 luglio scorso n.d.a.) da noi scritti, sottolineiamo: “Ah, allora ho capito il perché…” glielo dico, perché uno dei requisiti per ottenere, e mantenere, la ‘Bandiera Blu’ è proprio la libera accessibilità – ed in particolare quella dei diversamente abili – alla spiaggia. Oltre al fatto che, le passerelle longitudinali – verso il mare, su diversi chilometri di spiaggia – sono carenti e, quando presenti, certamente non vengono installate per tutta l’estate ma solo per qualche settimana; i bagni pubblici che non sono stati aperti al pubblico, e tutta una serie di parametri non rispettati: “per le passerelle – conclude Giuseppe Giannone – credo che abbiano risolto”. In realtà, però, nei primi giorni di luglio, a stagione balneare già iniziata, il litorale ne era totalmente privo.

Alessandro Accardo Palumbo
www.facebook.com/AlessandroAccardoPalumbo