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08/04/2021 06:00:00

Potere, donne, sud nella "Democrazia in bilico" di Titone 

 Un saggio, agile nella lettura, ma profondo nei contenuti, sul potere, in tutte le sue forme, oggi. Si presenta così "Democrazia in bilico" della marsalese Rossana Titone, pubblicato dalla Pluriversum Edizioni di Ferrara. Benché sia al suo primo lavoro editoriale, Rossana Titone è un nome noto per i lettori di Tp24 e gli ascoltatori di Rmc 101, dato che da anni segue e commenta, senza fare sconti a nessuno, i fatti della politica (locale e non). E proprio di politica, in maniera molto originale, parla questo libro, che ha avuto anche una gestazione singolare: era quasi pronto per l'uscita, poi, l'esplodere della pandemia, con il carico di nuovi e complessi temi da affrontare, ha imposto all'autrice una rivisitazione di alcuni capitoli, per calare ancora di più nell'attualità alcune delle sue argute analisi.

Rossana Titone si occupa di comunicazione politica. E questo libro nasce proprio dalla sua esperienza. L'autrice avverte, infatti, in un'epoca in cui la comunicazione è tutta social, i politici hanno imparato l'arte della "disintermediazione", con il loro pubblico, sommergendoci con un diluvio quotidiano di dirette, tweet, post di vario tipo, la necessità di ripartire dalla parole. 

Il riferimento, quando si parla di overdose di comunicazione politica, è Matteo Salvini. E proprio al leader della Lega Titone riserva riflessioni molto amare, soprattutto in tema di politiche ostili verso i migranti. Eppure "un'altra umanità è possibile" scrive l'autrice, che collega il linguaggio d'odio che ha a che fare con tutto ciò che è diverso con un tema più universale e quindi umano: capire la bellezza. 

Protagonista di molte battaglie per la parità di genere, Titone non può non dedicare ampie sezioni del suo libro alle donne in politica. "Una donna bella, elegante, che ha le idee chiare, è una minaccia per il mondo maschile" è l'esordio di uno dei capitoli più efficaci del libro, che non fa sconti ad una classe dirigente dove ancora è difficile abbattere le barriere dell'uguaglianza tra uomini e donne. E proprio alle donne è rivolto l'appello finale del libro, al loro dovere di essere libere. 

Spazio anche al Sud, e ai temi del nostro territorio. "La provincia di Trapani è stata abbandonata dalla politica" scrive Titone, raccontando il disastro delle nostre infrastrutture, la mancanza di programmazione delle opere pubbliche e la nostra maledizione di essere "pieni di fascino" senza però riuscire a valorizzare tutto ciò.