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24/01/2020 07:25:00

Quel testo sessista a Sanremo che fa rabbrividire...

 di Rossana Titone - Questo è un Paese che si è imbarbarito. Non si tratta di libertà di parola e di pensiero, affatto.
Qui il fatto è un altro. Partiamo dall’ultima pubblicità dell’assessorato alla Salute che voleva fare prevenzione sulle donne circa l’abuso di alcool. Ebbene, con soldi pubblici, si è creata la più assurda pubblicità degli ultimi dieci mesi: una donna che al posto del seno ha due coppe, abbondanti, di vino rosso.


Ora, quale sia la quantità che una donna possa ingerire non la descrive affatto quella locandina, volgare e offensiva, che lede la dignità di una donna, fatta nuovamente oggetto, evidenziando come debba bere meno alcool rispetto ad un uomo, un passo indietro, proprio come Amadeus ebbe a dire riferendosi ad una delle sue vallette del Festival di Sanremo.
E qui vi voglio. Da donna, da cittadina, da persona impegnata ogni giorno sul fronte della comunicazione sociale e delle Pari Opportunità, credo che sia necessario interrogarsi più che sugli steriotipi su che tipo di impatto sociale stiamo costruendo o dobbiamo contribuire a smontare.
Adesso, l’altro scempio: a Sanremo andrà un trapper, che non conosco perché io certa musica non la ascolto proprio, non la faccio entrare nemmeno dentro le mie tecnologie. Si chiama Junior Cally, è romano. E’ sessista.


Lui si rivolge alla donna, nelle sue canzoni come fosse un trofeo, oggetto di voglie sessuali: Lei si chiama Gioia / balla mezza nuda, dopo te la dà / Si chiama Gioia perché fa la tro.. / L’ho ammazzata, le ho strappato la borsa / c’ho rivestito la maschera.
Le immagini del video fanno rabbrividire, la ragazza è legata a una sedia con un sacco in testa.
Ancora peggio con un’altra canzone:


Lei che al terzo anno di moda
Mi guarda, mi fissa, mi dice: "Stai sopra"
Rifiuto, la giro, li tiro la coda
Applaude  le chiappe lei ne vuole ancora
Ogni giorno c'è una para nuova
Questi scemi sotto la mia suola
Lei lo prende tutto quanto in – (Andry)
Poi mi beve tipo Rum and Cola
Ogni giorno c'è una chica loca
Vestita Gucci pure a zumba e yoga
Con le sue amiche fa la finta suora
Io la schiaccio tipo Šarapova….

Complimenti a Sanremo, complimenti ad Amadeus che in meno di una settimana ha dato vita a delle polemiche che hanno ridotto la kermesse italiana della canzone in esposizione mediatica della donna in oggetto sessuale, mistificazione pornografica.
Non chiediamoci perché i ragazzi siano poco attenti al rispetto verso l’altro sesso.
Mancano gli esempi. La Rai ha dimenticato il ruolo pubblico.
Ci vuole coraggio, a dire no. A dire meno incassi e meno ascolti ma più rispetto per le donne. Ci vuole il coraggio della politica con scelte chiare e meno ondeggianti, secce determinate.

Ci vuole coraggio a scegliere da che parte stare, io da chi cambierà canale.