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07/08/2020 09:35:00

Sicilia, non lo voleva lasciare e l'ha uccisa. La confessione shock del pescatore palermitano

L'ha uccisa con una corda che le ha stretto attorno al collo per sei lunghi minuti, così il pescatore palermitano, Damiano Torrente ha confessato a carabinieri e magistrati il delitto commesso nel 2015 di Ruxandra Vesco (Alessandra), la donna con la quale aveva una relazione extraconiugale.

La confessione dell'uomo che si è presentato spontaneamente dai carabinieri arriva perché lui stesso ha detto di non riuscire più a dormire per i sensi di colpa e la decisione, di dire tutto, l'ha presa dopo averlo raccontato ad un prete che lo ha convinto a confessare il delitto.

Torrente ha conosciuto Ruxandra, che in quel momento si trovava a Palermo senza un tetto, perché il marito di Alcamo l'aveva cacciata di casa. Torrente l'aiuta e la ospita a casa propria, dato che la moglie romena e i figli si trovano in viaggio nel paese d'origine.

Ruxandra non ha nessuno, non ha un lavoro. Torrente l'aiuta a farle avere un prestito di duemila euro, da un amico, con un interesse minimo di 50 euro a settimana. La donna per pagare quel debito inizia prostituirsi. Torrente la accompagna la sera nella zona del porto e la va a prendere la mattina e inizia così una relazione con la donna.

Quando rientra la moglie di Torrente dalla Romania, una sera Ruxandra si presenta con una valigia a casa dell'uomo. La donna non accettava  più quella situazione. Il 13 ottobre del 2015 si presenta a casa di Torrente, una villetta vicino all'Addaura e per lei è la fine, l'uomo la uccide, mette il corpo in due sacchi chiudendolo nel bagagliaio dell'auto e la notte successiva, verso le 3 di notte, la porta in via Monte Ercta, lasciandola cadere nel dirupo. Dopo cinque anni il rimorso e la confessione di quel tremendo delitto.